Maria Serena Palieri: La morte dignitosa dello scrittore Hugo Claus

Maria Serena Palieri: La morte dignitosa dello scrittore Hugo Claus

Il massimo autore contemporaneo di lingua fiamminga ha scelto l’eutanasia. Aveva 78 anni ed era malato di Alzheimer. Con La sofferenza del Belgio, nel 1999, finalmente lo conoscemmo anche in Italia.
Marco Zatterin: Hugo Claus, eutanasia d’uno scrittore

Marco Zatterin: Hugo Claus, eutanasia d’uno scrittore

Con una scrittura acida e al contempo delicata Claus si è impegnato a denudare conformismo e convenzioni… Con una iniezione letale ha sublimato un'intera esistenza e scatenato l'ennesima polemica.
Frediano Sessi: Hugo Claus. Amava l'arte come ribellione contro le ingiustizie sociali.

Frediano Sessi: Hugo Claus. Amava l'arte come ribellione contro le ingiustizie sociali.

Nei suoi scritti ha cercato di evocare l'ingiustizia sociale… lanciando una sorta di grido d'allarme contro tutti coloro che vivono di puro narcisismo e dimenticando la responsabilità civile nei confronti di quella parte di popolazione che soffre.
Generoso Picone: Hugo Claus. La coscienza del Belgio

Generoso Picone: Hugo Claus. La coscienza del Belgio

Il suo ultimo gesto morale è stato quello di decidere il momento della sua morte… sarebbe importante collocare la sua richiesta nella coerenza di un percorso, come suggello a una esistenza all'insegna dell'autonomia intellettuale.
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 19 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 19 marzo 2008

Da quello che sono riuscito a capire, il riassunto della crisi finanziaria americana è questo: le banche hanno cercato di speculare sulla divorante smania di consumi e di status sociale di milioni di cittadini, concedendo crediti del tutto fuori misura…
È morto Hugo Claus

È morto Hugo Claus

Hugo Claus, poeta pittore drammaturgo, considerato il più grande scrittore contemporaneo di lingua fiamminga, è morto il 19 marzo. Claus, da tempo malato di Alzheimer, ha ottenuto che gli fosse praticata l’eutanasia.
Adriano Sofri: Tibet, il coraggio di reagire

Adriano Sofri: Tibet, il coraggio di reagire

Rifiutando il boicottaggio delle Olimpiadi, il Dalai Lama ha tolto d’impiccio le autorità del mondo intero. Le quali possono ora fare a cuore più leggero quello che comunque desiderano fare: finta di niente.
Michele Serra: L'amaca di martedì 18 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di martedì 18 marzo 2008

In un supermercato della Val Pusteria ho visto un distributore di detersivi sfusi. Ogni cliente compera un contenitore di plastica durevole e lo riempie di volta in volta, evitando di buttare tra i rifiuti molti chili di plastica all’anno…
Furio Colombo: Il Tibet e noi

Furio Colombo: Il Tibet e noi

Il costo umano, prima che politico, del Tibet, non può essere vittima collaterale di volenterosi sportivi, in nome del famoso grido con le lacrime agli occhi: ‟lo spettacolo deve continuare”.
Yunus. Il banchiere dei poveri a New York

Yunus. Il banchiere dei poveri a New York

Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace e creatore della Grameen Bank, ha aperto uno sportello per il micro-credito a Jackson Heights, area multietnica nel cuore della Grande Mela. Una metafora della crisi su cui si affacciano gli States.
Umberto Galimberti: La seduzione della crudeltà

Umberto Galimberti: La seduzione della crudeltà

Ma siamo sicuri che giocare col virtuale non abbia effetto sul reale? lo credo di sì. E tanto per non essere troppo astratti prendiamo in considerazione tre scenari: la guerra, la violenza negli stadi e il bullismo...
Michele Serra: L'amaca di giovedì 13 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di giovedì 13 marzo 2008

Una delle conseguenze più nefaste dell’alluvione di cronaca nera di questi ultimi anni è il tifo da stadio che fa ala ai protagonisti, per osannarli o subissarli di fischi…
Michele Serra: L'amaca di domenica 16 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di domenica 16 marzo 2008

Nel groviglio di faccende meschine in cui, come cittadini, ci dibattiamo, rischiamo di non vedere, o di vedere male e poco, momenti di forza, di dignità e di integrità civile come la manifestazione anti-mafia…
Gad Lerner: Pallone e potere nella Milano dei Moratti

Gad Lerner: Pallone e potere nella Milano dei Moratti

L’inedito ruolo recitato dalla famiglia nei gangli vitali della città, dalla politica alla cultura, dall’economia allo sport. Lontani dalle astuzie della trasversalità, di destra e di sinistra, si dividono cordialmente e incassano prestigio.
Michele Serra: Franz Kranz for president

Michele Serra: Franz Kranz for president

Candidare un industriale è l'ultimo grido in fatto di liste elettorali. Dopo la decisione di Massimo Calearo di correre con il Pd, presa per far ridere gli amici al Circolo della Doppietta, gli altri partiti hanno dovuto arrangiarsi con ciò che rimaneva…
Michele Serra: L'amaca di sabato 15 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di sabato 15 marzo 2008

Ha ragione Berlusconi a lamentare l’ostilità della stampa italiana. L’ultimo numero di Vanity Fair pubblica un devastante servizio fotografico sul giovane Pier Silvio, evidentemente carpito con l’inganno…
Michele Serra: L'amaca di venerdì 14 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di venerdì 14 marzo 2008

A giudicare dalle fotografie sui giornali, il fondato sospetto è che la presenza femminile nelle liste elettorali sia fortemente condizionata dall’aspetto fisico piacevole. Specialmente a destra…
Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Chi non ricorda la famosa formazione dell' Inter di Helenio Herrera? Provate a recitarla come fosse una poesia. Vi accorgerete delle tante assonanze che la innervano senza darlo a vedere…
Giorgio Bocca: In fondo a una cisterna

Giorgio Bocca: In fondo a una cisterna

Della tragedia di Gravina abbiamo capito solo una cosa. Che la nostra resta una società per molti aspetti primitiva e arretrata in cui il controllo sociale si riduce all'antico luogo comune ‟facciamoci gli affari nostri”.
Giuliana Sgrena: Iraq. La sporca eredità di George W. Bush

Giuliana Sgrena: Iraq. La sporca eredità di George W. Bush

Bush non si rassegna a lasciare l'Iraq. Prima che scada il suo mandato e quello dell'Onu in Iraq, a fine anno, è intenzionato a varare un accordo bilaterale militare con Baghdad che comprende anche aiuto contro aggressioni esterne