Francesco La Licata: "Br: avevamo a che fare con un cenacolo di disperati"

Francesco La Licata: "Br: avevamo a che fare con un cenacolo di disperati"

Franco Gabrielli è un giovane dirigente: a 43 anni coordina l’ufficio della Digos di Roma, che tanta parte ha avuto, insieme coi colleghi di Bologna e Firenze e degli specialisti dell’antiterrorismo nell’individuazione e nella cattura del gruppo di fuoco.
Michele Serra: L’Italia statalista del calcio

Michele Serra: L’Italia statalista del calcio

L’accusa di «statalismo» con la quale la Ue ha bocciato il famoso decreto salva-calcio, quella, per l’Italia berlusconiana, è un incancellabile marchio d’infamia. Sì, statalista. Proprio così.
Francesco La Licata: Bagarella: uccidete quel giudice

Francesco La Licata: Bagarella: uccidete quel giudice

Cosa nostra progetta un’azione eclatante nei confronti della magistratura siciliana. Pronto un commando armato di kalashnikov.
Enrico Franceschini: “Così Putin distrugge la democrazia e inganna voi occidentali”

Enrico Franceschini: “Così Putin distrugge la democrazia e inganna voi occidentali”

Intervista a Berezovskij, oligarca in esilio a Londra, che denuncia la svolta autoritaria di Mosca. ‟L'America ha chiuso gli occhi sui massacri in Cecenia, sulle elezioni truccate, sulle persecuzioni, in cambio dell'appoggio alla guerra in Iraq…”
Enrico Franceschini: La crociera degli appestati

Enrico Franceschini: La crociera degli appestati

Una nave con 450 turisti ammalati respinta da tre porti. I passeggeri confinati nelle cabine per evitare al virus di diffondersi. Le telefonate da bordo: ‟è come su un battello fantasma”.
Allan Bay: Polemiche extravergini

Allan Bay: Polemiche extravergini

A proposito di olio e maionese.
Paolo Rumiz: Un pulitzer da buttare

Paolo Rumiz: Un pulitzer da buttare

Il ‟colpevole” liquidò come inesistente l'olocausto dei contadini massacrati in Russia 70 anni fa. Il ‟caso” del '32 riguarda Walter Duranty corrispondent del ‟New York Times” nella Mosca di Stalin. E' in gioco il ruolo dell'Ucraina, esclusa dall’Europa.
Giorgio Bocca: La squadra di Mr. Bush nel pantano iracheno

Giorgio Bocca: La squadra di Mr. Bush nel pantano iracheno

Così stando le cose l’unico problema serio di questa avventura è come uscirne, come trovare il modo di tornare a casa. Il resto sono solamente chiacchiere.
Umberto Galimberti: Quell’eros italiano nelle donne madri di Fellini

Umberto Galimberti: Quell’eros italiano nelle donne madri di Fellini

Nel mondo onirico di Fellini i seni prevalevano sui volti e la religione per lui si confondeva con la sensualità. La sua capacità seduttiva di raccontare le storie somigliava al modo di comporre i frammenti di ciò che aveva sognato.
Giorgio Bocca: Galante Garrone, il mite eroe

Giorgio Bocca: Galante Garrone, il mite eroe

Era venuto da Torino, per discutere i tempi e i modi dell’insurrezione e un ultimo disperato e sgangherato tentativo delle Brigate nere d’attaccarci gli diede l’occasione di partecipare direttamente a una battaglia partigiana.
Lorenzo Cremonesi: Bagdad blindata per il «sabato nero»

Lorenzo Cremonesi: Bagdad blindata per il «sabato nero»

Gli americani lanciano l' allarme di nuovi attentati nel weekend. Avvisati anche gli italiani. Bush telefona a Berlusconi. Gli Usa: «Saddam verrà presto consegnato alla giustizia».
Lorenzo Cremonesi: Il patto con gli Stati Uniti dei combattenti curdi

Lorenzo Cremonesi: Il patto con gli Stati Uniti dei combattenti curdi

Mustafa Jafar, comandante dei Peshmerga: «Tra poco sarà inverno. I guerriglieri legati ad Al Qaeda ne approfitteranno per passare il confine».
Giulietto Chiesa: A Mosca, battaglia all'ultimo sangue

Giulietto Chiesa: A Mosca, battaglia all'ultimo sangue

Putin ha vinto il doppio braccio di ferro. Ha bloccato la scesa in campo politica del petroliere Khodorkovskij, suo vero antagonista, che intanto stava negoziando il più grosso affare russo-americano: la vendita del 25% della Jukos alla Exxon Mobil.
Lorenzo Cremonesi: Italiani della Croce Rossa in trincea

Lorenzo Cremonesi: Italiani della Croce Rossa in trincea

Nel Paese oggi operano cinquanta nostri connazionali per conto di nove organizzazioni umanitarie. «Gli attentati non ci spaventano. Non credo che avranno il coraggio di colpire anche l’ospedale.»
Riotta Gianni: Gli strateghi del caos e gli ipocriti neutrali

Riotta Gianni: Gli strateghi del caos e gli ipocriti neutrali

«È impossibile! Dio non può accettarlo!», implora da Bagdad Huda Abled-Jabbar, sconvolto per i 40 morti e i quasi 300 feriti che, lunedì nella capitale irachena e ieri a Falluja, hanno funestato il Ramadan, festa sacra dei musulmani.
Lorenzo Cremonesi: Il banchiere di Bagdad

Lorenzo Cremonesi: Il banchiere di Bagdad

«La gente ha fiducia. I depositi negli istituti di credito sono quasi raddoppiati in 7 mesi. Presto torneremo a essere il secondo Paese produttore di petrolio al mondo.»
Lorenzo Cremonesi: «Noi, agenti iracheni, diventati bersagli»

Lorenzo Cremonesi: «Noi, agenti iracheni, diventati bersagli»

Il maggiore Salman: «Dovremmo difendere la gente, invece siamo costretti a proteggere noi stessi». Da luglio i morti tra i poliziotti sono oltre 40. E gli americani uccisi nel dopoguerra superano quelli caduti durante la campagna militare.
Gianni Riotta: Fantasmi vietnamiti per Wolfowitz

Gianni Riotta: Fantasmi vietnamiti per Wolfowitz

Colpendo l’albergo dove risiedeva il viceministro della Difesa americano Paul Wolfowitz la guerriglia irachena ha provato a conquistare lo scalpo del più fiero paladino della guerra a Saddam, ripetendo l’effetto dell’offensiva del Tet a Saigon nel 1968.
Lorenzo Cremonesi: Pioggia di razzi sull’hotel degli americani

Lorenzo Cremonesi: Pioggia di razzi sull’hotel degli americani

Abbattuto un elicottero americano in Iraq mentre sorvolava la roccaforte di Saddam. L'incidente nel giorno in cui il governatore Bremer annuncia la fine del coprifuoco notturno a Bagdad.
Giulietto Chiesa: La resa dei conti tra Putin e oligarchi

Giulietto Chiesa: La resa dei conti tra Putin e oligarchi

Quando la famiglia Eltsin e i magnati scelsero il presidente. Rotto il patto dell’estate ‘99.