In Thailandia i generali golpisti dicono di aver agito ‟per salvare la democrazia”, con la benedizione del re. E assicurano: entro due settimane un governo civile.
Un gruppo di attivisti di Greenpeace Indonesia ha scaricato 700 chili di fango davanti all'abitazione del ministro per gli affari sociali per attirare l'attenzione su come il governo sta maneggiando il più grave disastro ambientale/sociale del momento.
La storia di Adelin Lis, detto ‟il re del legname di Sumatra”, illustra bene il problema della deforestazione illegale nelle grandi foreste tropicali dell'Indonesia.
Il Mussolini crepuscolare di Salò lo chiamava ‟il mal d’Africa”, la nostalgia per le colonie. E un po’ di ‟mal d’Africa” sembra sia rimasto in Gianfranco Fini esitante fra il ‟fascismo male supremo” e quello che ‟qualcosa di buono lo ha pur fatto nelle co
L'Afghanistan si sta irachizzando. Due soldati italiani morti in pochi giorni a Kabul, l'ultimo ieri. Kamikaze, autobombe, rapimenti, bombe sulle strade per far saltare i convogli militari, ‟collaborazionisti” uccisi.
Facendo zapping nel pittoresco bazar dei canali satellitari, mi sono imbattuto in una notevole frattaglia della Festa Azzurra di Napoli, in onda su un canale molto locale. Forse perché il regista non era cauto e bene addestrato come quelli di Retequattro
A proposito dell’eutanasia, una chiarificazione terminologica e concettuale della questione mi pare essenziale, soprattutto se questa dovesse approdare in Parlamento a dividere coscienze, appartenenze, fedi e ideologie.
Che bisogna sostenere l’industria nazionale è un comandamento così forte e pregnante che lo abbiamo inserito nel catechismo civile; non è escluso che qualche ateo devoto lo abbia aggiunto come prece nei suoi atti devozionali
Nell'era della comunicazione l'interstizio tra trapasso ufficiale e morte fisica si dilata fino a durare anni. Finora quest'effimero aldilà spettava solo agli autocrati. Ma la guerra al terrore sembra conferire lo stesso ‟antetomba” anche a bin Laden.
C’è un uomo paralizzato che vuole morire. C’è un altro uomo paralizzato che vuole vivere. La differenza fondamentale tra i due è che l’uomo che vuole morire non può .
Lo strapotere della pubblicità nel proporre stili di vita. E la rapidissima obsolescenza degli strumenti di lavoro obbligano gli uomini a una partecipazione passiva alle sorti della specie.
La trasformazione è ancora possibile oppure possiamo dire ‟Goodbye Mr Socialism”? Hai mai comprato un libro perché vincitore di un premio letterario? Ecco alcuni temi dei sondaggi del sito Feltrinelli. Esprimi la tua opinione!
Se Giorgio Armani - persona della quale non sono note tendenze autoritarie, anzi - sbotta contro i graffitari di Milano, al punto di volerli "mandare tutti in galera", forse significa che il troppo effettivamente è troppo .
Sapeva che qualcuno avrebbe storto il naso, era cosciente di non ricavarne soltanto congratulazioni, però Romano Prodi Non ha rinunciato al suo incontro con il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, all’assemblea generale dell’Onu riunita a New York.
"Il denaro è lo sterco del demonio? No!" Ruoterà intorno a questo tema il dibattito centrale della prossima edizione del meeting di Rimini. I vertici di Cl sono già al lavoro per cercare nuovi ospiti e argomenti di discussione.
Agenti e procuratori che offrono bustarelle, allenatori corrotti che le accettano, giocatori che cambiano squadra in virtù di imbrogli dietro le quinte. L’Italia di "Calciopoli"? No, questa volta succede in Inghilterra.
Biglietti esauriti per lo "Spazio Ontologico", dibattiti accesissimi sull'assimilazione dei formaggi fermentati e appassionanti tornei di ipnotizzatori. Torna minacciosa la stagione dei festival culturali. Guida alle kermesse da evitare a tutti i costi.