Pensiamo che ci siano familiari, vicini, domestici. Li chiamiamo per nome e diamo loro del tu, così simili a noi, così sorprendentemente carini carezzabili, maschere benigne di noi stessi
Già centomila "cervelli" hanno lasciato il paese: un danno da 300 milioni. E i giovani neri cominciano a vedere gli ex padroni come garanzia di stabilità. Le autorità denunciano settanta omicidi al giorno. I ricchi vivono rinchiusi nelle case.
Il senato ha approvato definitivamente la nuova legge sui finanziamenti pubblici ai partiti
La dieta di Clemente Mastella, rimasto a becco asciutto, si ribella: «Digiunerò a oltranza davanti al Quirinale». La Margherita vota contro e litiga con i Ds.
Non c ’è assolutamente nulla da eccepire alla decisione del sindaco di Diano Marina. La legge è dalla sua parte e co-me si sa -dopo il calar del sole non ci si può immergere nell’acqua, passeggiare sulla spiaggia, far correre il cane o guardare la luna.
Altro che dispute sul fascismo: nemmeno sul Medioevo si hanno giudizi condivisi.
I valori si trasformano di continuo secondo gli ambienti e le mode culturali
Noi di sinistra... ha detto dopo la sconfitta elettorale Massimo D'Alema, "dobbiamo avere la stessa forza di risposta e di organizzazione che ebbe Berlusconi quando tutti lo davano per spacciato."
Un'ora dopo che Schumacher aveva vinto il suo quinto titolo, RaiUno mandava in onda un accoratissimo ritratto di Ayrton Senna. Bello, malinconico, inquieto, carismatico, misterioso, amatissimo: tutto ciò che il campione tedesco non riesce a essere.
Edoardo Sanguineti, poeta, scrittore e intellettuale, rievoca le vacanze in una Bordighera che non esiste più, con spiagge deserte, primi brividi sentimentali e una musica proibita dal fascismo: il jazz.
Dieci anni fa, a Palermo, un´autobomba uccideva Paolo Borsellino. Neanche due mesi dopo la strage di Capaci, "Cosa nostra" faceva saltare in aria anche l´erede di Falcone e del suo metodo.
Ragazzi senza bandiere e senza leader, ragazzi senza parole d’ordine e senza ricordi che possano andare più in là del 20 luglio scorso. Ragazzi che dovrebbero starsene a casa a guardare la televisione, a consumare i soldi dei nonni.
Secondo lo stile berlusconiano, il presidente della Rai Antonio Baldassarre ha smentito il suo progetto revisionista di riscrivere la storia italiana, purgandola delle favolette ideologiche e riportandola a una oggettività che nella storia non esiste.
È successo qualcosa di molto importante un anno fa a Genova tra il 18 e il 20 luglio, qualcosa che ha riguardato, modificandola, la politica, la società, la cultura, persino la vita di molte persone.
La Rai, la vecchia, pletorica, ipocrita azienda di Stato che tra sprechi e censure, tra ottusità e omissioni ha pur sempre alfabetizzato questo paese. Che tra sottopotere e nepotismo ha pur sempre prodotto mezzo secolo di cultura e di informazione.
Riassunto in poche parole, i pazienti (così io considero entrambi, israeliani e palestinesi) sono riluttanti ma pronti per il tavolo operatorio, mentre i dottori (Sharon e Arafat) si dimostrano inguaribili codardi.
Non è la fine del capitalismo e nemmeno la fine di un certo capitalismo, quello delle stock option, degli amministratori delegati che guadagnano somme equivalenti a 600 anni di lavoro di uno dei loro operai, però è certamente la fine di una fase storica.
Anna Maria Franzoni ha fatto indirettamente sapere nella trasmissione di Maurizio Costanzo di aspettare un figlio. Le scelte personali non si giudicano mai. Giudichiamo invece se è il caso di dare in tivù una notizia che appartiene alla sfera intima.