Nei conflitti i giornalisti muoiono perché condividono la stessa sorte dei civili: vittime di una guerra che non risparmia nessuno nella sua voglia di «civilizzare» popoli riottosi.
Stretti tra due eserciti con forti esigenze di propaganda militare, fanno con precisione il mestiere di funamboli. Questo è per una volta vero giornalismo. Perché in guerra l’obiettività, la semplice emergenza dei fatti, è un atto ostile.
I soldi non danno la gioia di vivere. Un luogo comune? No, ora lo confermano anche gli economisti. Che l'hanno studiata. E hanno scoperto i suoi sette segreti.
Il Tigri visto dalla Senna/2: Parla Alain Joxe Intervista al maggiore esperto francese (non militare) di studi strategici. Gli errori Usa «Gli americani credevano che con la Turchia fosse uno scherzo, hanno dovuto aspettare i rinforzi, per il dopoguerra».
Il Tigri visto dalla Senna/1: intervista a Emmanuel Todd, storico e antropologo francese, convinto assertore della tesi del declino dell'impero americano.
L´Unione europea in tanti anni di pace ha dimostrato che la "necessità" del conflitto è una falsità. La tentazione di rispondere al terrorismo con il terrorismo è fortissima ma si deve dire no.
Bagdad e Bassora sono sotto le bombe da oltre dieci giorni. Bassora è anche assediata. Centinaia di miglia di persone sono allo stremo, senza viveri, senz'acqua, senza elettricità, senza medicine.
C´è una Medaglia d´oro che è morta per tutti, che non sarà messa nel conto dimezzato dei caduti amici o nemici, che sarà pianta senza se e senza ma da chiunque abbia un corpo umano, e in mezzo al corpo due polmoni, obiettivi sensibili.
Il Papa: «il silenzio di Dio non sta ad indicare la sua assenza, quasi che la storia sia lasciata in mano ai perversi, nell´indifferenza e nell´impassibilità del Signore. Quel tacere sfocia in una reazione simile al travaglio di una partoriente ».
Tutta cemento grigio e vetri riflettenti, la sede del Financial Times si erge sulla riva sud del Tamigi, subito dopo il ponte Southwark, arrivando dalla City.
Sono gli studenti il motore delle grandi manifestazioni pacifiste nel Regno unito. Sanno trattare con i poliziotti e dare scacco alla Bbc. E c'è chi azzarda: buon segno, l'impegno politico è tornato di moda.
Gino non mi disse nemmeno ciao e cominciò a parlare di Silvia. Cercai di spiegargli che la vespa non voleva più avviarsi, che la pioggia aveva allagato la città, che avevo già provato a chiamare un taxi ma non se ne trovavano. Fu inutile...
Ciò che mi interessa sul serio è solo capire cosa bisogna fare perché il gioco dell’insegnare e dell’apprendere si possa giocare con buoni risultati sia con i primi sia con gli ultimi della classe.
Da quasi sessant'anni, da Hiroshima e Nagasaki, sappiamo tutti che ogni guerra locale può aprire la porta alla guerra atomica... ma Bush e Blair pare che non abbiano più queste preoccupazioni e con loro un folto settore dell'opinione pubblica.
Con Cofferati, ma «senza inventare nuovi partiti». Gli alleati Diliberto: «Cofferati leaderdella sinistra confederata». Pecoraro: «Con la sinistra ds da tempo sintonia di contenuti»
L'Iraq e le tre anime del Labour. Dall'appoggio incondizionato a Tony Blair e alle scelte del governo britannico all'autorizzazione del conflitto solo sotto l'egida delle Nazioni unite. Ma c'è anche chi continua a schierarsi apertamente contro la guerra.