Odio le scritte e gli sfregi murali. Li odio perché odio gli slogan: uno slogan, qualunque slogan secondo me, è la forma più autoritaria, stupida e violenta per dare forma a un'idea, un potere, un prodotto.
Ci sono posti, non leggiadri stradoni della periferia soprattutto, dove certe belle stellone comete gialle e azzurre brillano ancora nella notti di Ferragosto.
È presto per disquisire sui temi che i due campi useranno in campagna elettorale. Ma il dato inequivocabile, e impensabile solo sei mesi fa, è che oggi tra Kerry e Bush c'è partita.
L'ombra di Papa Doc si staglia funesta dietro i marines americani che per l'ennesima volta rioccupano Haiti. Il primo sbarco era avvenuto nel 1915. Adesso come allora, Washington promette democrazia e prosperità.
Lo sciopero generale del 28 e 29 gennaio scorso in Repubblica Dominicana è riuscito a rompere l’assedio del silenzio su quanto sta succedendo in quell’isola caraibica.
Dal confronto tra le informazioni riservate di Bankitalia con i numeri presentati dal gruppo emiliano emergono scostamenti impressionanti. Tanti interrogativi ancora senza risposta.
La nuova agenda per il leader della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo tra difesa del risparmio e ripresa. La costruzione di una classe dirigente e la spinta verso le liberalizzazioni.