Vittorio Zucconi: Gerald Ford. L’America piange l’Uomo Tranquillo

Vittorio Zucconi: Gerald Ford. L’America piange l’Uomo Tranquillo

È morto Gerald Ford. Goffo, con poco carisma e bollato ingiustamente come incapace subentrò a Nixon dopo lo scandalo del Watergate. Commosse il Paese con la propria modestia: ‟Io sono una Ford, non una Lincoln”, diceva.
Vittorio Zucconi: Saddam. La fine del nemico non dell’incubo

Vittorio Zucconi: Saddam. La fine del nemico non dell’incubo

Nato come marionetta costruita da Washington per essere usata nella Guerra Fredda contro i ‟Rossi” e poi contro i ‟Neri” iraniani, Saddam è morto da marionetta, appeso al quel filo americano che dopo averlo tenuto in piedi gli ha spezzato il collo.
Umberto Galimberti: La nuova identità senza la protezione dell’appartenenza

Umberto Galimberti: La nuova identità senza la protezione dell’appartenenza

Ogni volta che rivendichiamo la nostra "identità" dimentichiamo spesso che questa è decisa quasi totalmente dalla nostra "appartenenza": religiosa innanzitutto, culturale, ideologica, familiare, di genere, di orientamento sessuale…
Ariel Dorfman: Dopo Pinochet. Il Cile e i due nipoti

Ariel Dorfman: Dopo Pinochet. Il Cile e i due nipoti

Quando ho ascoltato con stupore la notizia che Pinochet aveva finalmente smesso di respirare, mi sono ricordato di una frase che in quel momento avranno pronunciato a bassa voce tutti i cileni. Ci è riuscito ancora una volta, ci siamo detti…
Michele Serra: L'amaca di domenica 31 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di domenica 31 dicembre 2006

La cosa disperante è la vecchiezza irrimediabile, putrida della scena. Il condannato, il boia, il cappio, come nei secoli dei secoli. Perfino la "modernità" della televisione ne esce annichilita…
Lorenzo Cremonesi: Saddam. “Non tremava, ha inseguito il martirio. Si sentiva destinato all’immortalità”

Lorenzo Cremonesi: Saddam. “Non tremava, ha inseguito il martirio. Si sentiva destinato all’immortalità”

Intervista a Sadoon Al Zubaydi, docente all’università di Bagdad, ambasciatore in Indonesia e Singapore e interprete personale di Saddam dall’inizio del 2002 alle settimane precedenti la guerra del marzo 2003.
Lorenzo Cremonesi: L’annuncio delle tv arabe. Saddam è stato giustiziato

Lorenzo Cremonesi: L’annuncio delle tv arabe. Saddam è stato giustiziato

È spirato assieme al fratellastro alle prime luci dell’alba, dopo aver consegnato una lettera con le ultime volontà, in una Bagdad scossa dalle manifestazioni di gioia organizzate da sciiti e curdi. E da quelle di protesta volute dai sunniti.
Furio Colombo: L’esecuzione di Saddam. Bush condanna se stesso

Furio Colombo: L’esecuzione di Saddam. Bush condanna se stesso

Quando Saddam Hussein sarà impiccato, una di queste ore, mentre tanti continuano a credere nel detto kennediano ‟un problema creato da uomini può sempre essere risolto da uomini”, George W. Bush avrà proclamato per sempre il suo fallimento…
Luigi Manconi, Andrea Boraschi: L’eutanasia ossia le parole pesanti

Luigi Manconi, Andrea Boraschi: L’eutanasia ossia le parole pesanti

Perché non cominciare a chiamare le cose con il loro nome? In tanta confusione, non guasterebbe di certo… Ma, negli ultimi tempi quella sequenza di consonanti e vocali, che dà forma e suono al termine ‟eutanasia”, è abusata e impiegata a sproposito.
Michele Serra: L'amaca di sabato 30 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di sabato 30 dicembre 2006

Il sovrintendente alla Scala, Lissner, deve avere pensato che Berlusconi è come Maometto: non rappresentabile. Ha pertanto deciso di cancellare (salvo censure) il Candide di Bernstein, già programmato nel prossimo giugno…
Gian Antonio Stella: Un regalo gradito: il ritorno del “nostro” Antonio Martino

Gian Antonio Stella: Un regalo gradito: il ritorno del “nostro” Antonio Martino

La vittoria di Prodi almeno un regalo lo ha fatto a tutti noi: ci ha restituito il ‟nostro” Antonio Martino. Non quello ingessato negli abiti scuri di ministro della Difesa, ma quello polemico e caustico che sventagliava battute irresistibili.
Michele Serra: L’amaca di giovedì 21 dicembre 2006

Michele Serra: L’amaca di giovedì 21 dicembre 2006

Naturalmente, potendo e volendo, uno può anche andare a farsi otturare un dente in Australia. O a comperare il salmone affumicato direttamente a Oslo. Ma se questo qualcuno è anche un autorevole esponente politico….
Marina Forti: Diamanti hollywoodiani

Marina Forti: Diamanti hollywoodiani

Sono scesi in campo pubblicitari multinazionali, perfino governi: preoccupati che in questi giorni di shopping festivo i cittadini possano snobbare le gioiellerie e decidere di non comprare diamanti. E tutto per via di un film….
Vittorio Zucconi: Usa. Le nuove guerre del presidente

Vittorio Zucconi: Usa. Le nuove guerre del presidente

Di nuovo, quarant’anni dopo il Vietnam, la frustrazione porta all’escalation. La guerra che in ottobre Bush stava ‟assolutamente vincendo” diventa due mesi dopo la guerra che ‟non stiamo vincendo, ma non stiamo neanche perdendo”.
Giorgio Bocca: Come sono sexy queste news

Giorgio Bocca: Come sono sexy queste news

Per leggere un articolo bisogna faticare: tradurre le parole straniere, quelle in gergo, le sigle, le iniziali. Quasi una lingua inventata.
Gian Antonio Stella: Il Nordest veloce ha il tribunale e i processi più lenti

Gian Antonio Stella: Il Nordest veloce ha il tribunale e i processi più lenti

Provateci voi, ad affrontare le artigliate della tigre cinese e la concorrenza internazionale avendo la palla al piede di un tribunale dai ritmi levantini. A Vicenza dicono che non ce la fanno più. E un gruppo di avvocati ha presentato un’istanza choc.
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 20 dicembre 2006

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 20 dicembre 2006

Non cessa di stupire la frequenza e la facilità con le quali la diaspora craxiana approda a destra. In tempi di così febbrile e minuziosa revisione storica sarebbe interessante studiare le ragioni culturali e sociali del craxismo…
Giorgio Bocca: A Kabul è caduto un altro dogma fasullo

Giorgio Bocca: A Kabul è caduto un altro dogma fasullo

La politica dell'Occidente si basa su luoghi comuni contraddetti dalla realtà: all'Afghanistan al petrolio, al miraggio della bomba atomica. Che ci ha portato al bivio: disarmo o apocalisse.
Michele Serra: L'elefante Dumbo va alla Scala

Michele Serra: L'elefante Dumbo va alla Scala

Il travolgente successo dell'Aida zeffirelliana (per realizzare la quale sono state utilizzate 10 milioni di cartine dorate dei Ferrero Rocher) ha convinto Milano che è tempo di tornare all'antica grandezza. Bastano fantasia e coraggio logistico…
Michele Serra: 2054: a piazza Venezia parla Silvio

Michele Serra: 2054: a piazza Venezia parla Silvio

A sinistra si guarda ai tritoni, alle ninfe e ai centauri mentre la destra punta sui Templari, i barellieri e il distaccamento italiano del Ku Klux Klan. Le disperate alleanze dei due schieramenti per ingrossare le proprie fila.