Chissà se ci sono ‟difensori della vita” anche tra i parlamentari di maggioranza che hanno votato in favore dell’obbligo, per medici e infermieri degli ospedali, di denunciare i clandestini
Rileggendo "Tirar mattina" di Umberto Simonetta colpisce il paesaggio sociale e umano della Milano d’epoca, che nessuna nostalgia può addolcire. Prostituzione e vita agra, il ciondolare senza sbocchi dei ragazzi, e molte di quelle "piaghe sociali"
Chi nutre qualche perplessità sulla svolta ecumenista dell’ultimo Benigni (comunista, cristiano, nazional-popolare, prodigo di abbracci a trecentosessanta gradi) ha di che riflettere dopo la sua esibizione sanremese.
In questi giorni plumbei, in questo clima greve e pericoloso, confesso di essere debitore al premier del solo istante di ilarità che sono riuscito a concedermi
Sarà bene tenere a mente, visto il clima, che in questo Paese esiste una sinistra piuttosto forte, stimabile in circa il 40 per cento dell’elettorato, dai moderati fino alle frange più radicali: più o meno la stessa percentuale dal dopoguerra a oggi
Il "patriottismo costituzionale" di Gianfranco Fini è la grande novità politica degli ultimi mesi. È da un bel pezzo che non ne sbaglia una, almeno agli occhi di chi sogna una destra repubblicana e munita di senso dello Stato
Si vorrebbe e si dovrebbe tacere, ma proprio non ce la si fa. Anche perché tacere, di fronte alle urla e agli insulti altrui, rischia di sembrare una diserzione. E dunque: leggo le scritte "Beppino boia"
Forse sono diventato ipersensibile Ma ogni volta che Berlusconi pronuncia anche una sola parola sulla famiglia Englaro mi sento umiliato dalla sua grossolanità morale
Risaputo che Mastella galleggia da secoli in quella zona grigia che separa o meglio unisce destra e sinistra, generosamente definita "centro" tanto per darle un nome, non si vede dove stia la novità del suo neo-neo-berlusconismo
La povera Emma Marcegaglia, per una volta che apre bocca, viene trattata da "corvo" dal ministro Scajola, che da anni contende a Gasparri i vertici assoluti della rudezza politica (vedi il caso Biagi)
Se vi ferma una ronda, sarà vostra premura accertarvi subito da che partito è ispirata. Se leghista dovrete affrettarvi a diradare ogni sospetto sulla vostra etnia, se di Forza Nuova dovete correre molto forte
Non sapevo che anche il senatore Quagliariello, tra i principali agitatori del "partito della vita" costituitosi a Palazzo Madama in un paio di minuti di urla, fosse un ex radicale
Esiziale sconquasso nella sinistra (una sola vera domanda: dopo la morte, avremo la chance di una reincarnazione, sia pure in ciuco o in bacarozzo?). Dentro lo sconquasso sono i dettagli, come sempre, a darci la misura delle cose
In tempo di crisi non si può più pensare che tutta la cultura sia finanziata con i fondi pubblici. È ora di sostenere scuola e tv. Festival e spettacoli d’élite devono creare i presupposti per diventare una vera impresa privata. Ecco quel che farei io...
Leggendo un dotto intervento di Piero Ostellino mi sono imbattuto nella ripetizione (ennesima) del concetto politico più gettonato degli ultimi anni: la sinistra non ha più identità propria, e vive solo di antiberlusconismo
Bastava leggere i quotidiani di ieri per avere l’idea di un paese strappato in due. Poche le voci di mediazione, che denunciano le "apodittiche certezze di due partiti contrapposti" (Angelo Panebianco). Ma a dispetto della sua buona volontà
Nel momento e nel luogo solenni dell’addio, nel tempio di Adriano, Veltroni aveva la faccia di chi non vede l’ora di fare una passeggiata in bicicletta a Villa Borghese. Di rado capita di vedere così ben incarnata l’espressione ‟sollevato dall’incarico”.
Tutto quello che conta, l’unica cosa che conta davvero, è cosa rimane di quest’uomo nella mia vita, cosa rimarrà. Per quanto mi riguarda quest’uomo è la sua opera, solo quella. C’è stato un momento in cui ho sentito la sua voce nel mio telefono...
La mostra illustra, per la prima volta in Italia, la poliedrica attività di artista, progettista, teorico del disegno industriale, educatore e studioso della cultura tecnica e della comunicazione di Tomás Maldonado.
Dalla vicenda di Eluana Englaro, insieme a tanti altri pensieri gravi, emerge un paradosso: il terrore della morte traspare da atti e parole di alcuni credenti assai più che da atti e parole di spiriti laici come il signor Englaro