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l suo modo di parlare, ha qualcosa d'angelico, ma il guizzo dello sguardo che fissa l'interlocutore, ha il balenio di una luce intermittente che ad intervalli regolari flagella come uno scudiscio: “L'atteggiamento condiscendente nei confronti delle persone anziane in generale, è una caratteristica fissa della razza umana: quello di trovarsi un gruppo, un individuo, un animale con cui essere paternalistici. C'è sempre qualcuno da condannare o da ghettizzare: oggi potranno essere gli stupidi e i disabili, domani i musulmani, e tutti quelli che non sono e non la pensano come noi. Come specie siamo ancora molto tribali: noi siamo i buoni, gli altri i cattivi. È una vecchia logica della quale non ci siamo mai liberati, e la usiamo con particolare riguardo verso le persone anziane, perché vecchio per tanti significa stupido, incapace… Una guerra non finisce mai davvero. Continua a lavorare sotto traccia, nel sottosuolo, come sta succedendo in Iraq e in Palestina, e per questo fatto, alla situazione attuale del terrorismo e ai rapimenti che sono diventati un'arma di ricatto, personalmente non vedo una soluzione e non ne ho una da proporre. Di una cosa però sono certa: non credo che Ceorge Bush libererà il mondo del terrorismo.”