Desmond M. Tutu, Amartya Sen: Birmania, rompiamo il silenzio

Desmond M. Tutu, Amartya Sen: Birmania, rompiamo il silenzio

Per decenni la giunta militare ha creato un moderno incubo nazionale incarcerando , distruggendo virtualmente il sistema scolastico del Paese, soffocando tutti i media indipendenti e portando avanti un brutale pogrom contro gruppi etnici...
Marina Forti: Terminati i lavori alla diga di Narmada

Marina Forti: Terminati i lavori alla diga di Narmada

La diga ha costretto a spostarsi 350mila persone e stravolto la vita di altre centinaia di migliaia. Alla fine mezzo milione di persone avranno perso case e mezzi di sostentamento (terre coltivabili e foreste) e anche la coesione sociale e il senso di sé.
Giorgio Bocca: Mussolini e Saddam. Due giustizie diverse

Giorgio Bocca: Mussolini e Saddam. Due giustizie diverse

‟Tacete voi che avete ucciso Mussolini dopo un processo di un’ora”, ha detto il governo iracheno all’Italia. Ma non è andata esattamente così….
Giorgio Bocca: Perché Msi e An per me pari sono

Giorgio Bocca: Perché Msi e An per me pari sono

Agli italiani questo fascismo visionario, arrogante nel vuoto, voltagabbana nei sacri ideali piace, lo vota, perdona i suoi delitti. È un modo di essere, di stare in politica disponibile, ma a parole fiero, onesto ma pronto ai buoni affari.
Michele Serra: 46 leader per il Partito democratico

Michele Serra: 46 leader per il Partito democratico

A che punto è il Partito democratico? Si sa solamente che i biglietti di auguri della nuova formazione sono stati già spediti: chi li ha ricevuti ne parla con favore, anche se per leggere tutte le firme si impiega un quarto d'ora …
Giorgio Bocca: Era meglio il Prodi della porta accanto

Giorgio Bocca: Era meglio il Prodi della porta accanto

Per la sua seconda esperienza di governo il professore ha cambiato modi e approccio. E gli è mancato un amico che lo avvisasse degli aspetti fastidiosi del mutamento.
Marco D'Eramo: Saddam. Vendetta

Marco D'Eramo: Saddam. Vendetta

Nelle guerre antiche il sovrano vinto veniva spesso ucciso. La sua morte non veniva però ammantata di motivi giuridici: moriva perché aveva perso. Gli Stati uniti invece sentono il bisogno di addobbare una nuda vendetta in una veste di meritata punizione…
Michele Serra: L'amaca di domenica 31 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di domenica 31 dicembre 2006

La cosa disperante è la vecchiezza irrimediabile, putrida della scena. Il condannato, il boia, il cappio, come nei secoli dei secoli. Perfino la "modernità" della televisione ne esce annichilita…
Marco D'Eramo: L’esecuzione di Saddam. Guai ai vinti

Marco D'Eramo: L’esecuzione di Saddam. Guai ai vinti

Ce l'avevano mostrata come un'impiccagione sobria, composta: il video rilasciato dal governo iracheno era muto. Ma poi è saltata fuori la colonna sonora in cui le guardie e gli spettatori sfottono a ripetizione Saddam Hussein…
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 27 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 27 dicembre 2006

Un saluto solidale all’edicolante milanese che, nei duri e lunghi giorni dello sciopero dei giornali, facendo capolino tra due pile alte un metro di ‟Libero” e del ‟Giornale” mi ha allungato ‟Le Monde” e mi ha detto…
Renato Barilli: Dalla sedia all’aereo, un mondo firmato Mollino

Renato Barilli: Dalla sedia all’aereo, un mondo firmato Mollino

Design d’interni ed edifici, automobili e velivoli: Torino rende omaggio a questo artista vissuto nel cuore del Novecento. La sua forma dominante, la curva. Ma con totale rigore matematico.
Furio Colombo: L’esecuzione di Saddam. Bush condanna se stesso

Furio Colombo: L’esecuzione di Saddam. Bush condanna se stesso

Quando Saddam Hussein sarà impiccato, una di queste ore, mentre tanti continuano a credere nel detto kennediano ‟un problema creato da uomini può sempre essere risolto da uomini”, George W. Bush avrà proclamato per sempre il suo fallimento…
Luigi Manconi, Andrea Boraschi: L’eutanasia ossia le parole pesanti

Luigi Manconi, Andrea Boraschi: L’eutanasia ossia le parole pesanti

Perché non cominciare a chiamare le cose con il loro nome? In tanta confusione, non guasterebbe di certo… Ma, negli ultimi tempi quella sequenza di consonanti e vocali, che dà forma e suono al termine ‟eutanasia”, è abusata e impiegata a sproposito.
Michele Serra: L'amaca di venerdì 29 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di venerdì 29 dicembre 2006

Per buona parte del mondo islamico Saddam diventerà un martire. E non è necessario essere laureati alla Sorbona per capirlo, basterebbe il buon senso, basterebbe fare zapping su televisioni di altre province, non solo della nostra…
Umberto Galimberti: Il buio della grotta e la luce della nascita

Umberto Galimberti: Il buio della grotta e la luce della nascita

Venire alla luce da una grotta, questo evento che il cristianesimo celebra il 25 dicembre, era già noto al mondo orientale e poi greco-romano, che in quella data festeggiava la nascita di Mitra, il dio della luce celeste.
Danilo Zolo: La pena di morte a Saddam pietra miliare dell'odio

Danilo Zolo: La pena di morte a Saddam pietra miliare dell'odio

L’Iraq è un lago di sangue. Su questo lago penderà il cadavere di Saddam Hussein: uno spettacolo esaltante per un ex- governatore del Texas che non ha mai concesso la grazia a un solo condannato a morte.
Michele Serra: L'amaca di giovedì 28 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di giovedì 28 dicembre 2006

La povera modella sudamericana bloccata all’aeroporto di Catania con cento ovuli di coca in corpo è un simbolo davvero ineguagliabile del peggio dei nostri anni….
Michele Serra: L'amaca di sabato 30 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di sabato 30 dicembre 2006

Il sovrintendente alla Scala, Lissner, deve avere pensato che Berlusconi è come Maometto: non rappresentabile. Ha pertanto deciso di cancellare (salvo censure) il Candide di Bernstein, già programmato nel prossimo giugno…
Lorenzo Cremonesi: L’annuncio delle tv arabe. Saddam è stato giustiziato

Lorenzo Cremonesi: L’annuncio delle tv arabe. Saddam è stato giustiziato

È spirato assieme al fratellastro alle prime luci dell’alba, dopo aver consegnato una lettera con le ultime volontà, in una Bagdad scossa dalle manifestazioni di gioia organizzate da sciiti e curdi. E da quelle di protesta volute dai sunniti.
Lorenzo Cremonesi: Saddam. “Non tremava, ha inseguito il martirio. Si sentiva destinato all’immortalità”

Lorenzo Cremonesi: Saddam. “Non tremava, ha inseguito il martirio. Si sentiva destinato all’immortalità”

Intervista a Sadoon Al Zubaydi, docente all’università di Bagdad, ambasciatore in Indonesia e Singapore e interprete personale di Saddam dall’inizio del 2002 alle settimane precedenti la guerra del marzo 2003.