Altro che dispute sul fascismo: nemmeno sul Medioevo si hanno giudizi condivisi.
I valori si trasformano di continuo secondo gli ambienti e le mode culturali
Il senato ha approvato definitivamente la nuova legge sui finanziamenti pubblici ai partiti
La dieta di Clemente Mastella, rimasto a becco asciutto, si ribella: «Digiunerò a oltranza davanti al Quirinale». La Margherita vota contro e litiga con i Ds.
Non c ’è assolutamente nulla da eccepire alla decisione del sindaco di Diano Marina. La legge è dalla sua parte e co-me si sa -dopo il calar del sole non ci si può immergere nell’acqua, passeggiare sulla spiaggia, far correre il cane o guardare la luna.
Noi di sinistra... ha detto dopo la sconfitta elettorale Massimo D'Alema, "dobbiamo avere la stessa forza di risposta e di organizzazione che ebbe Berlusconi quando tutti lo davano per spacciato."
Dieci anni fa, a Palermo, un´autobomba uccideva Paolo Borsellino. Neanche due mesi dopo la strage di Capaci, "Cosa nostra" faceva saltare in aria anche l´erede di Falcone e del suo metodo.
Ragazzi senza bandiere e senza leader, ragazzi senza parole d’ordine e senza ricordi che possano andare più in là del 20 luglio scorso. Ragazzi che dovrebbero starsene a casa a guardare la televisione, a consumare i soldi dei nonni.
Edoardo Sanguineti, poeta, scrittore e intellettuale, rievoca le vacanze in una Bordighera che non esiste più, con spiagge deserte, primi brividi sentimentali e una musica proibita dal fascismo: il jazz.
Un'ora dopo che Schumacher aveva vinto il suo quinto titolo, RaiUno mandava in onda un accoratissimo ritratto di Ayrton Senna. Bello, malinconico, inquieto, carismatico, misterioso, amatissimo: tutto ciò che il campione tedesco non riesce a essere.
Secondo lo stile berlusconiano, il presidente della Rai Antonio Baldassarre ha smentito il suo progetto revisionista di riscrivere la storia italiana, purgandola delle favolette ideologiche e riportandola a una oggettività che nella storia non esiste.
È successo qualcosa di molto importante un anno fa a Genova tra il 18 e il 20 luglio, qualcosa che ha riguardato, modificandola, la politica, la società, la cultura, persino la vita di molte persone.
La Rai, la vecchia, pletorica, ipocrita azienda di Stato che tra sprechi e censure, tra ottusità e omissioni ha pur sempre alfabetizzato questo paese. Che tra sottopotere e nepotismo ha pur sempre prodotto mezzo secolo di cultura e di informazione.
Anna Maria Franzoni ha fatto indirettamente sapere nella trasmissione di Maurizio Costanzo di aspettare un figlio. Le scelte personali non si giudicano mai. Giudichiamo invece se è il caso di dare in tivù una notizia che appartiene alla sfera intima.
Non è la fine del capitalismo e nemmeno la fine di un certo capitalismo, quello delle stock option, degli amministratori delegati che guadagnano somme equivalenti a 600 anni di lavoro di uno dei loro operai, però è certamente la fine di una fase storica.
Riassunto in poche parole, i pazienti (così io considero entrambi, israeliani e palestinesi) sono riluttanti ma pronti per il tavolo operatorio, mentre i dottori (Sharon e Arafat) si dimostrano inguaribili codardi.
Nei giorni in cui nacque la Repubblica, più di 50 anni fa, ci fu detto che le due piaghe del Mezzogiorno erano il controllo mafioso del territorio e la mancanza di acqua che, in parte, ne derivava. Siamo nel 2002 e il Mezzogiorno è assetato.
Il partito dei carcerati ha un nuovo leader e si chiama Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina e membro della direzione strategica di Cosa Nostra. Con un gesto clamoroso ha rivendicato la leadership dei boss detenuti.