Maurizio Maggiani: Il brutto della luce elettrica

Maurizio Maggiani: Il brutto della luce elettrica

Sono tornato dopo ormai dieci anni a Fossola.Certe leggende sognanti dicono che fu scambiata a lungo per l’ultima terra prima dell’Oceano, il grande fiume alla fine del mondo...
Umberto Galimberti: Viaggio nella droga

Umberto Galimberti: Viaggio nella droga

L’uso ormai così diffuso della droga non dipende tanto da un disagio ‟esistenziale” quanto ‟culturale”. In questa serie di articoli Umberto Galimberti analizza il fenomeno con gli strumenti della nostra cultura.
Michele Serra: Gastronomia. Una bontà via via impazzita

Michele Serra: Gastronomia. Una bontà via via impazzita

Prima ancora che il dibattito sul cibo e la gastronomia assumesse i toni dotti di oggi, esisteva una animata chiacchiera sul mangiare, quasi sempre accesa dalle rivalità nazionali e territoriali.
Michele Serra: L'amaca di sabato 4 agosto 2007

Michele Serra: L'amaca di sabato 4 agosto 2007

Che si debba perfino discutere se pagare le tasse è da buon cristiano, oppure no, è francamente curioso. Tipico di un paese che (unico in Europa) ha deciso di pendere dalle labbra della Chiesa...
Michele Serra: La grande pena dei tolleranti

Michele Serra: La grande pena dei tolleranti

I crimini legati all’odio razziale e religioso sono in netto aumento in quasi tutti i paesi europei, specialmente Russia e Ucraina.
Maurizio Maggiani: L’ammaina bandiera dei politici

Maurizio Maggiani: L’ammaina bandiera dei politici

L’ex ministro Giulio Tremonti, indimenticato apostolo nel nostro Paese della dottrina della ‟finanza creativa”, ha lanciato una proposta: l’alzabandiera nelle scuole della Repubblica all’inizio della settimana scolastica.
Umberto Galimberti: Non mescolare le cose, il comandamento smarrito

Umberto Galimberti: Non mescolare le cose, il comandamento smarrito

Oggi, la tendenza dei designer è quella di abolire la differenza tra adulto e bambino, arredando le camere dei bambini con oggetti dal significato adulto quando non velatamente sessuale, e i soggiorni degli adulti con arredi infantili...
Renato Barilli: Lodolandia, così l’arte mette in gioco Milano

Renato Barilli: Lodolandia, così l’arte mette in gioco Milano

È Marco Lodola che dalla sala Viscontea del Castello dilaga per le strade intorno con le sue silhouettes di perspex e le sue lampadine. Con un’eco di Balla e Depero e un occhio a Gardaland...
Vittorio Zucconi: 1967. L’Estate dell’Amore

Vittorio Zucconi: 1967. L’Estate dell’Amore

Tra il luglio e l’agosto del 1967, all’incrocio fra Haight e Ashbury Street, accanto al Golden Gate Bridge di San Francisco, si radunò la generazione della nuova America, accomunata dal rifiuto della guerra, dalla libertà sessuale e dalle droghe.
Marco D'Eramo: Tutti pazzi per Sarkozy

Marco D'Eramo: Tutti pazzi per Sarkozy

Tutti pazzi per Sarkozy (Nicolas, non Cécilia). Per un paio di mesi è sembrato in Italia che il nuovo presidente francese fosse per la destra quello che per la sinistra è stato il premier spagnolo José Zapatero...
Gabriele Romagnoli: Pavia, dal delitto al reality show

Gabriele Romagnoli: Pavia, dal delitto al reality show

Da Franz Kafka a Fabrizio Corona in ventiquattr’ore. Sola andata. Non si riesce più a restare seri neppure di fronte a un omicidio.
Michele Serra: L'amaca di venerdì 24 agosto 2007

Michele Serra: L'amaca di venerdì 24 agosto 2007

Giulio Tremonti è uno dei pochissimi politici italiani le cui parole pesano, e rassomigliano addirittura a pensieri compiuti. Per questo, quando dichiara a Cazzullo del "Corriere" che "la vita non è solo il Pil"...
Michele Serra: L'amaca di giovedì 23 agosto 2007

Michele Serra: L'amaca di giovedì 23 agosto 2007

Non so se sia stato un bagno di umiltà o una resa all’orrore, ma negli anni abbiamo imparato a prendere sul serio, volenti o nolenti, cose che all’inizio ci parevano poderose minchiate.
Michele Serra: Il Sud in fiamme. I manovali dell’autodistruzione

Michele Serra: Il Sud in fiamme. I manovali dell’autodistruzione

Sul Sud che brucia per mano di alcuni suoi scellerati abitanti si è già detto tutto o quasi. Che la colpa è di interessi speculativi e malavitosi legati all’edilizia; di leggi buone ma tanto per cambiare inapplicate o inapplicabili.
Marco D'Eramo: I falsari di Wikipedia

Marco D'Eramo: I falsari di Wikipedia

In tutta la ricca storia delle grandi enciclopedie, Wikipedia su Internet è quella più democratica e collaborativa, aperta a tutti i contributi e a tutte le correzioni. Ma il prezzo della totale apertura è la totale manipolabilità.
Giuliana Sgrena: “Noi, soldati Usa che hanno perso”

Giuliana Sgrena: “Noi, soldati Usa che hanno perso”

‟Miserabile fallimento”, ‟tradimento di ogni promessa”, ‟crescenti conflitti”: sette reduci dell'Iraq scrivono la ‟loro” guerra, e il ‟New York Times” li mette in prima pagina. Sono i veterani l'ultima spina nel fianco di Bush.
Renato Barilli: Gianfranco Ferroni, l’arte ridotta all’osso

Renato Barilli: Gianfranco Ferroni, l’arte ridotta all’osso

All’insegna del recupero di un figurativismo stantio, Sgarbi, assessore, manda avanti questo artista. I cui inizi, in realtà, nella Milano degli anni Quaranta furono tutt’altro...
Gabriele Romagnoli: Strage di Duisburg. Storia di F, a 16 anni nella pancia della faida

Gabriele Romagnoli: Strage di Duisburg. Storia di F, a 16 anni nella pancia della faida

Come quando cade un aereo, si scorre la lista dei passeggeri e se ne scopre uno che quel volo non avrebbe dovuto prenderlo, ma ha trovato posto all’ultimo momento: dalla lista d’attesa al nulla, sola andata. Così il ragazzo Giorgi Francesco...
Gabriele Romagnoli: Poca vita, tanta pubblicità Second Life è un bluff

Gabriele Romagnoli: Poca vita, tanta pubblicità Second Life è un bluff

L’inchiesta con cui il mensile ‟Wired” sgonfia il "fenomeno" Second Life (riducendola da vita alternativa a qualche minuto da un’altra parte) ci dice due cose che sospettavamo, per non dire sapevamo, già.
Renato Barilli: Il peccato di dipingere “più vero del vero”

Renato Barilli: Il peccato di dipingere “più vero del vero”

Carlo Fornara è l’artista che, emulo di Segantini, si accanì nella tecnica del Divisionismo. Ma in ritardo di qualche decennio. Ora una ben curata retrospettiva mette in luce i limiti della sua opera