Democrazia significa innanzitutto diritti e opportunità, significa leggi per allargare i diritti individuali. Se la sinistra delude i suoi elettori su questo nodo fondamentale, perde.
Viaggio alla frontiera che separa arabi e persiani. Vent’anni fa fu teatro di scontri terribili durante la guerra Iran-Iraq, oggi attraverso quella frontiera può passare il virus della rivolta.
Adolf Mussolini, Rosario Lo Perfido, Calogero Affiliato. Gli Impresentabili alle elezioni si organizzano e danno vita a una lista unitaria, la Lista Impresentabile.
Il terrorismo ha prodotto una sorta di intossicazione poliziesca e rilanciato la peste delle formazioni segrete, fatte di mitomani di ogni tipo, arditi, bodyguard.
Sorprende nella risposta europea alla mobilitazione islamica dopo le vignette danesi il tono da salotto d’opinione, una colta e raffinata conversazione È come se i leader dell’Unione europea si fossero trasformati in columnist di prestigio.
Intervista a Noman Benotman, tra i fondatori del ‟Gruppo islamico di combattimento libico”: ‟Non bastano le telefonate tra Berlusconi e Gheddafi, servono gesti concreti da parte dell’Italia. Altrimenti rischiate di essere colpiti.”
L’accordo dal presidente del Consiglio porta nello schieramento ufficiale del centrodestra accanto a Casini e Fini la peggiore specie di fascismo negazionista, di fascismo coinvolto in inchieste per banda armata e stragi.
Ho appena compiuto una piccola impresa. Ma ne sono venuto qui a Spezia, sono arrivato un paio d’ore fa, e sono partito da Genova solo quattro giorni fa. A piedi. Non ho battuto nessun record, non ho aperto nessuna nuova via...
La Agnello Hornby restituisce un impietoso spaccato storico-sociale della Sicilia di fine Ottocento, inserito in una trama da raffinato feuilleton, con un linguaggio italo-siculo costellato da proverbi dialettali e perfuso di saggezza popolare.
Gli integralisti libici: guidati da reduci dell’Afghanistan, si considerano più vicini ai talebani che a Osama. Ma alcuni sono in Al Qaeda. Il loro obiettivo: abbattere il nemico Gheddafi.
Ecce homo, ecco l’uomo del destino Ecco l’eroe dei nostri giorni, l’eroe di oggi, l’onorevole Roberto Calderoli, colui che ha indossato al cospetto del mondo intero la cotta del soldato del vero Dio con ben visibili le insegne della vera libertà.
‟Non leggo le cose sui nostri giornali, figuriamoci le cose saudite”. È in questa frase buttata lì su ‟Libero”, la sostanza politica di Roberto Calderoli che da anni espelle tutte le cose che gli passano per la testa, a dispetto dei ruoli via via assunti.
Persino le Nazioni Unite chiedono ora l'immediata chiusura della prigione di Guantanamo e la liberazione dei prigionieri ivi rinchiusi, a meno che non siano subito processati secondo i criteri internazionali di legalità.
È molto più facile morire per un incidente domestico che per l'aviaria: ciononostante la gente crede che una casa senza crocchette di pollo sia un luogo protetto.
Il 15 febbraio 1926 il giovane intellettuale torinese cessava di vivere nella capitale francese in seguito alle percosse dei fascisti. La sua breve ma ricchissima esistenza fu una meteora che tuttavia segnò in maniera profonda la storia d’Italia.
Parla il grande ayatollah iraniano Saanei che condanna l’ondata di violenze anti-occidentali. ‟Una volta risvegliate le emozioni, tanto più se c’è chi le strumentalizza, è difficile riportarle sotto controllo”.
Non mi sono mai perso un Sanremo, non mi sono mai perso un’Olimpiade. Da Nilla Pizzi e Livio Berruti ai giorni nostri. Perché mi piacciono le canzoni, perché mi piace l’atletica, perché sono di gusti volgari