Le migrazioni non sono né onde né flussi, come è comune definirle nella brutta terminologia demografica. Sono invece il risultato di centinaia di migliaia di tragitti individuali, alimentati dalla necessità, dalle sofferenze e dalla speranza.
Nel momento più buio, sottoposto al controllo mediatico più rigido della televisione e della stampa italiana, un giovane funzionario della Federazione romana dei Ds è venuto a dire che a lui "la parola regime fa venire l’orticaria".
Cinquant’anni fa un prete scomodo, viene ‟esiliato” in un piccolo borgo toscano. Comincia allora la storia straordinaria di un gruppo di poveri ragazzi di campagna alle prese con materie e programmi che nemmeno i collegi dei ricchi avevano.
Trionfo del made in Italy: ecco il Banana Box, "il simpatico contenitore per banane di generose dimensioni che ti permette di portare nello zaino la merenda senza rovinare il frutto”. Ma nel paese del banana box, Silvia, laureata in fisica, fa l’ottico
L’Italia coloniale di Berlusconi - esperienza nuova per un Paese non privo di orgoglio, come si è visto con la Resistenza - ha seguito le elezioni americane e accolto il risultato con lo stesso spirito di Bombay e Calcutta ai tempi d’oro degli inglesi.
Ormai è evidente: la persecuzione dei cristiani in Europa, e specialmente in Italia, è un fenomeno in forte crescita. I cristiani italiani sono in condizione di soggezione e minorità, condizionati e atterriti dalla cultura giacobina.
Intervista a Carlo De Benedetti. "In Asia l’autoritarismo paga, l’Occidente schiavo dei conflitti d’interesse. Giudici e informazione sono i contrappesi. La Rai? Pubblica e senza spot".
Intervista a Enrico Mentana, dopo la sua rimozione da direttore del ‟Tg5”. "Non è una separazione consensuale, difeso solo da Piersilvio. Ora tutelerò l’informazione in Mediaset".
Ho fatto testamento. No, niente di drammatico: ho solo in programma un paio di viaggi nella parte appena pacificata del mondo. Lì non temo attentati e rapimenti, temo le linee aeree deregolamentate e l'entusiasmo affaristico dei neofiti
Precari. In nome di cosa e per quale superiore ragione è stato deciso di espellere dal futuro una generazione intera per sfruttarne le capacità al minor costo possibile?
Ventun giornalisti arrestati negli ultimi due mesi. Giornali e, soprattutto, siti web chiusi d'autorità. L'attacco dei conservatori in Iran prende di mira l'informazione per ingabbiare una società che cambia.
Berlusconi è con le spalle al muro. Basterebbe una semplice spallata per buttarlo giù ma c'è da dubitare che l'opposizione voglia dargliela. Prodi avrebbe già un piede sulla porta di palazzo Chigi. Ma prima che il gallo canti possono succedere tante cose.
La chiusura di un giornale non è fatto straordinario in Iran: molte testate sono state chiuse negli ultimi anni. Emadeddin Baghi, direttore di ‟Jomhouriyat”, giornale chiuso pochi giorni dopo la sua nascita, racconta il difficile cammino verso la libertà.
I conservatori all'attacco: "Il programma nucleare è una questione d'orgoglio nazionale. È una capitolazione" Dubbi sulle reazioni degli Stati uniti, sempre pronti ad accusare Tehran di non rispettare i patti. Nonostante le rassicurazioni europee.
L'Iran nel mirino dell'amministrazione Usa. Accuse calcolate. Gli "exilés" protetti dalla Cia rivelano un programma atomico segreto. Powell parla di missili a testata nucleare.