Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Voilà Domenech, il più bistrattato dei ct

Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Voilà Domenech, il più bistrattato dei ct

Storia di Domenech, l’allenatore molto particolare della Francia. Ex giocatore di scarso successo, come allenatore della nazionale è stato salvato dal ritorno dell’ Ancien Regime, che adesso gli impone la formazione da schierare.
Guido Viale: La riforma Bersani e le lobby

Guido Viale: La riforma Bersani e le lobby

I tassisti, come le farmacie, sono percettori di rendite oligopolistiche grazie alle barriere frapposte all'ingresso di nuovi competitors. In Italia i taxi sono pochi: infatti a Barcellona i taxi per abitante sono sei volte quelli di Milano.
Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Zidane fa cadere gli dei del pallone

Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Zidane fa cadere gli dei del pallone

L’unico vero brasiliano in campo, Zidane, manda a casa il Brasile. Si carica in spalla una squadra, una nazione, un continente: crea dieci uomini a sua immagine e somiglianza, porta la Francia dove solo ricordava di essere stata.
Michele Serra: Tempo, ossessione contemporanea

Michele Serra: Tempo, ossessione contemporanea

Secondo uno studio dell’Oxford Dictionary, il vocabolo più usato nell’inglese moderno (dunque il vocabolo più usato al mondo) sarebbe time, tempo, a conferma dell’importanza quasi ossessiva che il tempo ha assunto nel linguaggio ordinario.
Michele Serra: L'amaca di sabato 30 giugno 2006

Michele Serra: L'amaca di sabato 30 giugno 2006

Disse acutamente Beppe Grillo, qualche secolo fa, che il razzismo sarà finito quando potremo dire che ci sono neri stronzi come i bianchi. Siamo, ahimé, ancora molto lontani da quel fortunato giorno…
Lorenzo Cremonesi: La grande fuga dal Sud, terra di nessuno tra crateri e macerie

Lorenzo Cremonesi: La grande fuga dal Sud, terra di nessuno tra crateri e macerie

Libano. Sotto colpi di mortaio e missili, gli ultimi civili lasciano le zone di confine e cercano di fuggire verso nord. L'Unifil: "Questa è pulizia etnica".
Furio Colombo: Dopo il referendum. Passano i dialoganti

Furio Colombo: Dopo il referendum. Passano i dialoganti

Riflessioni dopo il referendum. Il secco No degli italiani (60%) non ferma il fronte a favore del premierato forte. Tra questi anche Rutelli, che dichiara di sapere per certo qual è l’interesse degli italiani. Ma siamo poi così sicuri?
Gad Lerner: Partito democratico. Il Partito "quiproquo"

Gad Lerner: Partito democratico. Il Partito "quiproquo"

Il tempo passa e il partito democratico promesso e invocato da Prodi, Fassino, Rutelli rimane ancora lì sullo sfondo, enigmatico, alimentando il dubbio: nascerà davvero o si tratta solo dell’ennesimo partito quiproquo?
Vittorio Zucconi: Ma il bel gioco non esiste qui conta solo vincere

Vittorio Zucconi: Ma il bel gioco non esiste qui conta solo vincere

Eccoci qua, noi infami immeritevoli, nel G8 del calcio mondiale, tra le Otto Grandi del football senza gioco, senza valore, senza bellezza, senza sportività, come tutti i commentatori sportivi della Galassia ci ricordano.
Michele Serra: Ascoltando l'aurora che parla sottovoce

Michele Serra: Ascoltando l'aurora che parla sottovoce

Tra i (pochi) regali della maturità c’è l’accorciarsi del sonno. Così ci si sveglia presto. E si beve il caffè guardando la notte scemare, e il giorno che nasce. Se si è fortunati, dalla finestra si vedono schiarire alberi o montagne…
Enrico Franceschini: Il mondo con la febbre del mattone. Anche sul Monopoli scattano i rincari

Enrico Franceschini: Il mondo con la febbre del mattone. Anche sul Monopoli scattano i rincari

Nato per sostenere la campagna anticapitalista, il Monopoli è stato pubblicato in oltre 40 paesi e in più di venti lingue diverse, ed è uno dei giochi più conosciuti del mondo. Ma dopo settant’anni aveva bisogno di un ‟lifting”.
Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Arrivederci Da Ricardo alle olandesine, la Nazionale dei rimpianti

Gabriele Romagnoli: Mondiali 2006. Arrivederci Da Ricardo alle olandesine, la Nazionale dei rimpianti

I mondiali di calcio in Germania vanno avanti, ma sono già molti i protagonisti che ci mancano: Poll che ammonisce 3 volte un giocatore, Pantsil con la bandiera israeliana, Owen con il suo dolore…
Marina Forti: I diamanti “di guerra” vanno al cinema

Marina Forti: I diamanti “di guerra” vanno al cinema

Perché il Congresso mondiale dell'industria diamantifera teme tanto Leonardo DiCaprio? Perché il suo prossimo film, The Blood Diamone, parlerà dei diamanti insanguinati che finanziano le guerre in Africa.
Giuliana Sgrena: Guerra e media, battaglia di libertà

Giuliana Sgrena: Guerra e media, battaglia di libertà

Grazie alle grandi mobilitazioni, in Italia e altrove, e alla trattativa di Nicola Calipari, io sono libera. Il nostro impegno si deve ora concentrare sulla liberazione dell'Iraq. Un primo passo sarà il ritiro delle truppe italiane.
Vittorio Zucconi: Mondiali 2006. Scandali, accuse e sogni, la notte del destino azzurro

Vittorio Zucconi: Mondiali 2006. Scandali, accuse e sogni, la notte del destino azzurro

Nella cattedrale scalcinata del calcio professionistico italiano, entriamo per l’appuntamento con l’Ucraina come fidanzati ancora incerti se sposare infine questa scostante Nazionale o scappare invece a gambe levate.
Giovanni Agosti vincitore del "Premio Viareggio-Repaci"

Giovanni Agosti vincitore del "Premio Viareggio-Repaci"

Su Mantegna di Giovanni Agosti ha vinto "Premio Viareggio-Repaci", giunto quest’anno alla LXXVII edizione, nella sezione ‟saggistica”. Uno speciale con galleria fotografica.
Giovanni Pons: Lo scandalo calcio. Colloquio con il commissario Guido Rossi

Giovanni Pons: Lo scandalo calcio. Colloquio con il commissario Guido Rossi

Il conflitto d’interessi di Galliani, l’autoassoluzione di Berlusconi, l’intervento del Csm e dell’Antitrust. Un colloquio con il commissario della Federazione Guido Rossi dopo i deferimenti.
Gianni Riotta: Perché Euclide dimostra che si deve andare in Darfur e restare a Kabul

Gianni Riotta: Perché Euclide dimostra che si deve andare in Darfur e restare a Kabul

In Spagna il non euclideo Zapatero ha lasciato l’Iraq, ma ha mantenuto truppe in Afghanistan, dove la Nato si batte per pacificare il Paese. La sinistra radicale italiana, euclidea, chiede invece il ‟tutti a casa” anche da Kabul.
Furio Colombo: Quei “no” sull’Afghanistan

Furio Colombo: Quei “no” sull’Afghanistan

Le dichiarazioni di voto contrarie alla permanenza dell’Italia in Afghanistan di alcuni esponenti del centrosinistra hanno, paradossalmente, l’effetto di rafforzare chi in guerra ci ha portato davvero e senza alcun motivo.
Guido Olimpio: Il sì di Osama ai massacri indiscriminati

Guido Olimpio: Il sì di Osama ai massacri indiscriminati

Nel messaggio di commemorazione di Al Zarkawi, Osama Bin Laden riafferma la sua preminenza gerarchica su ‟Al Qaeda nella terra dei due fiumi” e ne approva i massacri indiscriminati.