Gli operai non sono scomparsi, ora si sa con certezza: contrariamente a quanto ritenuto dagli esperti, le tute blu vivono ancora nelle fabbriche. Il problema per gli studiosi è: che farne?
Nel South Carolina Obama ha conquistato la più travolgente vittoria elettorale che mai un candidato con sangue e nome africano avesse ottenuto nella storia euro-americana.
Arrigo Boldrini, di cui piangiamo la morte, apparteneva a quei comunisti partigiani che, assieme al culto per il partito, conservavano e difendevano quello per la libertà
‟Clinton for president”, invocano i cartelli blu sulle strade della Carolina del Sud nelle ore delle primarie democratiche: ma quale Clinton? Lei o lui? Per chi stanno davvero votando coloro che sabato preferiranno quel nome a quello di Barack Obama?
I McDonald’s disseminati per il Regno Unito potranno offrire ai propri dipendenti corsi annuali in ‟management di ristorante fast food”, equiparabili dal punto di vista legale a un diploma offerto da scuole o università.
E’ durata lo spazio di un Natale l’ora d’aria di Fini e del suo partito. Il profumo delle elezioni deve avere suscitato nel leader di An lo stesso effetto che l’odore dei croccantini produce nei gatti di casa
Oggi è il ‟Giorno della Memoria”. C’è chi si domanda se sia una formalità, una cerimonia, l’occasione di un bel discorso nell’Aula Magna. C’è chi teme che tornare al passato divida e riapra non solo immagini di tragedia
Il ‟Nuovo Sud” è il più amato dalle multinazionali europee e asiatiche. Qui gli afroamericani raggiungono densità record. Il retaggio sudista più profondo è nello ‟spirito di piantagione”.
A Giakarta, i funerali solenni dell'uomo che per il mondo fu dittatore sanguinario per oltre 30 anni e per i vertici indonesiani, invece, fu ‟il padre dello sviluppo”
Il nostro sfascio ha questo di buono: che sul pianeta Terra non contiamo un tubo, se non per determinare la posizione dei bottoni sui gilet autunno-inverno
L'etnia vince sul genere: in South Carolina Barak umilia Hillary, pareggia il conto degli stati vinti e si lancia verso il ‟supermartedì”. Ma adesso il candidato nero rischia di diventare ‟candidato dei neri”.
La grettezza dei nazionalismi, dei razzismi, dell’agonismo religioso non può che odiare la libertà dell’arte. Così gli artisti sono spesso soli. Ma sempre, comunque, fortunati
Repubblicani, primarie pesantissime in Florida. Rudy Giuliani credeva di stravincerle e potrebbe straperderle, logico epilogo di una strategia suicida: c'è la crisi, l'eroe del 9/11 non serve più.
Primarie americane: McCain e Romney approfittano delle polemiche e sono davanti agli avversari mentre la sinistra si sta dissanguando fra colore della pelle, genere e scheletri negli armadi Ci ricorda qualcosa.
C’era una vignetta di Vauro l’altro giorno sul manifesto: ‟Prodi se n’è andato, Berlusconi non è ancora tornato. Godiamoci questo magico momento”. È una battuta che rende lo stato d’animo di molti italiani...
Il fratello e la figlia di Jfk appoggiano Obama. I figli di Robert sono con Hillary. La ‟famiglia reale” in rotta di collisione con la sola ‟famiglia democratica” che ha vinto in trent'anni.
Si sa che il fascismo aveva un’anima burina, anche nel senso più popolare del termine. Rivendicata dagli stuoli della maschia gioventù. Noi però si contava sul fatto che il post-fascismo fosse anche post-burino. Ci siamo sbagliati.
Poiché non siamo un paese civile, Umberto Bossi può insultare e minacciare chi vuole, promettere pallottole ai giudici e buttare "trecentomila fucili" sul tavolo della politica, con la beata certezza che non può succedergli niente di grave o di seccante
‟Tutte le vite possono essere raccontate come un romanzo, ognuno di noi è il protagonista della sua leggenda” si legge nella Somma dei giorni. E poi si chiede: ‟Ma i fatti sono accaduti come li ricordo e li racconto?”.
L’America del dopo 11 Settembre sta vivendo un secondo ‟baby boom”, un aumento delle nascite come non vedeva più dagli anni Sessanta, quando si esaurì l’onda lunga dei figli del dopoguerra e della prosperità.