Alessandra Arachi: L'Onu. 200 mila le piccole vittime delle guerre

Alessandra Arachi: L'Onu. 200 mila le piccole vittime delle guerre

C'è una Beslan ogni giorno nel mondo. Non è un modo di dire. Sono cifre: 547 bambini che muoiono ogni giorno per via di guerre e di attacchi terroristici. Le mine sono la minaccia più grave: provocano la morte di 10 mila bimbi l'anno.
Vivian Lamarque: La strage dei bimbi di Gorla, il ricordo tra pietà e orrore

Vivian Lamarque: La strage dei bimbi di Gorla, il ricordo tra pietà e orrore

Sessant'anni fa 200 scolari morirono sotto le bombe. Il racconto di una mamma, la fatica della commemorazione.
Marina Forti: Turchia. Un femminismo dalle molte identità

Marina Forti: Turchia. Un femminismo dalle molte identità

In Turchia il parlamento ha discusso una riforma del codice penale circa i reati di violenza contro le donne. Il dibattito ha rivelato quanto profonda sia la cultura maschilista nel paese.
Paolo Rumiz: Il giallo del papà della mummia. Ha voluto fare la fine di Oetzi

Paolo Rumiz: Il giallo del papà della mummia. Ha voluto fare la fine di Oetzi

L'escursionista che tredici anni fa ritrovò l'uomo di Similaun è sparito nella tormenta. Era ancora in causa col Suditirolo per la ricompensa. Bolzano lo aveva cancellato: ora tutti parlano di lui.
Gianni Riotta: Il Re, nudo o vestito, ha capito il trucco

Gianni Riotta: Il Re, nudo o vestito, ha capito il trucco

A tredici giorni dalle elezioni attese in tutto il pianeta, con Bush e Kerry testa a testa, è drammaticamente evidente che siamo ipnotizzati dalla rivoluzione tecnologica nell'informazione e ciechi davanti alla carenza di contenuti.
Marina Forti: La Turchia, tra democrazia e militarismo

Marina Forti: La Turchia, tra democrazia e militarismo

"Sono solo una facciata": secondo l'avvocata Eren Keskin, dell'Associazione per i diritti umani, le riforme varate in Turchia guardando all'Europa non bastano a parlare di democratizzazione. "Le forze armate restano il potere essenziale". Un’intervista.
Fahrenheit 9/11. Storia del documentario più visto di tutti i tempi

Fahrenheit 9/11. Storia del documentario più visto di tutti i tempi

"Prima della guerra in Iraq pensavo di fare un film sui rapporti tra Bush e bin Laden, poi con la guerra anche il mio film è cambiato" ha dichiarato l'autore e così Fahrenheit 9/11 è diventato una denuncia esplicita della scellerata guerra in Iraq.
Il Rapporto della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre conferma i fatti chiave di Fahrenheit 9/11

Il Rapporto della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre conferma i fatti chiave di Fahrenheit 9/11

Nelle 567 pagine del Rapporto finale della Commissione d’inchiesta sull’11 settembre trovano conferma alcuni fatti fondamentali mostrati in Fahrenheit 9/11.
Diamoci la sveglia con Michael Moore

Diamoci la sveglia con Michael Moore

Farheneit 9/11 è un capolavoro rabelaisiano, un moderno flaubertiano Bouvard o Pecuchet… il ritratto impietoso di George doppiovù Bush, eletto con l'imbroglio, credenziali per intraprendere la carriera di Presidente: figlio di suo padre.
Sebastiano Nata: Vescovio, voglia di amarcord. Dagli orti al regno del Bingo

Sebastiano Nata: Vescovio, voglia di amarcord. Dagli orti al regno del Bingo

Il quartiere è sorto agli inizi degli anni Cinquanta. Intorno c'era campagna. "Quando siamo venuti qui, mezzo secolo fa, si diceva Vescovìo, non Vescòvio ", ripete mia madre, divertita di fronte a uno dei tanti cambiamenti.
Gianni Riotta: L'America in fila alle urne. E partono i primi ricorsi legali

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In Florida e in Ohio contestate le macchine elettroniche. Anche Bush senior vota con due settimane d'anticipo in Texas.
Le droghe nell'età dell'ansia sociale. No Drugs no future di Gunter Amendt

Le droghe nell'età dell'ansia sociale. No Drugs no future di Gunter Amendt

L'uso di droghe e sostanze psicoattive diverrà sempre più irrinunciabile nella società globale con la sua richiesta agli individui di rimodellarsi sulla velocità dei processori, riadattandosi fisicamente e psichicamente a esigenze e necessità dell'esterno
Vittorio Zucconi: Presidenziali, l'ombra di una nuova Florida

Vittorio Zucconi: Presidenziali, l'ombra di una nuova Florida

A vigilare sul corretto andamento del voto, l'Onu ha mandato cento osservatori. In 25 stati è sparito dalle liste elettorali un gran numero di cittadini di colore. Nello stato governato da Jeb Bush funzionano male i seggi elettronici.
Marco D'Eramo: Cleveland, Ohio. Nel cuore della rust belt

Marco D'Eramo: Cleveland, Ohio. Nel cuore della rust belt

Quinta metropoli Usa negli anni '50, Cleveland è oggi in pieno degrado, dopo 30 anni di deindustrializzazione.
Gabriele Romagnoli: Il paradosso arabo. Speriamo in Bush

Gabriele Romagnoli: Il paradosso arabo. Speriamo in Bush

La maggioranza degli arabi non solo si aspetta, ma addirittura spera, che Bush resti in carica. Un desiderio diffuso, alimentato da calcoli politici e voglia di vendetta.
Peppe Lanzetta “Olimpico del Teatro” 2004

Peppe Lanzetta “Olimpico del Teatro” 2004

Peppe Lanzetta premiato agli ‟Olimpici del Teatro” come migliore autore di novità italiana per Malaluna.
Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. "Campagnando" nell'Ohio

Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. "Campagnando" nell'Ohio

Un pomeriggio di "porta a porta" a Cleveland, in compagnia di tre volontarie nere che reclutano votanti per John Kerry. Ore ed ore di lavoro per convincere la gente. Risultato: nella contea Cuyahoga 161mila nuove registrazioni, 820% più del 2000.
Marina Forti: Romania, l'oro e il veleno

Marina Forti: Romania, l'oro e il veleno

Una miniera d'oro è un'impresa devastante: non solo per i grandi pozzi a cielo aperto ma anche perché per separare l'oro dalle rocce grezze servono sostanze tossiche come il cianuro.
Michele Serra: Una sfida al biotech che avanza

Michele Serra: Una sfida al biotech che avanza

La scommessa di Slow Food: solo il piacere può salvare la politica, e "Terra Madre" già esonda dalle sue sedi ufficiali per celebrare una festa contadina mai vista, poliglotta e polimorfa, nottambula, ciarliera, terribilmente seduttiva.
Giorgio Bocca: Nella tenaglia di profitto e crimine

Giorgio Bocca: Nella tenaglia di profitto e crimine

Il pensiero unico del profitto ha uno sbocco obbligato nell´accettazione della malavita universale, nel tramonto di una società etica e nel trionfo di quella mista dove non è più possibile distinguere fra morale e immorale, fra legale e illegale.