Questo è il giorno in cui in molti ci fermiamo a pensare e a spiegare come è cambiata l’America. Io vorrei usare l’anniversario di quel giorno tremendo per dire come è cambiata l’Italia.
L’attacco dell’11 settembre 2001 è stato un raid contro il mondo contemporaneo, l’intreccio frenetico e fecondo di culture, commerci, comunicazione, sviluppo economico, che i vocabolari indicano con il goffo neologismo ‟globalizzazione”.
‟Ma che ce ne facciamo di questa vittoria di Pirro?”, chiedono sempre più numerosi gli abitanti del Libano meridionale. Per il momento è solo l’inizio di un movimento popolare di protesta contro ‟la guerra dell’Hezbollah”.
Il colonnello Shehade guidava l’inchiesta sull’omicidio Harir. Una bomba è esplosa al passaggio del convoglio dell’ufficiale. Le quattro guardie del corpo sono rimaste uccise, cinque i civili feriti.
Il 3 ottobre a Brazzaville, la città congolese che porta il suo nome, un grande mausoleo accoglierà il corpo di Pietro Savorgnan di Brazzà, caso unico di esploratore bianco onorato dall’Africa Nera.
Alla ‟conquista della Cina” parteciperanno con i rappresentanti del governo, dell’Abi, della Confindustria e dell’Ice, 700 imprese, 26 associazioni imprenditoriali, 12 regioni e 20 istituti bancari.
Speranza e scetticismo. Così la maggioranza del governo libanese guarda all’annuncio di Romano Prodi sulla possibilità di inviare osservatori europei sul confine con la Siria.
È un papa tragico quello che dalla sua Baviera ci sorprende con un’omelia acuminata. Un intellettuale europeo pessimista ma ambizioso che rivolge il suo sguardo all’islam, all’Asia e all’Africa: quasi prefigurando un nuovo "asse globale del sacro".
Si avvicina l’11 settembre e tornano gli avvistamenti dei grandi ricercati. L’ultimo riguarda il mullah Omar, il leader dei talebani, alla macchia con Osama dall’autunno 2001.
Salvatore Veca con La priorità del male ha vinto il Premio Viaggio a Siracusa - sezione saggi editi. La premiazione si è svolta a Siracusa il 6 e 7 ottobre nell'ambito di un Convegno di Studi Filosofici sul tema "Mediterraneo e multiculturalità".
Lorenzo Cremonesi ha vinto l'edizione 2006 del "Premio Enzo Baldoni" nella sezione "Stampa e agenzie di stampa". La cerimonia di premiazione si è svolta l'11 settembre presso la sede della Provincia di Milano.
Un'alba di fine inverno nella conca di Paneveggio, Dolomiti trentine, con un violoncellista e un liutaio Si va in cerca dell'abete rosso perfetto, quello col diavolo in corpo, che fornirà l'inimitabile materia prima degli Stradivari futuri.
Durante questa campagna elettorale, siamo ripiombati in un piccolo mondo antico e noiso di piccoli cabotaggi o di insulti. Di quel mondo che ci circonda, ci incombe addosso, ci nutre importando i prodotti del nostro lavoro, non c’è stata quasi traccia.
Il regime degli ayatollah non ha fretta. È imbaldanzito da una combinazione di fattori che ritiene imbattibili: il primo è il ferreo convincimento di essere dalla parte della ragione perché l´Iran è firmatario del Trattato di non proliferazione.
Non buttiamoci in modo voyeuristico sul caso di Natascha, la ragazza austriaca rapita a 10 anni e liberatasi a 18 dalla sua prigionia. Cerchiamo invece di capire ciò che la sua storia drammatica può rivelare a ciascuno di noi.
Chi è davvero Ala Al-Aswani e da dove nasce il clamoroso successo di ‟Palazzo Yacoubian, divenuto il libro più venduto nel mondo arabo? Un colloquio alla scoperta dei segreti dell’autore.
La scienza ha una sua etica? E nel caso ne disponesse quest’etica si fa carico della condizione umana? In che termini e in quale orizzonte di senso? La domanda è molto importante soprattutto oggi
Cinismo. Volgarità. Affarismo. Ma soprattutto mancanza di genialità. Stiamo assistendo alla definitiva scomparsa di un linguaggio sinonimo di modernità.