Desmond Tutu: Birmania. San Suu Kyi, rompiamo il silenzio

Desmond Tutu: Birmania. San Suu Kyi, rompiamo il silenzio

Sono ormai nove anni che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione birmana, è detenuta nel suo Paese. Da ormai sette mesi a nessuno è permesso vederla, e per questo si teme per la sua sicurezza.
Furio Colombo: Ho visto due Americhe col cuore in gola

Furio Colombo: Ho visto due Americhe col cuore in gola

Viaggio negli Usa che oggi scelgono tra Bush e Kerry. Tutto si è fermato, come quando si aspetta un tifone. Ma l’attesa non è neutrale: mai gli americani erano andati a votare in un Paese così profondamente spaccato.
Furio Colombo: Elogio degli italiani

Furio Colombo: Elogio degli italiani

Credo sia giunto il momento di dedicare agli italiani un pensiero riconoscente. Qualunque popolo governato con il cinismo, gli spettacoli da circo, le clamorose affermazioni e negazioni… avrebbe perso ogni fiducia nelle istituzioni e nella politica.
Furio Colombo: La politica e la fede

Furio Colombo: La politica e la fede

Deve la fede, intesa come verità, prevalere non solo nel contesto di ciascuna vita di credente ma anche nella vita dei non credenti, nelle decisioni politiche che riguardano tutti?
Furio Colombo: Bush presidente. La strategia del capo

Furio Colombo: Bush presidente. La strategia del capo

Il mondo di Bush: c'è l'America e c'è il terrorismo. Il terrorismo è dovunque, dunque qualunque guerra si deve fare, si dovrà fare senza discutere sul luogo e sul tempo. Poiché il mondo è diviso, ci sono solo due opzioni, stare con l'America o contro.
Maurizio Maggiani: Un gioco che non avrò mai più

Maurizio Maggiani: Un gioco che non avrò mai più

Il gioco più antico, il primo che ho avuto, è stato anche il più bello, e non ce l’avrò mai più. Perché è così che va la vita in ogni cosa che conta un po’. Girava in un remoto Commodore 64 e frullava le parole di un suo vocabolario interiore...
Marco D'Eramo: Madison, Kerry in trionfo tra il Boss e i suoi Red sox

Marco D'Eramo: Madison, Kerry in trionfo tra il Boss e i suoi Red sox

Nella città universitaria del Wisconsin lo sfidante si concede un bagno di folla. Bruce Springsteen lo sostiene dal palco. La sua squadra di baseball vince il campionato dopo 86 anni. Ma lo stato è ancora in bilico tra lui e Bush.
Marina Forti: India. Bhopal, risarcimenti vent'anni dopo

Marina Forti: India. Bhopal, risarcimenti vent'anni dopo

Il disastro di Bhopal sta all'industria chimica come Cernobyl sta a quella nucleare. I sopravvissuti riceveranno, a vent’anni dalla strage, il saldo dei risarcimenti loro dovuti.
Marina Forti: Una vita ferita dietro al velo. La grande casa di Monirrieh di Bijan Zarmandili

Marina Forti: Una vita ferita dietro al velo. La grande casa di Monirrieh di Bijan Zarmandili

L'Iran, ieri e oggi. Le vicende di un paese, tra la modernizzazione dello Scia e la rivoluzione degli ayatollah, nelle parole di una donna.
Umberto Galimberti: Se l’amore è messo all’indice

Umberto Galimberti: Se l’amore è messo all’indice

Nell’antichità l’omosessualità non era un problema, perché l’attenzione non era rivolta all’atto sessuale, ma all’amore tra persone che poteva trascendere il sesso, perché capace di includere dimensioni culturali, spirituali ed estetiche.
Paolo Di Stefano: Artisti, la collina della creatività

Paolo Di Stefano: Artisti, la collina della creatività

A Genova da tutto il mondo per trovare insieme l’ispirazione. Pittori, scrittori e musicisti ospitati gratis. Ma sono pochi gli italiani che presentano la domanda "Sembra San Francisco, ma ha qualcosa di più drammatico. Insomma è l’ideale".
Vittorio Zucconi: Lo spot di Al Qaeda irrompe nel voto

Vittorio Zucconi: Lo spot di Al Qaeda irrompe nel voto

Il "terzo uomo" nella partita fra Bush e Kerry, colui che il Presidente americano ci aveva promesso vivo o morto e poi ci aveva descritto come braccato, annichilito, torna trionfale per gettare sul tavolo delle elezioni americane la carta del terrore.
Vittorio Zucconi: Il paese diviso dal fattore o

Vittorio Zucconi: Il paese diviso dal fattore o

Il volto di Osama Bin Laden spazza via i fallimenti della guerra, gli scandali, i vaccini che non si trovano, i lavori che volano via e riporta lo sguardo della nazione là dove Bush lo avrebbe sempre voluto tenere fisso, sull’11 settembre 2001.
Massimo Mucchetti: Le privatizzazioni finte. Gli italiani meritano una doppia rai

Massimo Mucchetti: Le privatizzazioni finte. Gli italiani meritano una doppia rai

Tutto si può dire tranne che il collocamento presso il pubblico di una quota di stretta minoranza del capitale della Rai sia una privatizzazione, o anche solo che ne rappresenti l’inizio.
Marco D'Eramo: Halloween, i fantasmi che infestano le urne

Marco D'Eramo: Halloween, i fantasmi che infestano le urne

La festa che più assomiglia al carnevale precede le elezioni. E per la prima volta nei pub si parla di politica con grande coinvolgimento emotivo. Viaggio in Wisconsin, stato "indeciso".
Danilo Zolo: Le margherite recise di Kabul

Danilo Zolo: Le margherite recise di Kabul

In viaggio con Emergency nelle regioni lontane dalla capitale, poco urbanizzate e non controllate dalle forze militari statunitensi né dalla Nato. L'Afghanistan ospita dieci milioni di mine antiuomo, molte di produzione italiana.
Gianni Riotta: Bush e Kerry, le due vie della fede

Gianni Riotta: Bush e Kerry, le due vie della fede

Chiesa e Stato, Dio e Cesare: anche questi fattori pesano nella corsa alla Casa Bianca che si decide martedì. Il presidente evangelico vuole redimere il mondo. Lo sfidante cattolico predica l’amore.
Vittorio Zucconi: Presidenziali Usa. Il voto di guerra

Vittorio Zucconi: Presidenziali Usa. Il voto di guerra

Elezioni negli Usa, la rabbia. ‟Mia madre mi telefona e mi dice che Bin Laden è in tv, i nostri sforzi non gli hanno neppure fatto il solletico. Mio fratello è stato mandato in Iraq per niente, senza armi e cibo adeguati”.
Gianni Riotta: Staminali, il referendum di Schwarzy l'illuminista

Gianni Riotta: Staminali, il referendum di Schwarzy l'illuminista

La California del repubblicano Arnold chiamata a votare per una legge osteggiata dal repubblicano Bush.
Alessandra Arachi: A Chiesanuova, 100 profughi su 200 abitanti. "Salvati dal loro arrivo, il paese stava morendo"

Alessandra Arachi: A Chiesanuova, 100 profughi su 200 abitanti. "Salvati dal loro arrivo, il paese stava morendo"

L’ambulatorio medico di Chiesanuova era chiuso, tre anni fa. E tre anni fa l’ufficio postale stava per essere trasferito, inutile tenere aperti quegli sportelli per qualche spicciolo e poche operazioni al mese. Anche le vicine scuole