Gianni Riotta: Presidenziali. L'ora decisiva dei "numeri due

Gianni Riotta: Presidenziali. L'ora decisiva dei "numeri due

Per assegnare ai candidati la manciata di voti che assicura la vittoria a novembre, basta un'emozione in più. Il freddo Cheney impugnerà la paura, il caldo Edwards la rassicurazione. Per una volta nella storia americana, i numeri due contano.
Paolo Di Stefano: Italia ingrata, le carte dei grandi se ne vanno

Paolo Di Stefano: Italia ingrata, le carte dei grandi se ne vanno

Da Marinetti a Flaiano: i fondi degli scrittori del ‘900 dispersi per il mondo. I recenti casi degli archivi di Lalla Romano e Giuseppe Pontiggia rilanciano la discussione sulle sorti dell'arcipelago sommerso della nostra letteratura.
Marina Forti: San Francisco si iscrive a Kyoto

Marina Forti: San Francisco si iscrive a Kyoto

San Francisco vuole mettersi in pari con gli obblighi del Protocollo di Kyoto. Gli Stati uniti avevano firmato quel protocollo, con il presidente Bill Clinton: il suo successore George W. Bush decise però di tirarsene fuori.
Fabrizio Tonello: Presidenziali. Un dibattito da fantamondo

Fabrizio Tonello: Presidenziali. Un dibattito da fantamondo

E così John Kerry ce l'ha fatta. Non a "vincere" il dibattito, tema privo di senso a cui i giornalisti americani sono particolarmente affezionati, ma a evitare le trappole di un formato inadatto alla discussione e di media diffidenti verso di lui.
Fabrizio Tonello: Bush-Kerry, sfida a Coral Gables

Fabrizio Tonello: Bush-Kerry, sfida a Coral Gables

Primo faccia a faccia elettorale, evento mediatico che premia il più spregiudicato. Kennedy-Nixon fu il primo scontro trasmesso in tv. Nixon aveva la barba lunga, che gli diede un'aria patibolare. Un grave svantaggio rispetto all'affascinante democratico.
Michele Serra: Il candidato mediatico da Scelli a Marrazzo

Michele Serra: Il candidato mediatico da Scelli a Marrazzo

In tempi di superspecializzazione, la politica è in netta controtendenza: minaccia di diventare l'unico lavoro non professionale di questo paese. "Professionisti della politica", del resto, è diventato poco meno di un insulto…
Marina Forti: Equador. Meglio il petrolio o la biodiversità?

Marina Forti: Equador. Meglio il petrolio o la biodiversità?

Petrobras, l'ente petrolifero dello stato brasiliano ha ottenuto dall’Equador la licenza per estrarre petrolio nel Parco Nazionale Yasuni, una delle riserve naturali più "bio-diverse" del continente americano, "Riserva della biosfera", secondo l’Unesco.
Furio Colombo: Zapatero il codardo

Furio Colombo: Zapatero il codardo

C’è stato, in questo Paese, chi ha provato in tutti i modi a legare il nome di Zapatero a qualcosa di vergognoso. La vergogna sarebbe stata quella di avere deciso di ritirare dall’Iraq il contingente militare spagnolo.
È morto Enzo Santarelli

È morto Enzo Santarelli

È morto Enzo Santarelli, studioso raffinato, autore di opere illuminanti sul fascismo e sull’Italia contemporanea.
Giulietto Chiesa: Le meraviglie del "bipolarismo mite"

Giulietto Chiesa: Le meraviglie del "bipolarismo mite"

Sull’Iraq gli schieramenti politici italiani inventano il ‟confronto mite”. Enrico Letta sostiene che "la scelta secca ritiro immediato sì, ritiro immediato no, non va più bene", per Fassino, invece, "il problema non è il ritiro delle truppe italiane ....
Vittorio Zucconi: Doppia paura alla casa bianca

Vittorio Zucconi: Doppia paura alla casa bianca

Sulla Casa Bianca si stende l'ombra lunga d'una doppia paura, la paura di perdere la guerra in Iraq e dunque di perdere le elezioni in casa. La si legge nelle parole del segretario alla Difesa, di quel "Rummy" Rumsfeld…
Gabriele Romagnoli: Zarqa,la città violenta del boia di Al Qaeda

Gabriele Romagnoli: Zarqa,la città violenta del boia di Al Qaeda

La storia di ciascuno è specchio dei luoghi e dei tempi in cui vive.Ahmed Fideel el Khalayleem era zarqawi, un uomo venuto da Zarqa, prima di essere Al Zarqawi, il presunto tagliatore di teste per la cui cattura gli americani offrono quanto per Bin Laden.
Paolo Andruccioli: Tutte le strade portano al pedaggio

Paolo Andruccioli: Tutte le strade portano al pedaggio

Novità assoluta nella finanziaria per il 2005: il ministro dell'economia mette in vendita, a "prezzi di mercato" le autostrade. Ma non basta: per fare cassa saranno introdotte tariffe sulle statali e sulle grandi tangenziali.
Gianni Riotta: Bizzarre lezioni contro l'Italia

Gianni Riotta: Bizzarre lezioni contro l'Italia

Il quotidiano popolare americano ‟New York Post”, della scuderia del magnate conservatore Rupert Murdoch, parla di "vergogna" per il pagamento di un milione di dollari (830.000 euro), in riscatto per le ragazze italiane.
Gianni Riotta: Italia e America. La grande cucina

Gianni Riotta: Italia e America. La grande cucina

Addio alle salse e alle brutte copie del ragù New York scopre il segreto della semplicità. Gli americani erano abituati a mangiare "all'italiana", con pietanze affogate nei peperoni. Adesso invece la tradizione dei nostri piatti comincia a imporsi.
Pierfrancesco Pacoda: Le tensioni creative del Salento

Pierfrancesco Pacoda: Le tensioni creative del Salento

Trasformazioni in vista per la "Notte della Taranta". Per superare il clamore pop della "pizzica".
Vittorio Zucconi: Slow Food, l'eroe europeo

Vittorio Zucconi: Slow Food, l'eroe europeo

C'è un altro scontro di civiltà, sulla strada dell'Occidente, che il magazine ‟Time” ha individuato, scegliendo subito in quale campo stare, è la guerra tra la barbarie del fast food e la cultura civile del gusto.
Gianni Riotta: Presidenziali USA. La spada di George nella rete di John

Gianni Riotta: Presidenziali USA. La spada di George nella rete di John

La spada del presidente finisce nella rete del senatore Lo sfidante ha vinto puntando sulla razionalità dell'elettorato. Bush ha insistito sul messaggio: "In guerra non si cambia".
Michele Serra: Addio tut tut la linea sarà sempre libera

Michele Serra: Addio tut tut la linea sarà sempre libera

Il "tut tut" che ci informava, fin qui, della possibilità che in una casa il telefono potesse essere occupato, diventerà una bizzarra anomalia... Forse eravamo più liberi quando il telefono suonava più spesso occupato.
Furio Colombo: Presidenziali USA. Cose di un altro mondo

Furio Colombo: Presidenziali USA. Cose di un altro mondo

Esiste un Paese grande e potente in cui un giornalista della televisione pubblica può fermare il presidente di quel Paese e dirgli: guardi che non si è capito. Può provare a ripetere ciò che ha detto in modo che tutti possano seguire il suo argomento?