Farheneit 9/11 è un capolavoro rabelaisiano, un moderno flaubertiano Bouvard o Pecuchet il ritratto impietoso di George doppiovù Bush, eletto con l'imbroglio, credenziali per intraprendere la carriera di Presidente: figlio di suo padre.
C'è una Beslan ogni giorno nel mondo. Non è un modo di dire. Sono cifre: 547 bambini che muoiono ogni giorno per via di guerre e di attacchi terroristici. Le mine sono la minaccia più grave: provocano la morte di 10 mila bimbi l'anno.
"Sono solo una facciata": secondo l'avvocata Eren Keskin, dell'Associazione per i diritti umani, le riforme varate in Turchia guardando all'Europa non bastano a parlare di democratizzazione. "Le forze armate restano il potere essenziale". Un’intervista.
A tredici giorni dalle elezioni attese in tutto il pianeta, con Bush e Kerry testa a testa, è drammaticamente evidente che siamo ipnotizzati dalla rivoluzione tecnologica nell'informazione e ciechi davanti alla carenza di contenuti.
In Turchia il parlamento ha discusso una riforma del codice penale circa i reati di violenza contro le donne. Il dibattito ha rivelato quanto profonda sia la cultura maschilista nel paese.
L'escursionista che tredici anni fa ritrovò l'uomo di Similaun è sparito nella tormenta. Era ancora in causa col Suditirolo per la ricompensa. Bolzano lo aveva cancellato: ora tutti parlano di lui.
Nelle 567 pagine del Rapporto finale della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre trovano conferma alcuni fatti fondamentali mostrati in Fahrenheit 9/11.
"Prima della guerra in Iraq pensavo di fare un film sui rapporti tra Bush e bin Laden, poi con la guerra anche il mio film è cambiato" ha dichiarato l'autore e così Fahrenheit 9/11 è diventato una denuncia esplicita della scellerata guerra in Iraq.
La scommessa di Slow Food: solo il piacere può salvare la politica, e "Terra Madre" già esonda dalle sue sedi ufficiali per celebrare una festa contadina mai vista, poliglotta e polimorfa, nottambula, ciarliera, terribilmente seduttiva.
Il quartiere è sorto agli inizi degli anni Cinquanta. Intorno c'era campagna. "Quando siamo venuti qui, mezzo secolo fa, si diceva Vescovìo, non Vescòvio ", ripete mia madre, divertita di fronte a uno dei tanti cambiamenti.
L'uso di droghe e sostanze psicoattive diverrà sempre più irrinunciabile nella società globale con la sua richiesta agli individui di rimodellarsi sulla velocità dei processori, riadattandosi fisicamente e psichicamente a esigenze e necessità dell'esterno
A vigilare sul corretto andamento del voto, l'Onu ha mandato cento osservatori. In 25 stati è sparito dalle liste elettorali un gran numero di cittadini di colore. Nello stato governato da Jeb Bush funzionano male i seggi elettronici.
Sono giovani, donne e immigrati: la radiografia della miseria compiuta da un monitoraggio della Caritas. Tra gli indigenti in aumento i pensionati. E l'organziazione avverte: "I nuovi poveri crescono perché non ci si cura abbastanza dei vecchi poveri".
Un pomeriggio di "porta a porta" a Cleveland, in compagnia di tre volontarie nere che reclutano votanti per John Kerry. Ore ed ore di lavoro per convincere la gente. Risultato: nella contea Cuyahoga 161mila nuove registrazioni, 820% più del 2000.
La maggioranza degli arabi non solo si aspetta, ma addirittura spera, che Bush resti in carica. Un desiderio diffuso, alimentato da calcoli politici e voglia di vendetta.
Una miniera d'oro è un'impresa devastante: non solo per i grandi pozzi a cielo aperto ma anche perché per separare l'oro dalle rocce grezze servono sostanze tossiche come il cianuro.
Il pensiero unico del profitto ha uno sbocco obbligato nell´accettazione della malavita universale, nel tramonto di una società etica e nel trionfo di quella mista dove non è più possibile distinguere fra morale e immorale, fra legale e illegale.