Le mille voci che riempiono l'etere eliminano le differenze tra gli uomini. E li rendono sempre più soli. Si vive separati l'uno dall'altro come i monaci di un tempo. Il ‟mezzo” ci rende spettatori non partecipi né attori di un evento.
Una coppia di iracheni racconta la tragica fuga dalla moschea sciita di Al Kazimiyah: ‟Improvvisamente è stato il caos. Prima una voce isolata, poi sempre più numerose hanno gridato: Mufachach, mufachach’, kamikaze, kamikaze”.
Alan Greenspan, Jean-Claude Trichet, Antonio Fazio. Sono i tre personaggi di una barzelletta che rimbalza sull’Atlantico tra gli operatori di borsa e finanza, sempre più scettici nei confronti del sistema economico italiano.
Il terrorismo, nelle sue varie manifestazioni storiche, diverse e incomparabili tra loro, non è mai stato sconfitto con un ‟attacco” diretto, ma attraverso la crisi e il ripensamento della base di consenso che lo sosteneva.
‟Ogni comunicazione umana anche non verbale ha sempre un contenuto ideologico: non c’è che politica a questo mondo, nel senso complesso della parola, che comporta una visione dell’uomo come animale sociale”.
La storia della conquista dell'Amazzonia e dei suoi giacimenti petroliferi dalle evangelizzazioni "forzate" del XX secolo al dominio delle compagnie petrolifere dei nostri giorni. Un reportage di Marco D'Eramo per "il manifesto".
Alla partenza del traghetto, i passeggeri osservano un centinaio di stranieri che si imbarcano con destinazione i centri di permanenza di Caltanissetta e Crotone o, più probabilmente, la Libia. Questo è il man-watching di Lampedusa.
La tragedia di New Orleans è un segno dell’impotenza della civiltà industriale e tecnologica di fronte a un disastro cosiddetto naturale, che diventa disastro tale solamente perché si è abbatte su un mondo innaturale e quindi incapace di assorbirlo.
‟Un film è per sua natura volubile: cambia a seconda di dove, quando e con chi lo vediamo. Me ne sono reso conto improvvisamente qualche settimana fa nella bella città di Bordeaux. Ero stato invitato a partecipare a un breve festival ”
Un successo, nella ‟costruzione del nuovo Afghanistan”, è la diminuzione della superficie coltivata a papavero da oppio, materia base per la produzione di eroina. Resta il fatto che per molti questa coltivazione rimane l’unica alternativa alla fame.
‟Gli italiani ridono della vita: ne ridono assai più” delle altre nazioni, ‟e con più verità e persuasione intima di disprezzo e freddezza”. La diagnosi è di Giacomo Leopardi, in un saggio sui nostri costumi. Sì, ridiamo; ma che abbiamo tanto da ridere?
Come saranno da grandi i giovani del meeting di Rimini davanti ai quali il senatore Pera ha pronunciato le sue parole, con la credibilità che ha per un ragazzo una delle massime cariche dello Stato?
Avviato un pre-negoziato fra i vescovi e i capi di Farc ed Eln per uno scambio di prigionieri. Il presidente apre ai ribelli per accreditarsi presso la comunità internazionale. In vista del voto.
Come ogni atto di guerra, l´attentato dell´11 settembre non ha centrato il cuore del potere, ma la carne della gente comune. Non ha colpito l´imperialismo, ma gli occhiali di un uomo che li riponeva con cura in una custodia di pelle...
Così la Natura ha pugnalato il cuore povero dell´America. Senza casa 150 mila persone, colpite le zone-ghetto. Scattata la solidarietà collettiva: da ogni cittadina partono squadre di pompieri, elettricisti e sanitari.
A venticinque anni dalla scomparsa, un bilancio della legge 180. L´idea era che la società dovesse fare i conti con le figure del disagio, ma dopo è mancata l´assistenza prevista dal disegno. Mentre oggi Forza Italia mira alla riapertura dei manicomi.
Non è questione di essere tradizionalisti: è che, per esempio, alle diciotto e quindici di ogni domenica, accendere su Raiuno e non trovare più Novantesimo minuto, sarà uno choc non richiesto, come l’abolizione della fermata d’autobus sottocasa.