Nel mazzo di carte dei dissidenti arabi, con cui i regimi continuano a giocare indisturbati, ci sono soltanto due di picche. Ibrahim al Sahari è uno di loro.
La figura agile e snella, i lisci capelli argentati che incorniciano un viso senza trucco e inaspettatamente giovanile. La severità è attenuata dagli orecchini d'oro e da due anelli. Siede diritta sul divano, prendendo una breve pausa prima di rispondere.
Il suo salvataggio «dai torturatori iracheni» aveva commosso l'America e il mondo. Ma ora si scopre che fu tutta una montatura allestita dal Pentagono per dare un volto umano a una guerra che si stava trascinando.
Negli Usa i fedeli in attesa dell'Apocalisse e i fondamentalisti non costituiscono più una sparuta minoranza, ma sono una fetta della popolazione divenuta egemonica. E' qui che il presidente George W. Bush rastrella il nucleo duro del suo elettorato.
Nell’89 a San Francisco un sisma di grado maggiore di quello algerino provocò solo 75 morti. Ecco perché la povertà moltiplica per cento e per mille i rischi per le vittime.
C´è qualcosa di arcaico in Berlusconi, di prefascista, di precomunista, di preliberale, di precattolico, qualcosa che non fa parte della cultura politica del nostro paese.
Eduardo Del Llano, Luis Manuel García, Jesús Vega, Amir Valle, Reinaldo Montero, Yoss. Sei scrittori, quattro dall'isola e due dalla diaspora, giudicano le recenti condanne a morte dei dissidenti. Dando voce, in toni diversi, alla stessa inquietudine.
Osserva Freud in Psicologia delle masse e analisi dell'Io: "Nella massa vengono meno la coscienza morale dell'individuo e il suo senso di responsabilità, l'una e l'altro sopraffatti dall'angoscia sociale". Risponde Galimberti.
Il nostro Paese sta vivendo un momento critico senza precedenti. Leggi confezionate su misura per esponenti del governo, disprezzo del Parlamento, attacchi alla Costituzione...
Acqua e biscotti in un sacchetto. Niente sgabello, Kim il cingalese è giovane e la notte in piedi non gli fa paura. Gli fa paura, invece, l´ipotesi che quando arriverà al maledetto sportello (se ci arriverà)...
Intervista a Michail Bletsas, guru informatico del Mit: "Piccole violazioni sono accettabili e inevitabili. Ma ho fiducia, confido nelle tecnologie, i benefici sono molto superiori alle controindicazioni".
"Una breve dichiarazione sullo stato del mondo", lettura di Doris Lessing in apertura del suo intervento al Festival Internazionale Letterature alla Basilica di Massenzio, 21 maggio 2003.
Arresti domiciliari al pentito di mafia Enzo Brusca. Risulta poco comprensibile l’ondata di sdegno che trasuda dalle dichiarazioni del mondo della politica e degli addetti ai lavori.
Comunque la si prenda, questa tragica storia del tabaccaio milanese che uccide un rapinatore e ne ferisce un altro, ci sta nel progressivo disgregamento dello Stato e nei cittadini che pensano di poterlo sostituire.
Quello legislativo non è che uno dei fronti possibili di resistenza allo spam. Un altro è quello tecnologico, ovvero dei programmi per vagliare i messaggi in arrivo, facendo passare quelli autentici e bloccando quelli promozionali.
Il turno elettorale di domenica prossima nel Veneto è importante. In attesa di vedere l'esito delle elezioni regionali in Friuli, a giugno, il test veneto è particolarmente significativo, in primo luogo con gli appuntamenti di Vicenza e Treviso.
Più pietà che rabbia nello spettacolo messo in scena dalla compagnia di Ariane Mnouchkine alla Cartoucherie di Vincennes. Ma l'intreccio di voci «straniere» dei rifugiati e profughi diventa struggente melodia.
Nella sola Kinshasa, capitale del Congo, sono oltre trentamila i bambini senza casa e costretti a vivere nella miseria. Molti di loro sono accusati di stregoneria e per questo messi in prigione o uccisi.