La consegna dei poteri a un governo fantoccio è il più grande regalo che si potesse fare all'integralismo islamico che accusa i "traditori" di aver "venduto l'anima ai cristiani corrotti".
Il premier, 48 anni, non ha mai rinnegato il suo passato di rivoluzionario di sinistra. Apprezzato da Bush, è un antistatalista e un fautore dell'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità.
Saddam Hussein è preso in "custodia legale" dal nuovo governo iracheno. Un passo che gli è stato notificato ieri nella cella controllata dagli americani presso l'aeroporto internazionale di Bagdad.
Intervista al neo presidente Ghazi Al Yawar: "Oggi il mio cuore ha tremato. Dopo la dittatura e la guerra la Storia riparte. I terroristi depongano le armi."
Nelle pagine romane del quotidiano, il mercoledì o a volte anche prima, vedo l’annuncio di un film che aspettavo. C’è scritto ‟da venerdì”. Chiudo il giornale sapendo che si apre un tempo in cui una sera, presto, andrò a vederlo.
Sono certe donne dal viso pallido e il trucco sfregiato, infilate dentro vestiti da sera e tacchi alti, con i visi mattinieri della notte quasi insonne e gli abiti stonati del sabato sera.
Intervista al premier iracheno Allawi che, alla vigilia del passaggio di poteri, illustra il suo programma: pugno di ferro con i criminali, amnistia per chi collabora, rilancio dell'economia.
Mentre il sistema politico marcia, pur se in una lenta e contraddittoria trasformazione, dal proporzionale al maggioritario, il ruolo delle "mogli" in queste stesse istituzioni rimane identico a sè stesso. Ma l’Italia ha bisogno di una First Lady?
La Corte Suprema: "I detenuti possono ricorrere ai tribunali ordinari”. Il più alto grado della magistratura americana boccia il "diritto di guerra" per i presunti terroristi, approvato dal presidente.
Bremer emana una serie di editti in extremis per blindare il nuovo governo. Istituita una ‟commissione speciale” che vigilerà sull'amministrazione. Il ‟proconsole” Usa ha insediato nei ministeri ispettori di sua scelta con mandato di 5 anni.
Sei arrivato alle 9 e 40, hai messo il piede sul primo scalino del Vittoriano alle 13 e 22; e alle 13 e 40 in punto sei entrato nella camera ardente - dove ti esortano continuamente a fare presto. Ci sei stato poco, ma quel poco è bastato.
Allora oggi faccio così e parlo direttamente - anche se confesso che mi piace più pensare al blog come a un diario personale che accidentalmente è letto da altri, che mi cerchino o ci inciampino per caso.
Errore si dice di una scelta infelice di Trapattoni ai campionati europei, ma di una GUERRA? Migliaia di morti, generazioni traumatizzate, incalcolabili feriti, terrorismo o odio dilagante. Un errore? Che ne è delle parole, dei nostri orizzonti di senso?
Esiste un colmo anche per una città non esattamente etica come questa, dove clientele e tangenti e appalti sospetti sono antica consuetudine. Decadenza e immobilismo contrastano con quello che la Francia mostra solo a pochi chilometri di distanza.