Salvatore Natoli: Siamo “finiti”. E anche la tecnica lo è

Salvatore Natoli: Siamo “finiti”. E anche la tecnica lo è

I progressi della tecnica – e i suoi possibili fallimenti – s'inscrivono nel tempo della vita. Ed è necessario che ognuno prenda in carico la propria finitezza.
Stefano Rodotà: Su Welby l’occasione mancata dai giudici

Stefano Rodotà: Su Welby l’occasione mancata dai giudici

È sconcertante, ai limiti quasi della denegata giustizia, la decisione con la quale il Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di Piergiorgio Welby di poter morire con dignità.
Michele Serra: L'amaca di venerdì 15 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di venerdì 15 dicembre 2006

"Devono essere fissati criteri per individuare quali film possono trovare spazio nella televisione pubblica", dice uno dei quattro parlamentari dell’Ulivo che si è opposto al film di Boldi. Quali criteri, di grazia, e fissati da chi?
Gian Antonio Stella: Dipendenti corrotti. Via dal lavoro solo due su 100

Gian Antonio Stella: Dipendenti corrotti. Via dal lavoro solo due su 100

Abbiano l’onestà di dirlo: non vogliono licenziare nessuno, neanche i mascalzoni arrestati con la bustarella in mano. Appioppare una condanna per corruzione a più di due anni di carcere, oggi, è pressoché impossibile.
Michele Serra: L'amaca di martedì 12 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di martedì 12 dicembre 2006

Il cardinale Trujillo tiene a precisare di essere ‟il responsabile dei problemi della famiglia in tutto il mondo”. Sinceramente: ce ne eravamo dimenticati, parendoci il Vaticano, ormai, una tipica autorità locale che si occupa delle leggi italiane.
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 13 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 13 dicembre 2006

Nonostante lo si sappia, che il fascismo gode di ottima salute, stringe il cuore vedere le migliaia di ragazzi cileni che rendono omaggio al traditore Pinochet.
Vanna Vannuccini: Gli studenti contestano Ahmadinejad

Vanna Vannuccini: Gli studenti contestano Ahmadinejad

Non era mai successo. Per la prima volta da quando è stato eletto presidente, Ahmadinejad si è trovato di fronte a degli studenti che gli gridavano in faccia: ‟Morte al dittatore!”.
Enrico Franceschini: Ipswich, taglia sullo squartatore

Enrico Franceschini: Ipswich, taglia sullo squartatore

Una taglia di 250 mila sterline promessa da un giornale per la "testa" dell’assassino. Ingenti forze di polizia offerte da Tony Blair. Migliaia di segnalazioni pervenute agli inquirenti dall’opinione pubblica. È caccia al nuovo ‟Jack lo squartatore”.
Gabriele Romagnoli: Cinema. Il romanzo dei nostri giorni

Gabriele Romagnoli: Cinema. Il romanzo dei nostri giorni

Lo schermo, il buio e gli spettatori stregati dalle immagini. La potenza del suo linguaggio ha cambiato le nostre vite e i nostri desideri. Il cinema, con le sue sale buie piene di vita, è il romanzo dei nostri giorni.
Enrico Franceschini: Jack lo Squartatore, torna l'incubo

Enrico Franceschini: Jack lo Squartatore, torna l'incubo

Ipswich, 5 prostitute uccise. ‟Come per il primo serial killer, Jack the Ripper”. Le autorità chiedono alle donne che ‟esercitano” nella zona di essere caute.
Gian Antonio Stella: Pecunia non olet. E la ex vandeana Irene difende Lele Mora

Gian Antonio Stella: Pecunia non olet. E la ex vandeana Irene difende Lele Mora

La metamorfosi di Irene Pivetti: da ‟grande” statista con la ‟croce della Vandea” a estremo baluardo in difesa dell’impresario Lele Mora, coinvolto nell’inchiesta di John Woodcock.
Michele Serra: L'amaca di giovedì 14 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di giovedì 14 dicembre 2006

Si apprende che l’avvocato Taormina, ex difensore di Anna Maria Franzoni, si è ugualmente presentato al tribunale di Torino recando un voluminoso scartafaccio. Ma non aveva rinunciato all’incarico?
Riccardo Staglianò: Washington usa Google per cercare iraniani sospetti

Riccardo Staglianò: Washington usa Google per cercare iraniani sospetti

Il Dipartimento di Stato voleva dei nomi di pericolosi iraniani coinvolti nel programma nucleare. La Cia era troppo occupata e poi non voleva fornirglieli. Così gli uomini di Condoleezza Rice hanno deciso di utilizzare Google, con risultati imbarazzanti.
Marina Forti: L'inferno dei “braceros” haitiani

Marina Forti: L'inferno dei “braceros” haitiani

La parola ‟schiavi” non è esagerata. I braceros (braccianti) haitiani nelle piantagioni di canna da zucchero della Repubblica Dominicana vivono in condizioni molto simili ai loro antenati schiavi.
Paolo Di Stefano: È il solito modo di fraintendere la nostra letteratura

Paolo Di Stefano: È il solito modo di fraintendere la nostra letteratura

Non se ne esce. L'Italia conosciuta all'estero è sempre quella: Primo Levi, Calvino, Eco, Tabucchi, Baricco... Ma prima di morire è proprio necessario aver letto sei libri di Calvino senza aver mai sfiorato Fenoglio, la Morante o Gadda?
Giorgio Bocca: Il malessere della politica

Giorgio Bocca: Il malessere della politica

Stupore e smarrimento sulle facce dei rappresentanti fischiati dai rappresentati, dei sindacalisti contestati dagli operai, degli onorevoli sbeffeggiati dagli elettori, dei poveri che svoltano a destra. Una paura da anno mille...
Marina Forti: L'Iran è vivo e non sta zitto

Marina Forti: L'Iran è vivo e non sta zitto

Camicie nere, aquile imperiali (del Terzo Reich), esponenti del Ku Klux Klan, note voci del negazionismo europeo. Simili ‟studiosi” sono riuniti a Tehran per una conferenza che nega l’Olocausto.
Laurea honoris causa per Isabel Allende

Laurea honoris causa per Isabel Allende

La scrittrice ha ricevuto il 15 maggio 2007 la Laurea honoris causa in Lingue e Letterature moderne euroamericane dall’Università di Trento.
Michele Serra: Contrordine, la vera satira è il fuoco amico

Michele Serra: Contrordine, la vera satira è il fuoco amico

Una ambiziosa mostra antologica torinese, che raccoglie materiali satirici italiani dalla metà dell'Ottocento ai giorni nostri, aiuta ad inquadrare con qualche nozione in più l’odierno dibattito sulla satira...
Marina Forti: Iran, gli studenti esplodono

Marina Forti: Iran, gli studenti esplodono

Il malcontento cresce nei campus in Iran. Da mesi gli studenti subiscono espulsioni e minacce, i professori troppo critici sono allontanati, le attività politiche vietate, e adesso sono iniziate le contestazioni.