Una riunione di classe del liceo, vent'anni dopo il diploma. Di nuovo, di fronte, Sandra e il capitano della squadra di football. Proprio come l'ultima volta...
Erano tutti lì, uno accanto all'altro, tutti regolarmente schedati dalle autorità: due gemelli cinesi, un vietnamita, un coreano, due arabi. E un tipaccio mezzo irlandese e mezzo italiano...
Uno studio americano, dunque importante perché qualunque cretinata scritta in inglese sembra più autorevole, ci informa di un fatto conturbante e inedito.
Ho capito tutto quando sono arrivato in un villaggio da favola tra le montagne del Rif. Dove nel 1494 arabi ed ebrei hanno costruito una città insieme. Divisi solo dal colore.
Negli anni '90 era un giovane fondamentalista pronto a cadere nelle braccia di Al Qaeda. Cosa è andato dritto? Grazie a un prestito ha potuto aprire un'impresa commerciale.
Pare proprio che il famoso digitale terrestre sia un clamoroso flop. Al di là delle prevedibili polemiche politiche di casa nostra, c'è una fondata possibilità che la capienza audiovisiva degli esseri umani occidentali sia satura.
Chiquita Brands International Inc, l'azienda multinazionale americana, nota come uno dei maggiori distributori mondiali di banane e altra frutta fresca, ha ammesso: la sua filiale in Colombia paga la "protezione" di gruppi armati.
Un'idea radicale di comunismo comunitario Nel profondo Sud degli Usa resiste, tra mille difficoltà, un'esperienza religiosa che ha contribuito a cambiare i destini della convivenza razziale.
Dopo l'installazione-choc di Maurizio Cattelan dei tre bimbi impiccati in una piazza di Milano, sono in arrivo altre opere d'arte. Da Tarantino a Mel Gibson. Dalla Fallaci a Ronconi.
Cgil, Cisl e Uil suggellano l'alleanza a Chianciano. No al governo su pensioni e fisco. I delegati applaudono a lungo il segretario Cgil quando parla della vertenza Melfi e della gestione Fiom. Apprezzatissima la richiesta di ritiro immediato dall'Iraq.
Il nome dell'inventore dell'alfabeto cherokee ormai non è più legato alla sua lingua ma a un albero. Onorato post mortem dai governi Usa, Sequoyah non ha potuto impedire il genocidio della sua gente.
Il ministro nel carcere della vergogna. Poi l' incontro con le truppe: "Magnifico lavoro". Non voglio coprire niente. Se fosse per me, sarei felice di rendere pubbliche tutte le foto sugli abusi Ma i nostri consiglieri legali non vogliono.
Avevano cominciato bene, con le esplosioni pirotecniche su Baghdad. Un anno dopo, la guerra - pessima attrice - ha cambiato il copione della recita: corpi martoriati ed esposti, come nel medioevo. Ora George W. soffre di nostalgia.