Dimenticare Foucault? È davvero impossibile. E oggi, a venti anni dalla sua scomparsa avvenuta per Aids, siamo in grado di misurare tutta la fallacia del celebre slogan lanciato da Jean Baudillard.
‟Vengo dalla costa caraibica, dove si vive fuori tutto il giorno e c’è un culto speciale per le relazioni umane: facendo la spesa vieni a sapere ogni sorta di notizie e segreti.”
Fermata la legge che limita l´accesso dei bambini agli indirizzi osceni: "Viola il diritto di espressione". Per i giudici rischiava di essere limitato il "legittimo accesso dei cittadini adulti al web".
Saddam Hussein è preso in "custodia legale" dal nuovo governo iracheno. Un passo che gli è stato notificato ieri nella cella controllata dagli americani presso l'aeroporto internazionale di Bagdad.
Vedere, a distanza di tredici anni, le immagini del golpe di agosto che segnò la fine di Gorbaciov, fa semplicemente pensare che dovremmo riscrivere tutta la storia di questi tredici anni. Fu un golpe? A metà soltanto.
La consegna dei poteri a un governo fantoccio è il più grande regalo che si potesse fare all'integralismo islamico che accusa i "traditori" di aver "venduto l'anima ai cristiani corrotti".
Victor Navorski contro George W. Bush, ecco il duello politico cinematografico dell'estate 2004. Navorski è l'eroe del nuovo film di Steven Spielberg, The Terminal, e può essere lui il vero alleato del democratico John Kerry.
Il premier, 48 anni, non ha mai rinnegato il suo passato di rivoluzionario di sinistra. Apprezzato da Bush, è un antistatalista e un fautore dell'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità.
Intervista al neo presidente Ghazi Al Yawar: "Oggi il mio cuore ha tremato. Dopo la dittatura e la guerra la Storia riparte. I terroristi depongano le armi."
Esiste un colmo anche per una città non esattamente etica come questa, dove clientele e tangenti e appalti sospetti sono antica consuetudine. Decadenza e immobilismo contrastano con quello che la Francia mostra solo a pochi chilometri di distanza.
Intervista al premier iracheno Allawi che, alla vigilia del passaggio di poteri, illustra il suo programma: pugno di ferro con i criminali, amnistia per chi collabora, rilancio dell'economia.
Allora oggi faccio così e parlo direttamente - anche se confesso che mi piace più pensare al blog come a un diario personale che accidentalmente è letto da altri, che mi cerchino o ci inciampino per caso.
Errore si dice di una scelta infelice di Trapattoni ai campionati europei, ma di una GUERRA? Migliaia di morti, generazioni traumatizzate, incalcolabili feriti, terrorismo o odio dilagante. Un errore? Che ne è delle parole, dei nostri orizzonti di senso?