Amos Oz ha vinto la prima edizione del ‟Premio Internazionale Salone del Libro”. Lo scrittore israeliano è stato il più votato dal pubblico del Salone appena concluso.
‟Sono nato e cresciuto in un ambiente dove la narrazione era l´unico sollievo a una vita veramente infame. Qualunque storia compresa la propria ha il diritto di essere una storia grande. Le epopee servono a questo.”
Vorrei scrivere qualcosa sul 25 Aprile, vorrei che non fossero parole retoriche, stupide, inutili. Ci proverò. Lo farò con lo sguardo di mio padre, che io no, ma lui il 25 Aprile del 45 c’era...
21 aprile 753 a.C.: una data memorabile, la fondazione di Roma. Nasce una delle più grandi avventure dell’umanità. Giovanni Nucci ce la racconta in ‟E fonderai la più grande città del mondo. Miti, dèi ed eroi dell’antica Roma”
Anna Colombo, apprezzata specialista di letteratura romena e autrice di Gli ebrei hanno sei dita è morta nella sua casa di Gerusalemme il 4 febbraio 2010. Pubblichiamo un ricordo del figlio Rimmon Lavi.
Un villaggio abbandonato alla solitudine. Abitato da uomini e donne con un presente senza qualità e privi di un futuro. Ma ciacuno nasconde un segreto. Lo scrittore israeliano ci parla di Scene dalla vita di un villaggio.
E se le donne incrociassero le braccia? Immaginate uno sciopero delle donne invisibili, quelle che ogni giorno fanno andare avanti l’Italia ma nessuno se ne accorge. Immaginate che decidessero di non eseguire lavori domestici, di cura di bambini...
In un liceo e a un esame universitario, due insegnanti diverse di due diverse città hanno chiesto a due diversi studenti cosa deve l’umanità a Gutenberg. Il liceale ha risposto: ha inventato la macchina per scrivere; l’universitario: ha scritto la Bibbia
Isabel Allende ha annunciato la donazione di 500.000 dollari a "Chile ayuda a Chile" una maratona televisiva in onda da Santiago del Cile il 5 e il 6 marzo, che ha lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di alloggi di emergenza per gli sfollati.
Con Sotto cieli noncuranti ‟la scrittrice forse stupirà il suo pubblico: si è rivolta infatti alla strumentazione del libro di genere, ma per farne un uso molto personale. La vicenda è narrata da diversi punti di vista narrativi, sempre femminili ”
‟Donne che annuiscono, sorridono, hanno imparato a fingere. Che malinconicamente rinunciano a lottare. Per rassegnazione o più semplicemente, per mancanza di tempo. Storie, tabelle, cifre disegnano una drammatica minorità italiana ” Leggi la recensione.
Primo gennaio, nove di mattina; mai come adesso la città è così melanconica e solitaria, così provvisoria e incerta nel suo lento respiro. Me ne sarei potuto restare in casa, invece che fare l’originalone e aggirarmi sotto la pioggia tiepida
La passata settimana mi chiedevo con ansiosa curiosità in quale modo il popolo di questa nazione di cuori generosi, si verserà nella pratica di compassionevole e misericordiosa empatia fraternità per ciò che rimane del popolo di Haiti e di quella nazione
L’altra mattina ho ricevuto la telefonata di un candidato alle prossime elezioni regionali che mi ha chiesto se gli facevo la cortesia di dichiarare pubblicamente la mia intenzione di voto a suo favore. Ho risposto che no, grazie, e il richiedente
La scrittrice e regista albanese Elvira Dones in una lettera aperta (pubblicata da Repubblica) risponde alla battuta sulle ‟belle ragazze” da mandare in Italia fatta da Berlusconi nella sua recente visita in Albania. Leggi e commenta sul blog.
‟La Yoshimoto dimostra di non aver perso la sintonia con la gioventù disillusa del suo Paese. Eppure questo racconto contiene novità nell'universo che si spalanca quasi di sorpresa su un possibile destino di gioia, se non proprto di felicità consapevole.”
‟Ci si può invaghire di una persona che si conosce soltanto attraverso ciò che scrive? Ci si può innamorare fino a prendere fuoco e arrivare a dichiarare di non poter fare a meno dell’altro?” Paolo Mauri su Le ho mai raccontato del vento del nord.
‟Di quale luce parliamo quando ci interroghiamo sulla sua sostanza che ci è insieme così familiare e enigmatica? Se lo chiede Alessandro Carrera che ci consegna un libro, a tratti vertiginoso, dedicato alla luce e alla sua consistenza.”