È morto Gerald Ford. Goffo, con poco carisma e bollato ingiustamente come incapace subentrò a Nixon dopo lo scandalo del Watergate. Commosse il Paese con la propria modestia: ‟Io sono una Ford, non una Lincoln”, diceva.
La signora Giorgia è la badante di mio padre, la nuova nonna del mio nipotino Richi e la sorella maggiore del sottoscritto. È partita in cerca di lavoro dalla bella Costanza, la città marina greca e turca e slava, ed è arrivata in Italia da clandestina .
Ogni volta che rivendichiamo la nostra "identità" dimentichiamo spesso che questa è decisa quasi totalmente dalla nostra "appartenenza": religiosa innanzitutto, culturale, ideologica, familiare, di genere, di orientamento sessuale
Nato come marionetta costruita da Washington per essere usata nella Guerra Fredda contro i ‟Rossi” e poi contro i ‟Neri” iraniani, Saddam è morto da marionetta, appeso al quel filo americano che dopo averlo tenuto in piedi gli ha spezzato il collo.
Un saluto solidale all’edicolante milanese che, nei duri e lunghi giorni dello sciopero dei giornali, facendo capolino tra due pile alte un metro di ‟Libero” e del ‟Giornale” mi ha allungato ‟Le Monde” e mi ha detto
La sentenza di morte contro Saddam, prodotta apparentemente da quella parodia di Norimberga che è stato il suo processo, è stata scritta tre anni fa, al momento della sua estrazione dalla tana di topo dove si era nascosto. L’aveva firmata George Bush
Il sovrintendente alla Scala, Lissner, deve avere pensato che Berlusconi è come Maometto: non rappresentabile. Ha pertanto deciso di cancellare (salvo censure) il Candide di Bernstein, già programmato nel prossimo giugno
Design d’interni ed edifici, automobili e velivoli: Torino rende omaggio a questo artista vissuto nel cuore del Novecento. La sua forma dominante, la curva. Ma con totale rigore matematico.
La vittoria di Prodi almeno un regalo lo ha fatto a tutti noi: ci ha restituito il ‟nostro” Antonio Martino. Non quello ingessato negli abiti scuri di ministro della Difesa, ma quello polemico e caustico che sventagliava battute irresistibili.
Naturalmente, potendo e volendo, uno può anche andare a farsi otturare un dente in Australia. O a comperare il salmone affumicato direttamente a Oslo. Ma se questo qualcuno è anche un autorevole esponente politico .
Di nuovo, quarant’anni dopo il Vietnam, la frustrazione porta all’escalation. La guerra che in ottobre Bush stava ‟assolutamente vincendo” diventa due mesi dopo la guerra che ‟non stiamo vincendo, ma non stiamo neanche perdendo”.
Sono scesi in campo pubblicitari multinazionali, perfino governi: preoccupati che in questi giorni di shopping festivo i cittadini possano snobbare le gioiellerie e decidere di non comprare diamanti. E tutto per via di un film .
Non cessa di stupire la frequenza e la facilità con le quali la diaspora craxiana approda a destra. In tempi di così febbrile e minuziosa revisione storica sarebbe interessante studiare le ragioni culturali e sociali del craxismo
La Fondazione Faust sta mettendo a punto un piano per consentire all'ex premier di reggere gli stressanti impegni della vita politica per almeno altri cinquant'anni.
A sinistra si guarda ai tritoni, alle ninfe e ai centauri mentre la destra punta sui Templari, i barellieri e il distaccamento italiano del Ku Klux Klan. Le disperate alleanze dei due schieramenti per ingrossare le proprie fila.
Il presidente siriano propone a Israele di avviare trattative di pace. A questa proposta Israele ha risposto in maniera sbalorditiva: non possiamo disubbidire a Bush, nostro alleato, che non ha alcun interesse a un accordo di pace tra Israele e la Siria.
La politica dell'Occidente si basa su luoghi comuni contraddetti dalla realtà: all'Afghanistan al petrolio, al miraggio della bomba atomica. Che ci ha portato al bivio: disarmo o apocalisse.
Il travolgente successo dell'Aida zeffirelliana (per realizzare la quale sono state utilizzate 10 milioni di cartine dorate dei Ferrero Rocher) ha convinto Milano che è tempo di tornare all'antica grandezza. Bastano fantasia e coraggio logistico