Lorenzo Cremonesi: I cristiani in Iraq: "Viviamo assediati, molti fuggono"

Lorenzo Cremonesi: I cristiani in Iraq: "Viviamo assediati, molti fuggono"

Sino alla guerra del Golfo nel gennaio 1991 erano quasi un milione. Il 70 per cento caldei, gli altri siro-cattolici e cristiani legati alla Chiesa ortodossa greca e russa. Appena prima della guerra sembra fossero diminuiti a meno di mezzo milione.
Vanna Vannuccini: In Germania, sessant’anni dopo, il passato non è più tabù

Vanna Vannuccini: In Germania, sessant’anni dopo, il passato non è più tabù

Per lunghi anni nessuno ne aveva scritto: ora sono le famiglie a frugare tra i ricordi. Un’ondata di libri e di film ricorda le colpe e le sofferenze dei tedeschi.
Maurizio Maggiani: La svendita delle ferrovie

Maurizio Maggiani: La svendita delle ferrovie

Il progetto è di siderale ambizione, la scelta di dimensioni epocali: liquefare nell'acido la più grande industria del made in Italy, una delle più grandi aziende d'Europa, e venderla al peggior offerente a prezzo di rottamazione.
Lorenzo Cremonesi: La Cia: "Iraq, nuovo Afghanistan". Ma la Casa Bianca minimizza

Lorenzo Cremonesi: La Cia: "Iraq, nuovo Afghanistan". Ma la Casa Bianca minimizza

L’Iraq è ormai diventato un grande campo di addestramento per la prossima generazione di "terroristi professionisti" di tutto il mondo. Lo denuncia un rapporto del National Intelligence Council, l’organismo che riunisce i massimi direttori della Cia.
Lorenzo Cremonesi: Iraq, agguati contro gli sciiti

Lorenzo Cremonesi: Iraq, agguati contro gli sciiti

Assassinato un candidato vicino a Sistani. Gli Usa: conteranno i risultati del voto "Anche gli americani vanno alle urne in pochi, ma le elezioni sono legittime". Autobomba davanti a una moschea. Rapito un imprenditore turco, uccise 6 guardie private.
Gabriele Romagnoli: Beirut, il mondo in una notte

Gabriele Romagnoli: Beirut, il mondo in una notte

Il mondo può essere girato in dodici ore, dal tramonto all’alba, con uno spostamento minimo eppure immenso: basta andare da Beirut Est a Beirut Ovest, in senso orario…
Vivian Lamarque: Quando la nebbia copriva i Navigli e ispirava i poeti

Vivian Lamarque: Quando la nebbia copriva i Navigli e ispirava i poeti

Non sono pochi i milanesi doc che, di quando in quando, cadono in crisi d’astinenza da nebbia di una volta, quella che "se pudeva taià cont el cortèll". Quella che ti affacciavi al mattino e la casa di fronte dov’è?
Gianni Riotta: Lo scoop migliore è sempre la verità

Gianni Riotta: Lo scoop migliore è sempre la verità

"La verità è la migliore propaganda" amava ripetere Robert Capa. Per un Paese come l’Italia, dove la libertà di stampa è bene recente e l’indipendenza da lobbies politiche ed economiche ancora precaria, la lezione va studiata con cura.
Marina Forti: Lo tsunami porta altri due milioni di poveri

Marina Forti: Lo tsunami porta altri due milioni di poveri

La Banca asiatica di sviluppo: il maremoto inciderà poco sulla crescita economica nell'oceano Indiano, salvo che per Sri Lanka e Maldive. Ma farà precipitare nell'indigenza le popolazioni rurali colpite.
Beppe Sebaste: La guerra delle "identità" non è di sinistra

Beppe Sebaste: La guerra delle "identità" non è di sinistra

Cinquant’anni di corporativismo e clientelismo democristiano hanno imposto un modello di società dal quale si pena ad uscire. È il sistema delle clientele che paralizzano le dinamiche politiche e sociali, oggi esasperato dalle spinte identitarie.
Furio Colombo: Un messaggio pericoloso

Furio Colombo: Un messaggio pericoloso

Le parole ‟terrore e morte” non fanno parte degli argomenti di una campagna elettorale o di un confronto politico. Eppure, Berlusconi ha detto che se lui perdesse le elezioni il suo avversario, il centrosinistra, seminerebbe in Italia ‟terrore e morte”.
Alessandra Arachi: "Don Puglisi continua a morire. Non è cambiato niente"

Alessandra Arachi: "Don Puglisi continua a morire. Non è cambiato niente"

Denunce e occhi lucidi all’anteprima del film sul prete ucciso dalla mafia.Scalfaro: "Come politico posso fare solo l’imputato", Grasso: il suo centro non funziona più, Zagrebelsky: la classe politica preferisce convivere con i boss.
Giorgio Bocca: Il cavaliere dell´Apocalisse

Giorgio Bocca: Il cavaliere dell´Apocalisse

‟Se il comunismo andasse al potere l´esito sarebbe miseria, terrore, morte. Io sono in politica perché il male non prevalga, perché prevalga il bene.” Il primo ministro che ci ritroviamo non riesce a dissociare le sue visioni apocalittiche dalla realtà.
Lorenzo Cremonesi: Carri armati sulle vie di Hammurabi "La coalizione danneggia Babilonia"

Lorenzo Cremonesi: Carri armati sulle vie di Hammurabi "La coalizione danneggia Babilonia"

La denuncia del British Museum sulla base allestita da Usa e Polonia in una delle aree archeologiche più importanti del mondo.
Michele Serra: Scene di pazzia in Alta Badia

Michele Serra: Scene di pazzia in Alta Badia

Tra Snow Board, Free-Style e Mini-ski lo sciatore tradizionale è diventato un animale raro. Fotografato, osservato con stupore ed esposto in un museo.
Alessandra Arachi: La sinistra e la legge antifumo: "Giusta ma troppo restrittiva"

Alessandra Arachi: La sinistra e la legge antifumo: "Giusta ma troppo restrittiva"

Solo Boselli difende le nuove regole. E Guariniello apre un altro fronte: vietato anche in casa se c’è la colf.
Giorgio Bocca: Iraq. La ricostruzione può attendere

Giorgio Bocca: Iraq. La ricostruzione può attendere

George Bush parla di rinascita dell'Iraq mentre le sue truppe, per annientare i ribelli, distruggono le città come a Falluja.
Gianni Riotta: George W. il giacobino e i sanfedisti di Bagdad

Gianni Riotta: George W. il giacobino e i sanfedisti di Bagdad

Luttwak propone quel che in America finora nessuno vuol discutere, dichiarare partita perduta a Bagdad e ritirare le truppe prima che la sconfitta "si trasformi in rotta".
Paolo Rumiz: Nel deserto dei canali in secca Venezia mostra le sue rughe

Paolo Rumiz: Nel deserto dei canali in secca Venezia mostra le sue rughe

Con l´acqua alta, Venezia si culla nel suo elemento, si veste del suo mito. Venezia in secca, invece, è una città nuda, una gran dama coperta di cerone che svela le sue magagne.
Francesco Piccolo: Pennac. Resa dei conti di uno scrittore con la fantasia

Francesco Piccolo: Pennac. Resa dei conti di uno scrittore con la fantasia

Se facessimo un sondaggio tra i lettori di Daniel Pennac chiedendo qual è la sua qualità più evidente, essi rispondebbero probabilmente in modi strambi, ma al primo posto verrebbe fuori la parola forse più banale ma anche più vera: fantasia.