Desmond Tutu: Non è mai tardi per perdonare
Giorgio Bocca: È morto Valpreda il mostro di Stato
Michele Serra vince il Premio letterario Procida
Guido Viale: Automobile. La fine di un cattivo modello
Fabrizio Tonello: Apocalittico nazionalismo
Francesco La Licata: De Gennaro è nella bufera ma non intende mollare
Michele Serra: Lo spot che non andrà in onda
Giorgio Bocca: La resistenza di Cofferati
Danilo Zolo: Luci e ombre della corte penale internazionale
Michele Serra: Cragnotti & C: il calcio-business vi castiga
Gabriele Romagnoli: Tutti in coda per Nobu. La cucina diventa show
Giorgio Bocca: La solitudine del professore
Umberto Galimberti: Madri divise tra amore e odio verso i figli
Lessing: La rivoluzionaria si è arresa alle telenovelas
Cavoli, Doris Lessing. Solo l'idea è così spaventosamente intimidatoria: dicono che abbia un’intelligenza feroce, dicono che sia una delle più grandi scrittrici del nostro tempo. E cos’ha scritto? Ventotto romanzi, o sono ventinove? E' dura mantenersi all'altezza; in più, c’è stata una valanga di non fiction, poesie, opere e drammi. Cavoli, Doris Lessing. Solo il nome è così spaventosamente intimidatorio. Ci incontriamo negli uffici dell'Istituto reale nazionale per i ciechi dove la signora Lessing ha trascorso la mattinata a registrare brani del suo Il sogno più dolce, per un’antologia di libri sonori per non vedenti.