È assurdo mischiare la guerra con lo sport. Una partita è una battaglia a tempo, alla fine ci si può anche abbracciare. Dopo una guerra, si può solo fare finta: i vinti non perdonano.
Le massime autorità sunnite: "Qualsiasi violenza contro i due reporter sarebbe un errore". Dall'Hezbollah libanese ai palestinesi di Hamas, coro di voci dal mondo arabo in favore di Chesnot e Malbrunot.
Mazin Abdullah Salloum, del soccorso arabo: "Il convoglio per Najaf era una follia L'attività di Scelli fa sembrare la Croce Rossa italiana non più neutrale agli occhi degli iracheni".
L'importante è finire, ma si congegnano cerimonie di chiusura troppo complesse e cariche, questo è paradossale, di aspettative. I riti finali sono inevitabilmente di morte e noi, benchè ce lo rinfaccino con disprezzo, fieramente amiamo la vita.
Il trionfo attuale dell'individualismo consente a ciascuno di sviluppare una sua idea di felicità. Le norme della tradizione che hanno avuto tanta forza nella regolazione del vincolo oggi non contano più.
Mi prendo una pausa e vado a vedere una mostra. S' intitola "Dei che diventano uomini". Alla fine di queste Olimpiadi scriveranno che non nascono più supermen. non ci sono atleti perfetti, squadre imbattibili.
Da quando, nel 1995, Maurizio Maggiani è esploso sulla scena letteraria italiana, aggiudicandosi tanto il Viareggio come il Campiello, si sono cercate molte definizioni di questo narratore straripante e imprevedibile.
Per la prima volta, dal 1972 che vide la Realpolitik di Nixon battere il pacifismo di McGovern, la politica internazionale è banco di prova per la Casa Bianca. Il 2004 è anno di guerra. E a un Paese in guerra Bush chiede il voto.
L’esercito delle donne-bomba. Discriminate in vita, ma uguali nel sacrificio, non hanno nome né volto. Rantisi, leader di Hamas ucciso dagli israeliani, rivelò: le loro famiglie ricevono 200 dollari al mese, la metà dei martiri uomini.
Il Commissario straordinario della Croce Rossa italiana replica alle dichiarazioni di Mazin Abdullah Salloum responsabile dell'ufficio relazioni internazionali della Mezzaluna Rossa a Bagdad: ‟sono gli stessi che lavoravano con Saddam”.
Chi mette gli ordigni e chi lascia fare, la spietata lotta di potere all’ombra del Cremlino. L’obiettivo delle bombe è lui, Putin, che con il suo dominio quasi assoluto fa paura non soltanto ai separatisti ma anche alla nuova nomenklatura.
Questa è una storia incredibile. Di un amore né felice né disgraziato, un amore sublime e squallido, uno di quegli amori che si leggono nei romanzi e che raramente si possono riscontare nelle cronache. Eppure è accaduto realmente.
Isola di San Giorgio, il posto più bello del mondo la notte prima di salpare: neanche un turista e davanti Venezia che luccica dalla Giudecca all´Arsenale, La meta è Lepanto, che come ogni luogo del mito nessuno sa bene dove sia.