Dimenticare Foucault? È davvero impossibile. E oggi, a venti anni dalla sua scomparsa avvenuta per Aids, siamo in grado di misurare tutta la fallacia del celebre slogan lanciato da Jean Baudillard.
Il premier, 48 anni, non ha mai rinnegato il suo passato di rivoluzionario di sinistra. Apprezzato da Bush, è un antistatalista e un fautore dell'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità.
Saddam Hussein è preso in "custodia legale" dal nuovo governo iracheno. Un passo che gli è stato notificato ieri nella cella controllata dagli americani presso l'aeroporto internazionale di Bagdad.
Fermata la legge che limita l´accesso dei bambini agli indirizzi osceni: "Viola il diritto di espressione". Per i giudici rischiava di essere limitato il "legittimo accesso dei cittadini adulti al web".
La consegna dei poteri a un governo fantoccio è il più grande regalo che si potesse fare all'integralismo islamico che accusa i "traditori" di aver "venduto l'anima ai cristiani corrotti".
Vedere, a distanza di tredici anni, le immagini del golpe di agosto che segnò la fine di Gorbaciov, fa semplicemente pensare che dovremmo riscrivere tutta la storia di questi tredici anni. Fu un golpe? A metà soltanto.
Victor Navorski contro George W. Bush, ecco il duello politico cinematografico dell'estate 2004. Navorski è l'eroe del nuovo film di Steven Spielberg, The Terminal, e può essere lui il vero alleato del democratico John Kerry.
Intervista al neo presidente Ghazi Al Yawar: "Oggi il mio cuore ha tremato. Dopo la dittatura e la guerra la Storia riparte. I terroristi depongano le armi."
Sei arrivato alle 9 e 40, hai messo il piede sul primo scalino del Vittoriano alle 13 e 22; e alle 13 e 40 in punto sei entrato nella camera ardente - dove ti esortano continuamente a fare presto. Ci sei stato poco, ma quel poco è bastato.
Tutti ci consigliano di leggere i libri. "I libri", così: in generale. Eppure nessuno ci consiglia di comprare le macchine in generale, o mangiare i panettoni in generale, o metterci le calze in generale.
Allora oggi faccio così e parlo direttamente - anche se confesso che mi piace più pensare al blog come a un diario personale che accidentalmente è letto da altri, che mi cerchino o ci inciampino per caso.
Intervista al premier iracheno Allawi che, alla vigilia del passaggio di poteri, illustra il suo programma: pugno di ferro con i criminali, amnistia per chi collabora, rilancio dell'economia.
A giudizio il riferimento religioso nel giuramento alla nazione. Un padre ateo contesta le parole che sua figlia deve pronunciare ogni mattina a scuola: violato il primo emendamento?
Nelle pagine romane del quotidiano, il mercoledì o a volte anche prima, vedo l’annuncio di un film che aspettavo. C’è scritto ‟da venerdì”. Chiudo il giornale sapendo che si apre un tempo in cui una sera, presto, andrò a vederlo.
Errore si dice di una scelta infelice di Trapattoni ai campionati europei, ma di una GUERRA? Migliaia di morti, generazioni traumatizzate, incalcolabili feriti, terrorismo o odio dilagante. Un errore? Che ne è delle parole, dei nostri orizzonti di senso?