Vittorio Zucconi: New Orleans. La battaglia del presidente

Vittorio Zucconi: New Orleans. La battaglia del presidente

Il governo federale e le forze armate americane sono partite alla conquista di una città americana. Non Berlino, non Bagdad, non Saigon, ma New Orleans. La battaglia per riconquistare New Orleans è stata proclamata dal Comandante in capo: George Bush.
Antonio Tabucchi: Bankitalia. Lucciole per Lanterne

Antonio Tabucchi: Bankitalia. Lucciole per Lanterne

Fazio è modernissimo, è un pezzo perfetto dell'Italia di oggi, quella che Bettino Craxi inaugurò e che Berlusconi ha perfezionato. E non mi pare davvero una timida lucciola, ma piuttosto una lanterna, grossa quanto l'edificio di Bankitalia.
Gabriele Romagnoli: New York. L'inventore dei quartieri di successo

Gabriele Romagnoli: New York. L'inventore dei quartieri di successo

L’11 settembre del 2001, mentre tutti fuggivano dalla zona sud di Manhattan, un uomo andò controcorrente. Benché avesse una gamba ferita salì a piedi i 29 piani della Liberty Tower in Liberty street, a un solo isolato da Ground Zero.
Marina Forti: Afghanistan. Fuoco sulle elezioni

Marina Forti: Afghanistan. Fuoco sulle elezioni

I taleban rivendicano l'uccisione di un candidato alle prossime elezioni. La sicurezza è la principale preoccupazione delle forze internazionali nel paese. Ma in una nuova ondata di violenza è stato ucciso anche un ‟contractor” britannico.
Michele Serra: Bracconieri bipartisan

Michele Serra: Bracconieri bipartisan

In vista delle elezioni, il bipolarismo serra i ranghi cercando di attirare le schegge più minute dei due schieramenti.
Gianni Riotta: New Orleans. Il ciclone svela agli Usa un leader che divide

Gianni Riotta: New Orleans. Il ciclone svela agli Usa un leader che divide

La tragedia di New Orleans, con poche migliaia di cittadini ancora prigionieri delle acque e oltre mezzo milione di profughi, rischia di prendere ostaggio il presidente George W. Bush. Le calamità naturali si trasformano in fretta in crisi politiche.
Umberto Galimberti: Noi, gli eremiti di massa

Umberto Galimberti: Noi, gli eremiti di massa

Le mille voci che riempiono l'etere eliminano le differenze tra gli uomini. E li rendono sempre più soli. Si vive separati l'uno dall'altro come i monaci di un tempo. Il ‟mezzo” ci rende spettatori non partecipi né attori di un evento.
Eugenio Borgna: Pazzi da leggere ascoltare e ammirare

Eugenio Borgna: Pazzi da leggere ascoltare e ammirare

La creatività e la follia, un mix esplosivo, come nei quadri di Francis Bacon o nei versi di Sylvia Plath. Ma per essere creativi non c’è bisogno di avere una malattia mentale. Sarebbe già sufficiente immaginarsi la propria vita...
Giorgio Bocca: Grandi manovre per la terza guerra

Giorgio Bocca: Grandi manovre per la terza guerra

America, Russia, Cina, India e anche Giappone: tutti si stanno riarmando e schierando sul terreno. E non s'è mai visto che una grande corsa alle armi si sia conclusa con una pace generale.
Gabriele Romagnoli: Beirut. Resa dei conti sull’omicidio di Hariri

Gabriele Romagnoli: Beirut. Resa dei conti sull’omicidio di Hariri

Si avvicina il momento della verità sull’omicidio dell’ex premier libanese Rafiq Hariri. Il procuratore tedesco Detlav Mehlis, che guida la commissione d’inchiesta Onu sulla strage, ha evidenziato le responsabilità del governo siriano.
Vittorio Zucconi: New Orleans. L´incubo americano

Vittorio Zucconi: New Orleans. L´incubo americano

Guardiamo la Pompei americana morire abbandonata a sé stessa. Come la lava del Vesuvio, così l´acqua delle paludi ha ormai riempito la bacinella nella quale sorgeva, secondo la implacabile legge dei vasi comunicanti, quando gli argini hanno ceduto.
Umberto Galimberti: Smettiamo di crescere

Umberto Galimberti: Smettiamo di crescere

L´economia sembra governata da un dio ignoto i cui disegni sono segreti: consumiamo per consumare in una spirale infinita che ci rende nevrotici e fatui. Ma un rimedio è possibile.
Alessandro Dal Lago: Immigrazione. Lampedusa watching

Alessandro Dal Lago: Immigrazione. Lampedusa watching

Alla partenza del traghetto, i passeggeri osservano un centinaio di stranieri che si imbarcano con destinazione i centri di permanenza di Caltanissetta e Crotone o, più probabilmente, la Libia. Questo è il man-watching di Lampedusa.
Vittorio Zucconi: New Orleans. Precipitati nel terzo mondo

Vittorio Zucconi: New Orleans. Precipitati nel terzo mondo

La tragedia di New Orleans è un segno dell’impotenza della civiltà industriale e tecnologica di fronte a un disastro cosiddetto naturale, che diventa disastro tale solamente perché si è abbatte su un mondo innaturale e quindi incapace di assorbirlo.
Giovanni Mariotti: Una risata, e fu immortalità

Giovanni Mariotti: Una risata, e fu immortalità

‟Gli italiani ridono della vita: ne ridono assai più” delle altre nazioni, ‟e con più verità e persuasione intima di disprezzo e freddezza”. La diagnosi è di Giacomo Leopardi, in un saggio sui nostri costumi. Sì, ridiamo; ma che abbiamo tanto da ridere?
Marina Forti: I papaveri del paradosso afghano

Marina Forti: I papaveri del paradosso afghano

Un successo, nella ‟costruzione del nuovo Afghanistan”, è la diminuzione della superficie coltivata a papavero da oppio, materia base per la produzione di eroina. Resta il fatto che per molti questa coltivazione rimane l’unica alternativa alla fame.
Guido Viale: Terrorismo. Elogio della diserzione

Guido Viale: Terrorismo. Elogio della diserzione

Il terrorismo, nelle sue varie manifestazioni storiche, diverse e incomparabili tra loro, non è mai stato sconfitto con un ‟attacco” diretto, ma attraverso la crisi e il ripensamento della base di consenso che lo sosteneva.
Lorenzo Cremonesi: Bagdad. La strage della moschea di Al Kazimiyah

Lorenzo Cremonesi: Bagdad. La strage della moschea di Al Kazimiyah

Una coppia di iracheni racconta la tragica fuga dalla moschea sciita di Al Kazimiyah: ‟Improvvisamente è stato il caos. Prima una voce isolata, poi sempre più numerose hanno gridato: ‘Mufachach, mufachach’, kamikaze, kamikaze”.
Jonathan Coe: Lindsay Anderson, l'ultimo profeta

Jonathan Coe: Lindsay Anderson, l'ultimo profeta

‟Un film è per sua natura volubile: cambia a seconda di dove, quando e con chi lo vediamo. Me ne sono reso conto improvvisamente qualche settimana fa nella bella città di Bordeaux. Ero stato invitato a partecipare a un breve festival…”
Paolo Di Stefano intervista Edoardo Sanguineti

Paolo Di Stefano intervista Edoardo Sanguineti

‟Ogni comunicazione umana anche non verbale ha sempre un contenuto ideologico: non c’è che politica a questo mondo, nel senso complesso della parola, che comporta una visione dell’uomo come animale sociale”.