Intervista a Ghassan Khatib, Ministro del Lavoro nel governo palestinese, accademico, ex direttore del Jmcc (uno degli istituti di ricerca sui territori occupati più importanti), noto per le sue posizioni moderate e indipendenti.
La conferenza di Sharm el Sheikh nasce sotto il segno di Bush vittorioso e le sue conclusioni appaiono già scontate. Gli iracheni andranno al voto a prescindere da ogni valutazione sulla validità di una elezione che si tiene in un paese in guerra.
L'aspetto più drammatico dell'avventura irachena è la constatazione che, più passa il tempo, meno riusciamo a capire che cosa ci stiamo a fare in Iraq.
Mancano seicento giorni alle elezioni. Come li passerà la sinistra? Una serie di buoni consigli per uscire dall'impaccio a Fassino e Rutelli, a Prodi e Bertinotti, a D'Alema e Veltroni.
Preoccupa il tripudio del pensiero reazionario in Europa, di quanti esortano a capire l'America profonda: ma non c'è nulla da capire, c'è solo da essere contro.
Andranno più o meno d’accordo Stati Uniti ed Europa nel secondo mandato del presidente George W. Bush? Troveranno un’intesa con la inflessibile Condoleezza Rice al posto del duttile segretario di stato Colin Powell?
Las Vegas. Benvenuti nell’ultimo rifugio del corpo assediato dall’anima, dove le tre "G" della nuova America vincente, God, Guns and George trovano un ostacolo insormontabile nelle "G" del diavolo, Gamble, Girls and Glitz. Gioco, venere e lustrini.
"Il generale Colin Powell è un eroe americano, un simbolo americano, una magnifica storia americana", disse George Bush presentandolo. Quattro anni dopo, l’eroe e il simbolo vivono ancora, ma la storia è finita.
La grande guerra. Un secolo dopo spunta la canzone gemella scritta dai nemici. Il testo finora sconosciuto eseguito per la prima volta a Redipuglia. La musica composta dall’autore della Vedova allegra.
C’è una sostanza ideale, un corpus di valori che hanno secoli di vita, che sono temprati dal fuoco della storia, depurati dal virus totalitario, dal moralismo costrittivo, dall’arroganza elitaria. Guai a perdersi e a perderli, quei valori.
George W. Bush ha preso, nella terra che inventò la sinistra, il femminismo, le suffragette, che per prima legalizzò l’aborto negli Usa, una maggioranza più forte di quella che gli ha dato il suo Texas, il 62% del voti contro il 31% di Kerry, il doppio.
Figlia di un reverendo, la bambina del Sud cresciuta in una comunità perseguitata ma unita è diventata la professoressa invidiata dagli atenei; poi la politica. Un ritratto di Condoleezza Rice.
Ora gli italiani incominciano a capire quale è la vera natura del cavalier Silvio Berlusconi: sovversivo. Irresistibilmente sovversivo rispetto a tutto ciò che contrasta i suoi interessi: giustizia, economia, politica, tradizioni e istituzioni.
Il movimento neocristiano torna ad essere protagonista della politica Usa. Tra i fenomeni più significativi, la versione ammorbidita del Ku Klux Klan e gli studenti che combattono la promiscuità sessuale.
La battaglia culturale del XXI secolo è colma di sorprese, illusioni, speranze, dialoghi e scontri tra fedi antiche e costumi, illusioni e ideali in formazione.