Armi di distruzione di massa: il ‟New York Times” fa autocritica. La direzione ha ammesso che alcuni articoli erano fuorvianti . I media Usa, accusati di costituire una conformista "macchina del consenso", si confermano libere imprese industriali e umane.
Montezemolo rilancia la concertazione, la ricerca e il matrimonio banche-imprese. Grandi applausi mediatici. Positivi quasi tutti i commenti. Il ministro Maroni si è molto irritato. La promozione del vicepremier.
Le idee della sinistra radicale commuovono in tv, ma spesso nascondono egoismo, negano diritti a chi non ce li ha, vezzeggiano dittatori decrepiti, perpetuano ingiustizie economiche e sociali con dazi e protezionismo.
Proposta di riforma di iniziativa popolare del settore forestale. Le foreste liberiane hanno subìto negli ultimi dieci anni un assalto senza paragoni a cui hanno concorso aziende forestali senza scrupoli, armate ribelli, trafficanti e gverni corrotti.
Se Moore vivesse in Europa accuserebbe Chirac. Con questa Palma il Festival di Cannes riconosce il potere soffice dell'egemonia culturale degli Usa. La costante polemica del regista è un inno a una patria più giusta, libera e ironica.
Le entrate straordinarie servono a costruire una metropolitana migliore, o per la manutenzione delle strade e l'illuminazione pubblica? In questo secondo caso ci dovremmo chiedere: senza vendere i gioielli di famiglia, Milano resterebbe al buio?
Due anni fa le banche qualificavano i crediti verso Fiat come rischio Gm: erano convinte che la Fiat Auto sarebbe andata a General Motors. Svanita l'illusione, ci si deve chiedere che cosa sia oggi il rischio Fiat.
C'è chi parla di un nuovo conflitto di interessi. Quello tra le riforme in discussione e gli interessi in campo, ovvero quelli delle banche e delle compagnie di assicurazione. La Banca Mediolanum è uno dei sogetti in campo.
I primi soccorsi arrivano nelle zone alluvionate di Haiti - ieri si è mosso anche il contingente Usa - e scoprono una tragedia immane, almeno 1600 i morti, oltre duemila in tutta Hispaniola. Un circolo vizioso di povertà e deforestazione.
Da quando gli Stati uniti (un quarto delle emissioni di gas di serra del globo) hanno deciso di tirarsi fuori, la Russia (il 17% delle emissioni globali) è diventato il paese chiave per le sorti del Protocollo di Kyoto.
Il «grande centro». Hanno giurato ieri il premier incaricato Singh e i suoi ministri. Il Congresso torna a guidare l'India, con un programma di crescita e di welfare.
La scuola, così com’è concepita da un secolo, così come sarà concepita ancora più nettamente dalla Grande Riforma, riguarda nel senso che ha più o meno sufficiente utilità e più o meno sufficiente sopportabilità la borghesia nelle sue varie sfaccettat
Popolarità in calo nei sondaggi dopo l'intervento di Bush in tv, i repubblicani temono effetti politici. Stampa ed esperti bocciano il discorso: scarsa umiltà e mancanza di realismo.
L'avanzata dei deserti è il risultato di decenni di uso sconsiderato dei terreni, troppo pascolo, troppi boschi tagliati per farne campi. Erosione e desertificazione sono ormai allarmanti. Il Gobi ormai preme a 200 chilometri da Pechino.
Scena: un ristorante di cucina araba sul monte Sion. Al piano superiore, una sala grande addobbata. Gesù sta in mezzo ai trentasei apostoli, che poi la questura ridurrà a dodici, e tali resteranno nella storia.