Per la sua seconda esperienza di governo il professore ha cambiato modi e approccio. E gli è mancato un amico che lo avvisasse degli aspetti fastidiosi del mutamento.
La diga ha costretto a spostarsi 350mila persone e stravolto la vita di altre centinaia di migliaia. Alla fine mezzo milione di persone avranno perso case e mezzi di sostentamento (terre coltivabili e foreste) e anche la coesione sociale e il senso di sé.
Il puntiglio contabile con il quale si onorano i caduti americani in Iraq è civilissimo, perché restituisce a ogni soldato, a ogni famiglia, dignità individuale e memoria pubblica. Ma rischia l’impopolarità a fronte del mezzo milione di morti iracheni
Un comitato di saggi della Casa delle libertà sta già lavorando in gran segreto per individuare una rosa ristretta di candidati di alto profilo alla carica di senatore a vita da sottoporre in tempi brevi al Quirinale. Le prime indiscrezioni
Agli italiani questo fascismo visionario, arrogante nel vuoto, voltagabbana nei sacri ideali piace, lo vota, perdona i suoi delitti. È un modo di essere, di stare in politica disponibile, ma a parole fiero, onesto ma pronto ai buoni affari.
Ce l'avevano mostrata come un'impiccagione sobria, composta: il video rilasciato dal governo iracheno era muto. Ma poi è saltata fuori la colonna sonora in cui le guardie e gli spettatori sfottono a ripetizione Saddam Hussein
La sentenza di morte contro Saddam, prodotta apparentemente da quella parodia di Norimberga che è stato il suo processo, è stata scritta tre anni fa, al momento della sua estrazione dalla tana di topo dove si era nascosto. L’aveva firmata George Bush
Niente più casa né lavoro, passaporto, pensione. Così uno stimato abitante di Pirano, con l’unica ‟colpa” di essere nato pur sempre in Istria, ma in zona croata, è stato trasformato in un barbone da una burocrazia accecata dall’odio etnico e dal razzismo.
Perché non cominciare a chiamare le cose con il loro nome? In tanta confusione, non guasterebbe di certo Ma, negli ultimi tempi quella sequenza di consonanti e vocali, che dà forma e suono al termine ‟eutanasia”, è abusata e impiegata a sproposito.
Quando Saddam Hussein sarà impiccato, una di queste ore, mentre tanti continuano a credere nel detto kennediano ‟un problema creato da uomini può sempre essere risolto da uomini”, George W. Bush avrà proclamato per sempre il suo fallimento
Intervista a Sadoon Al Zubaydi, docente all’università di Bagdad, ambasciatore in Indonesia e Singapore e interprete personale di Saddam dall’inizio del 2002 alle settimane precedenti la guerra del marzo 2003.
La signora Giorgia è la badante di mio padre, la nuova nonna del mio nipotino Richi e la sorella maggiore del sottoscritto. È partita in cerca di lavoro dalla bella Costanza, la città marina greca e turca e slava, ed è arrivata in Italia da clandestina .
È spirato assieme al fratellastro alle prime luci dell’alba, dopo aver consegnato una lettera con le ultime volontà, in una Bagdad scossa dalle manifestazioni di gioia organizzate da sciiti e curdi. E da quelle di protesta volute dai sunniti.
Da vivo Saddam Hussein tornava a Tikrit per brevi periodi di vacanza. Ora c’è andato per sempre. Il suo cadavere è stato trasportato da un aereo militare americano e consegnato al capo della tribù dei Nasir di cui fa parte la famiglia dell’ex dittatore.
Ogni volta che rivendichiamo la nostra "identità" dimentichiamo spesso che questa è decisa quasi totalmente dalla nostra "appartenenza": religiosa innanzitutto, culturale, ideologica, familiare, di genere, di orientamento sessuale
Le compagnie petrolifere che conducono le loro attività nell'Assam, stato all'estremo nord-est dell'India, devono ripulire il sistematico inquinamento ambientale di cui sono responsabili, o saranno obbligate a chiudere.
Bush ha definito l'esecuzione di Saddam una pietra miliare nella costituzione della democrazia. Quale democrazia? Quella dell'occupazione, di Abu Ghraib, dei massacri quotidiani, dell'illegalità, dei rapimenti, degli stupri, dei delitti d'onore?
Da quasi 3.000 anni la lastra di ghiaccio chiamata Ayles si protendeva nell'Oceano Artico, come una penisola, sul lembo più settentrionale della costa del Canada. Poi si è staccata, d'improvviso. Ora Ayles è un'isola alla deriva.