Theodore Sorensen, autore in giovane età dei migliori discorsi del presidente Kennedy, intervenendo di recente a una cerimonia accademica, ne ha pronunciato uno che era soprattutto un grido d´angoscia.
Mancano tre mesi al 2 novembre, quando gli americani dovranno scegliere tra i candidati del Partito Democratico John Forbes Kerry e John Edwards e i candidati del Partito Repubblicano George W. Bush e Dick Cheney.
Con il cagnetto in braccio e la moglie al fianco, la preda George torna nei panni del cacciatore e parte al contrattacco dopo aver subito l´offensiva Kerry.
Si è chiusa a Boston, con il discorso del candidato alla Casa bianca, la Convention democratica. Un appuntamento organizzato sui tempi televisivi e costruito per sottrarre a Bush l'elettorato incerto.
Con il discorso del candidato anti-Bush si è chiusa la convention dei democratici. Uno schieramento in cui resta rilevante il peso delle minoranze (neri, asiatici, ispanici), delle donne, dei dipendenti pubblici e del lavoratori sindacalizzati.
Erano giovani giovani Tiziano Terzani e la sua Angela quando, una sera d’estate, hanno annunciato: "Andiamo via". "Via" voleva dire fuori dall’Occidente, dal benessere, dai privilegi, da New York, verso la Thailandia, la Cina, l’India.
Con la sua veste di cotone bianco come la barba, i sandali e una borsa di cuoio a tracolla, Tiziano era apparso come in una visione, nei giardini dell’ospedale di Emergency a Kabul: era l’inverno del 2001.
Alberto Sordi era il volto per tutte le stagioni. Vittorio Gassman il grande mattatore. Tognazzi il borghese irregolare. E lui, Nino Manfredi, il perfezionista. Anzi, come si definiva lui, un "pignolo perfezionista".
Alla convention democratica, nessuno degli oratori sfiora la questione politica del momento: la guerra a Baghdad e l'impantanamento delle truppe americane.
Le leggi della Thatcher erano di destra ma non incostituzionali. Le sue riforme riflettevano una visione conservatrice ma non erano state fatte per gli interessi personali della Thatcher.
Alla Conferenza degli ambasciatori discusse le ipotesi di un allargamento del Consiglio di Sicurezza. Frattini: "Siamo contrari alle proposte avanzate". Preoccupati anche Pera e Casini.