In Calabria un centro turistico si è arricchito sotto la protezione di una famiglia mafiosa. E lo scandalo ha travolto politici di ogni colore, amministratori e guardie forestali.
È impossibile, in poche righe, dire quel che si vorrebbe di Jean-Pierre Vernant, nell’apprendere la sua scomparsa a Parigi. Impossibile rendere almeno in parte giustizia alla grandezza di un uomo
Perché ci spaventa la strage di Erba? Lo spettacolo è truce, ma forse quel che più ci angoscia non è tanto la sua truculenza, quanto sapere se noi siamo del tutto immuni dai moti d’animo che hanno provocato questa tragedia.
Ricordate il progetto ‟Vesuvia”, che si era posto l’ambizioso obiettivo di convincere la gente ad andarsene dalla pericolosissima ‟zona rossa” sotto il Vesuvio regalando a ogni 30 mila euro come contributo all’acquisto di una casa da un’altra parte?
Uno strano frutto cresce spesso quassù, a nord, in province che sono tra le più ricche del mondo ma anche fra le più spaesate e a volte spaventate dai cambiamenti che pure contribuiscono potentemente a provocare
Ora che il giallo di Erba è risolto ci tocca uscire dal calduccio del nostro appartamento di convinzioni prefabbricate, spingerci quanto meno sul pianerottolo della realtà e guardare in faccia i massacratori della porta accanto.
I delitti di Erba, dove una una coppia di vicini ha ucciso una madre, il suo bambino, la nonna e la signora della porta accanto, sconvolgono più che per la violenza dell’atto in sé, per la futilità dei moventi Leggi gli articoli.
Les Hinton, presidente di ‟News International”, il gruppo di proprietà del magnate Rupert Murdoch, che controlla fra l’altro il ‟Sun”, il ‟News of the World” e il ‟Times”, ha vietato ai direttori dei suoi giornali di usare ‟paparazzi images”.
Venerdì 12 gennaio Antonio Tabucchi ha ricevuto la laurea honoris causa dall'Università di Aix- Marseille I nell'ambito di due giornate di studio dedicate alla sua opera.
Il presidente Usa ha spiegato alla nazione la sua ‟nuova strategia” in Iraq: 21mila soldati in più. Un vero e proprio rilancio quello di Bush, che non sembra preoccuparsi del chiaro messaggio degli elettori nelle ultime elezioni di medio termine.
Il fatto che un economista liberale, Nicola Rossi, si trovi in disaccordo con la politica economica dei Ds non mi sembra una cosa per niente sconvolgente; la cosa davvero strana è come mai fosse da dieci anni il suo economista di riferimento.
La caccia senza fine alle cellule metastatiche del terrorismo islamista torna dove era partita 14 anni or sono, con l'abbattimento e il massacro del "Black Hawk Down" nel 1993, in Somalia, probabilmente per mano dei seguaci di Osama Bin Laden.
La Union of Concerned Scientists (Ucs) ha scoperto che la ExxonMobil, la più grande compagnia petrolifera al mondo, ha speso 16 milioni di dollari per ‟comprare” articoli e rapporti che mettano in dubbio i cambiamenti climatici.
Dalla brutale defenestrazione del ministro Rumsfeld poche ore dopo la batosta elettorale dei repubblicani in novembre, al valzer dei generali accusati del disastro iracheno, la battaglia finale per salvare George Bush è cominciata.
Occorrono molti soldi per la ricostruzione dei quartieri rasi al suolo, accanto ai grattacieli rimasti intatti nella parte elegante di Beirut. Ci sono poi le infrastrutture, la cui distruzione ha diviso il piccolo paese, allontanando una città dall'altra.
L'equivoco sta nel nome, bio carburante. Si chiamano così i carburanti tratti da olii vegetali, e la definizione è corretta anche se sommaria. Il punto è che quel prefisso fa pensare a qualcosa di ‟verde” nel senso di ‟rispettoso dell'ambiente”.
Dallo scontro di civiltà a quello sul pianerottolo. Mentre si aspetta di capire se le indagini sulla strage di Erba sono giunte al traguardo giusto si nota che hanno seguito un corso esemplare .
Un nuovo fantasma si aggira per l’America, quello dei troppo ricchi decisi a farsi valere. Cartelli proclamano ‟tutto il potere ai ricchi” e anche, parafrasando il vecchio ‟black is beautiful” del potere nero, il grido sembra essere ‟ricco è bello”.
Ecco come ‟Libero” definiva i Rom: ‟Carovane di parenti di Dracula che hanno oltrepassato la fortezza Bastiani e che puntano direttamente ai cassetti dei nostri armadi”, una prosa che avrebbe fatto rodere d’invidia Oriana Fallaci, se fosse ancora tra noi.