Un autorevole settimanale ha sentito la necessità di intervistare anche il "fidanzatino" della signorina Noemi Letizia, un ragazzo ventunenne che non ha potuto che aggiungere
Antonio Di Pietro, cheè un uomo vigoroso e semplice, è l’ultimo politico al mondo ancora convinto che gli intellettuali contino qualcosa. Tanto da dichiarare che solo gli intellettuali schierati con lui sono davvero nemici del regime
"La società multietnica è fallita", dicono in televisione molti politici di governo, specie quelli col fazzolettino verde nel taschino. Lo dicono poco dopo l’approdo alla Casa Bianca di un nero
Sta diventando perfino stucchevole l’abitudine di paragonare il nostro costume politico a quello delle altre democrazie. Stucchevole, ma inevitabile. La disponibilità e soprattutto il contegno con il quale Obama
‟Lui sa stare in mezzo alla gente come un comune mortale". Lo dice, ammaliato, il celebre signor Letizia in un’intervista a "Gente", lo ripetono in continuazione agiografi e avvocati di Berlusconi per rafforzare la mitologia populista
La parola chiave, per capire Berlusconi e il berlusconismo, è "invidia". Rivela una concezione degli uomini, e della vita, totalmente autoriferita. Fissa nel piccolo ambito dell’ego i postulati del successo, del merito, dell’eccellenza
Clandestini, extracomunitari, rom-rumeni, nomadi, neri, negri, sinti, islamici, marocchini, moldavi: la tv, i giornali e i politici italiani fanno molta confusione sul tema dell'immigrazione. Chi sono queste persone e come dovremmo chiamarle?
Si può dire al presidente del Consiglio che il suo ‟no all’Italia multietnica” da una parte è un’insensatezza, e dall’altra che questo modo di parlare è l’ennesimo, rifiuto di dare al nostro paese strutture e cultura rispettose dei diritti di tutti?
Nell’arena di Annozero ci si aspettava una grande prova retorica dell’avvocato Ghedini. Chi più chi meno, siamo tutti cresciuti nel mito del principe del foro. Serata deludente
Come si distingue a prima vista un milanese? La domanda potrebbe assumere una sua rilevanza politica e giuridica qualora avesse un seguito la proposta del leghista Salvini (già noto alle cronache): riservare "ai milanesi" alcuni posti sul metrò
Bello e pulito l’incontro tra le vedove di Calabresi e Pinelli. Una luce nell’ombra lunghissima della storia repubblicana più spaventosa, quella delle stragi, del terrorismo, della politica sequestrata ai cittadini da lobbisti della morte
Feltrinelli è vicina a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto. Sono stati devoluti 50 centesimi per ogni prodotto venduto il 6 maggio nei propri negozi, mentre Feltrinelli Editore ha donato tutti i libri per bambini del proprio catalogo.
Ed è tornata la primavera, turgida, madida, odorosa. Giù, nelle ombre del cortile adesso marezzate dalla luce del sole che volge verso il solstizio, i fiori della calla si sono aperti, ancora una volta più sinuosi e candidi, più casti e lascivi
Chi saranno i milanesi doc aventi diritto a posti riservati sui mezzi pubblici, nella greve fantasia del leghista Matteo Salvini? Bisognerà esserci nati, a Milàn (come usano chiamarla sul giornale di partito), o basterà la residenza?
Matteo Salvini - Lega Nord - propone di destinare vagoni della metropolitana di Milano ai soli residenti. Abbiamo chiesto un commento e u Bruno Cartosio, storico degli Stati uniti, sulla questione che ricorda tanto una vicenda americana di molti anni fa.
C’è solo una cosa più fastidiosa delle lezioncine di morale, e sono le lezioncine di immoralità. In questi giorni, snocciolate con divertito cinismo o con sbracata volgarità a seconda del target di riferimento, ne abbiamo lette molte
Dopo quello che le è accaduto alle ultime elezioni, la sinistra-sinistra si ripresenta divisa alle europee: neo-comunisti da una parte, vendoliani, verdi e mussiani dall’altra. Quasi certo che nessuno dei due schieramenti riuscirà a ottenere il quorum
Benedetta Cibrario con Rossovermiglio ha vinto l'edizione 2008 del premio Campiello. Dopo di lei, a seguire, Tani, Bouchard, Di Stefano e Gamberale. Informazioni sul libro, l'autrice e una videointervista.
La parola "ciarpame", rilanciata dalla signora Berlusconi, sta conoscendo una seconda vita. Pronunciandola all’indirizzo del viveur da rotocalco Fabrizio Corona, l’ex ministro Livia Turco
Obama ha istituito la figura dei supervisori di interi settori che saranno cruciali per la nuova presidenza e che sono già stati soprannominati ‟zar”: per le politiche ambientali, per le tecnologie, per l’auto. Cass Sunstein è lo ‟zar delle regole”.