Lo storico Joachim Fest è duro nei confronti dell'autore: suo coetaneo ricorda bene quegli anni. "Una cosa era aiutare, obbligati, i cannonieri antiaerei come ha fatto Ratzinger, altra aiutare quei massacratori".
Quando andai a trovarlo per la prima volta a Berlino Ovest (1965) l'autore di Il tamburo di latta era un uomo di 37 anni, appena di quattro più vecchio di me che quando finì la guerra di anni ne avevo 14.
Crescono le pressioni in Europa perché restituisca il Nobel. Lo scrittore: «Nelle SS avevo 16 anni, solo ora ho trovato il modo di confessare. È stata una macchia per tutta la vita».
Il silenzio dello scrittore mette a rumore politica e cultura. E c'è chi insinua: è un'operazione commerciale. Walesa: non è più cittadino di Danzica. Il Pen Club di Praga lo sconfessa.
E' una vicenda dai suoi tratti tipici, che hanno a che vedere con l'essenza delle professioni intellettuali e con la sua potenziale degenerazione. Solo su questo piano merita di interessarci.
Con l’unità Nasser sotto attacco nella parte sud-orientale del Libano e le ripetute incursioni nel settore di Tiro, l’Hezbollah sta riorganizzando le sue forze. Con nuovi gruppi di fuoco ai quali affidare missioni a sorpresa.
I negoziati commerciali del ‟Doha Round” sono falliti una volta ancora. La responsabilità viene attribuita agli Stati Uniti, che si sono rifiutati di ridurre i sussidi agricoli. E intanto aumenta il dominio delle multinazionali, anche in India.
La Cassa depositi e prestiti, ha detto il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, non può essere privatizzata, ma il dibattito sulla natura della Cdp è destinato a continuare.
Chi sono i veri viaggiatori? Sono coloro che non trascurano l’intervallo tra l’inizio e la fine, che non viaggiano solo per arrivare perché per coloro che vogliono arrivare del viaggio ne è nulla.
Leader confusi, diplomatici impotenti, osservatori ingenui, chiunque si illudeva di una pace a breve tra Israele ed Hezbollah libanesi si scontra a Cana con quella che lo scrittore russo Vasilj Grossman chiamava ‟La feroce verità della guerra”.
Fidel Castro passerà alla storia come il ‟lìder” dell’unico regime "latino" che l’America non è riuscita a cambiare. Sarà il terribile bambino barbuto che ha saputo per mezzo secolo irridere all’imperatore, davanti a lui nudo.
Fidel Castro ha delegato tutti i poteri al fratello Raul per motivi di salute. Le cronache di queste ore parlano di un’emorragia intestinale che ha costretto il ‟lìder” a un complicato intervento chirurgico. Un estratto dal film di Oliver Stone.
Ho osservato con attenzione la fotografia della barca dei clandestini alla deriva. Ha l’aspetto di quelle piccole imbarcazioni per cinque o sei persone che nel periodo estivo si noleggiano sulle nostre coste per un giro di un paio d’ore in mare
Era l’8 agosto del '56 e in una miniera di carbone di Charleroi, al Bois du Cazier di Marcinelle, in un incendio morivano 262 minatori, 136 dei quali italiani, abruzzesi e calabresi della Sila, gente di San Giovanni in Fiore, Castelsilano, Rocca Bernarda