Interrogarsi sulla missione irachena sembra essere antipatriottico. E affidare la sicurezza dei nostri soldati all'arma della corruzione non ha funzionato.
Nel mirino ci sono tutti, anche chi non voleva la guerra a Saddam come l' Onu e la Croce rossa La strage di Madrid, che pateticamente Aznar ha cercato di attribuire all'Eta, manda raggelante il messaggio di Al Qaeda: gli alleati di Bush saranno puniti.
Il primo anniversario della guerra americana all´Iraq porta in regalo, con sbalorditiva tempestività, una preda straordinaria, o almeno la promessa d´averla tra le dita.
Grigio, allampanato, serio, senza molto carisma ma con un impeccabile pedigree, il sessantunenne John Kerry incarna la voglia di normalità che affiora da una nazione affranta da troppe emergenze.
La folla imprevista e immensa di cittadini dello Iowa che hanno affrontato il gelo per votare nella prima eliminatoria presidenziale tra Democratici, ha alzato un venticello freddo che ha fatto rabbrividire Bush e i repubblicani.
Dopo avere aggredito i Paesi vicini e i propri sudditi con le armi che sicuramente aveva, Saddam sta ora ironicamente minacciando i Bush con quello che non ha. E per la prima volta dall' 11 settembre, la Casa Bianca è costretta a difendersi.
L' uomo che quattro anni or sono promise di «unificare» e non di «dividere» il Paese, deve contemplare lo spettacolo di un Parlamento che lo ascolta spaccato a metà tra maggioranza entusiasta e opposizione imbronciata.
Il girone eliminatorio dell'opposizione americana, quelle primarie che sembravano chiuse, sigillate nella noia e consegnate a Kerry, rifioriscono di interesse, di rancori e di incertezza, e questa è, paradossalmente, una cattiva notizia per Bush.
In quella lunga navigazione a vista che sono le elezioni presidenziali americane, le maree sollevano e inghiottono uomini e speranze quotidianamente. Oggi sembra inabissarsi Bush
In quel "grande gioco" di specchi, di bugie e di fumo e soprattutto di morti che la guerra del terrorismo e contro il terrorismo ha prodotto, rispunta l'ombra delle ombre, Osama Bin Laden...
Il primo giro di pista fra i candidati d' opposizione per trovare l' antiBush ha prodotto quello che il partito democratico non osava sperare dieci giorni or sono: un front runner...
In tempo per segnare con qualche risultato il primo anniversario dell'invasione, l'America strappa a quel Consiglio di governo, che essa stessa ha scelto e insediato, la firma a una prima bozza di Costituzione temporanea.
La verità sta emergendo, ormai ogni giorno, nella battaglia per la sopravvivenza tra agenzie, funzionari, politici alle prese col fiasco delle armi di distruzione di massa.
Sulla linea di partenza della corsa alla Casa Bianca si presenta un partito Democratico che deve correre per sentirsi ancora vivo prima di potere sperare di vincere.