Il comando americano: "Calipari potrebbe aver avvisato tardi del suo arrivo in aeroporto ( ) Non trattiamo con il terrorismo, pagare riscatti favorisce i sequestri".
Agguato contro un magistrato del Tribunale speciale. Appello di Ciampi: "Liberate le due croniste" Due autobomba fanno strage di poliziotti iracheni nella capitale: 13 morti, 30 feriti.
Tra le numerose iniziative che segneranno il cinquantesimo compleanno della Feltrinelli, una vedrà direttamente protagonisti i clienti e lettori delle librerie e dei megastore la Feltrinelli: il concorso di scrittura breve ‟Centoparole”.
Uccisa Raida Wazan, la giornalista rapita a Mosul. Minacce alla famiglia: "Nessun funerale". La conduttrice lavorava in una tv locale finanziata dagli Usa .Il marito riconosce il corpo: "Le hanno sparato alla testa".
Gli scrittori e i poeti italiani sono sempre stati scrittori di uno straniamento. Da sempre e per sempre orfani del mondo antico, mai davvero accolti da una identità nazionale moderna, afflitti in uguale misura da campanilismo e esterofilia.
Parla l´ex marine Massey: ‟Sono andato dal mio comandante e gli ho detto che stavamo facendo dei massacri inutili. Lui mi ha detto che avevo bisogno di riposo e di vedere uno psicologo. Mi hanno rimandato a casa”.
Una sorta di guida illustrata su usi e costumi, pieghevole e colorata, insegna l´essenziale ai soldati in due fogli. L´ha realizzata la divisione di intelligence dei marines. C´è anche un frasario per farsi comprendere
Ora che le emozioni forti vanno decantandosi, non va perduta l´occasione di riflettere sulla facilità sconcertante, da riflesso pavloviano, con la quale si è diffusa a sinistra la tesi dell´agguato e/o del complotto per ‟far tacere Giuliana Sgrena”.
Un milione in piazza: ‟Fuori l´America, sì alla Siria”. Il partito degli sciiti organizza una poderosa prova. Lo sceicco Nasrallah attacca la risoluzione 1559 dell´Onu. Intere famiglie hanno dimostrato cantando slogan contro gli Usa.
La Casa Bianca: assurdo pensare che volessimo colpire Giuliana Sgrena. La stampa Usa discute la tattica di sparare ai posti di blocco, dove sono uccisi ogni giorno civili iracheni: "Dopo Abu Ghraib, è l'aspetto della presenza americana che fa più rabbia".
Centinaia di persone, donne e non solo, hanno manifestato nella città di Multan, per protestare contro una sentenza d'appello che ha revocato le condanne emesse due anni fa verso cinque uomini accusati di uno stupro collettivo.
Ecco, è giunto il momento di volgere il nostro sguardo ai muri: ci saranno importanti elezioni da qui a un mese e dovremmo pur capire se, come e chi votare. E i muri sono lì per orientarci, insegnarci, educarci al voto.
Un articolo di Pierluigi Battista su Sartre (e Aron), sulla loro conflittualità e polarità nel corso del Novecento, chiarisce curiosamente il senso di molte altre contrapposizioni forse irriducibili, anche perché viziate da vizi logici e di forma.
Una e-mail anonima accusa il presidente del colosso Usa. E il consiglio d´amministrazione lo caccia. Stonecipher, 68 anni, sposato con figli, aveva una relazione con una dirigente. Il suo vice annuncia: "Ha violato le norme di comportamento aziendali".
Da nove anni al potere, è accusato di aver naturalizzato tutti gli agenti dei servizi di Damasco. Quando pochi giorni fa la piazza ne chiede la testa, riesce nuovamente a salvarsi. Per mantenerlo in carica, la costituzione libanese è stata scardinata due
Torna il fantasma di Al Zarqawi, e stavolta è un fantasma in manette. Il quotidiano saudita ‟Al Watan” ha reso noto che, secondo bene informate fonti irachene, ‟le forze americane hanno arrestato il leader di Al Qaeda in Iraq”.
Cervantes e Shakespeare ebbero esistenze curiosamente dense di coincidenze e analogie, e morirono all'alba dello stesso giorno, il 23 aprile del 1616. Ma... come avrebbe detto uno dei loro personaggi, tutto nella vita è apparenza, compresa la morte.
Da quando ci siamo messi a fare le guerre per gli altri, lo stato della nostra conoscenza è una quotidiana condanna a prendere per vere notizie false o manipolate. La morte di Nicola Calipari è solo l´ultimo atto di una storia che parte da lontano.
Tutto il mondo politico è passato rapidamente, nel giro di poco più di mezz'ora, dall'esultanza alla doccia gelata per la tragica conclusione delle fasi successive alla liberazione di Giuliana Sgrena. A cominciare dalle più alte cariche dello stato.