Bush promette che le milizie saranno sconfitte. Ma i generali avvertono: "Non è solo una questione militare". Gli uomini di Al Sadr minacciano: "Useremo i kamikaze". A Mossul la folla scende in piazza per festeggiare il 67° compleanno di Saddam Hussein.
Il 'Washington Post': in un cd tutte le sevizie sui prigionieri. Trattative sarebbero in corso per acquistare video inediti girati nelle carceri irachene. Solo il commentatore radio Limbaugh ha provato a minimizzare le immagini.
La Bibbia le evocava come un flagello, e con ragione: le locuste del deserto possono divorare interi raccolti in un batter d'occhio e migrano su grandi distanze.
Non c'è nulla di immaginario nel piccolo mondo di orrore carcerario che uno dei generali Usa, anzi, una generalessa, aveva creato proprio nel ventre più truce dell'Iraq di Saddam: la tortura!
Coro di sì al programma presentato ieri dal neopresidente di Confindustria: "Isolare il conflitto". Il nuovo presidente fa appello all'orgoglio e al senso civico degli imprenditori italiani.
Il realismo politico in circolazione si esprime con pseudovirili certezze: non bisogna trattare; nel caso faccio una capatina, ma solo per motivi umanitari. Intanto non si risparmiano colpi contro i femminei pacifisti disobbedienti, tutti filoterroristi.
La Croce Rossa ha effettuato il terzo viaggio per portare acqua e cibo nella roccaforte sunnita accerchiata dagli americani. Il giallo delle vittime: gli iracheni parlano di 800 morti, le tombe sono molte di meno.
Sabato 1 maggio 2004 h. 21.00 su La7, puntata de "L'Infedele" dedicata a Donne globali. Tate, colf e badanti di Barbara Ehrenriech e Arlie Russell Hochschild