Le droghe nell'età dell'ansia sociale. No Drugs no future di Gunter Amendt

Le droghe nell'età dell'ansia sociale. No Drugs no future di Gunter Amendt

L'uso di droghe e sostanze psicoattive diverrà sempre più irrinunciabile nella società globale con la sua richiesta agli individui di rimodellarsi sulla velocità dei processori, riadattandosi fisicamente e psichicamente a esigenze e necessità dell'esterno
Gianni Riotta: Le profezie dell'oracolo di Aspen. Un algoritmo per capire il mondo

Gianni Riotta: Le profezie dell'oracolo di Aspen. Un algoritmo per capire il mondo

Bush o Kerry? La soluzione del dilemma ce la darà il Denver Research Group, banca dati che raccoglie tutto lo scibile umano in materia di politica, lo condensa, analizza e riduce a una pagina di previsioni per aziende, partiti, servizi di intelligence.
Enrico Franceschini: Soldati inglesi a Bagdad polemica sul "regalo" di Blair

Enrico Franceschini: Soldati inglesi a Bagdad polemica sul "regalo" di Blair

Confermata la richiesta del Pentagono. I militari impegnati saranno 650. Liberali e conservatori contro Downing Street: "Il premier aiuta la campagna elettorale della Casa Bianca".
Antonio Lobo Antunes  vince il Premio Jerusalem 2005

Antonio Lobo Antunes vince il Premio Jerusalem 2005

Il premio viene conferito a uno scrittore eminente il cui lavoro esprime la libertà dell'individuo nella società.
Furio Colombo: Due lezioni per l’Italia

Furio Colombo: Due lezioni per l’Italia

La politica estera bussa due volte alla porta sgangherata della politica italiana. Colin Powell ha detto che "Gli Stati Uniti terranno in considerazione l’Italia", una frase da sportello dell’Inps per tranquillizzare i titolari di domande inevase.
Vittorio Zucconi: Eva, la mela e il cellulare

Vittorio Zucconi: Eva, la mela e il cellulare

Settembre, siamo su un marciapiedi della metropolitana di Washington, stazione chiamata Friendship Heights, le alture dell'amicizia. Non è il Paradiso Terrestre, ma almeno è pulitissima…
Massimo Mucchetti: Fiat, le scelte per il rilancio degli Agnelli e delle banche

Massimo Mucchetti: Fiat, le scelte per il rilancio degli Agnelli e delle banche

Che il futuro della Fiat sia incerto è risaputo, ma quanto lo sia non è poi così chiaro. Dal '98 il Lingotto ha bruciato 21,4 miliardi. L'indice di settore ha perso il 43%, il titolo quasi il doppio.
Vittorio Zucconi: A Kerry il voto della stampa Usa

Vittorio Zucconi: A Kerry il voto della stampa Usa

Su 54 quotidiani che hanno già fatto la loro scelta 37 sono con il democratico, 17 con il presidente. Il "New York Times" si schiera: "Bush è stato disastroso e inetto". Ma alla fine deciderà la tv.
Gianni Riotta: George e John, divisi su tutto rispettando il galateo politico

Gianni Riotta: George e John, divisi su tutto rispettando il galateo politico

Che cosa sanno della politica nel XXI secolo George W. Bush e il suo rivale John Kerry e invece l'ex ministro italiano Rocco Buttiglione ignora?
Maurizio Caprara: "Gli italiani in Libia? Da oggi possono tornare"

Maurizio Caprara: "Gli italiani in Libia? Da oggi possono tornare"

Intervista al primo ministro libico Ghanem: "Gli espulsi facciano domanda per il visto... Produrre armi di distruzione di massa costa molto e dà uno sbagliato senso del potere"
Enrico Franceschini: Il Quarto Sesso: astinenti e felici

Enrico Franceschini: Il Quarto Sesso: astinenti e felici

Gran Bretagna, la carica degli asexual. Su Internet le loro confessioni: ‟L'erotismo per me è come l'algebra, capisco che cos'è ma non mi interessa”.
Furio Colombo: Se vince Kerry, se vince Bush

Furio Colombo: Se vince Kerry, se vince Bush

Non c’è alcuna differenza: Bush e Kerry sono la stessa cosa. Questo messaggio viene distribuito dalla destra italiana che vede in Bush e la sua guerra preventiva l’incarnazione di tutto ciò che è America, da Walt Whitman a Roosevelt, da Kennedy a Clinton.
Lorenzo Cremonesi: Kandahar, addio al mullah Omar. "I talebani? Meglio la democrazia"

Lorenzo Cremonesi: Kandahar, addio al mullah Omar. "I talebani? Meglio la democrazia"

Diario afghano. Nella roccaforte dell'ex regime all'indomani delle prime elezioni afghane. Nella "capitale del Sud" alle urne la maggioranza della popolazione.
Michele Serra: Quel sorpasso da re dei matti

Michele Serra: Quel sorpasso da re dei matti

Valentino Rossi ha sbagliato epoca. In questo secolo, quello degli sponsor, della "professionalità", dello sport regolato dal calcolo economico, non si rischia di perdere un titolo mondiale per il piacere estremo di un ultimo sorpasso.
Gianni Vattimo: Tutto in famiglia

Gianni Vattimo: Tutto in famiglia

L'accanimento con cui la Chiesa e la cultura conservatrice rifiutano ogni comprensione al problema omosessuale è la consapevolezza che la famiglia è la cellula della società. Dimenticando di dire: di questa società. E questa famiglia.
Giorgio Bocca: Tutti a casa con armi e bagagli

Giorgio Bocca: Tutti a casa con armi e bagagli

Sentito odor di bruciato i nostri hanno cominciato a scimmiottare il doppio gioco della Casa Bianca. Una politica estera da avventurieri e da opportunisti.
Furio Colombo: Kerry spiega la vita a Bush

Furio Colombo: Kerry spiega la vita a Bush

Avvertenza. I passaggi più bassi e modesti del pensiero di Bush nel corso del dibattito con Kerry sono molte volte al di sopra di ciò che abbiamo ascoltato dalla destra italiana in occasione dell’imprudente affacciarsi in Europa del ministro Buttiglione
Gianni Rossi Barilli: In Parlamento, l'ecomostro giuridico

Gianni Rossi Barilli: In Parlamento, l'ecomostro giuridico

La maggioranza di governo ha un bel dire che finalmente saranno cancellati gli "ecomostri", perché quello più grosso di tutti è proprio il delegone ambientale su cui è stata posta la fiducia in senato.
Vittorio Zucconi: Presidenziali Usa. Lo sfidante trasformato

Vittorio Zucconi: Presidenziali Usa. Lo sfidante trasformato

I tre confronti tra Kerry e Bush sono stati lo scalpello che ha liberato un uomo dal burattino della propaganda, e quest´uomo è stato John F. Kerry. Ha vinto la battaglia che doveva vincere.
Marina Forti: Una "lobby" per il Mediterraneo

Marina Forti: Una "lobby" per il Mediterraneo

L'intenzione è costruire una sorta di "lobby", un gruppo di pressione che sia capace di portare i temi dello sviluppo sostenibile nei parlamenti nazionali dei paesi che affacciano sul Mediterraneo e nelle sedi di cooperazione politica regionale.