Non violenza e potere. Privilegiare la democrazia partecipativa, le relazioni orizzontali e l'autogestione, socializzare il potere. Un nuovo modello politico, ispirato ad Aldo Capitini.
Per ventisette anni non hanno avuto contatti diplomatici diretti. Ma ecco che il regime degli ayatollah segnala, per la prima volta pubblicamente, la disponibilità a trattare con il ‟Grande Satana”.
Dai Centri Asociali ai New Punkabestia. Ecco la tumultuante galassia della sinistra rivoluzionaria italiana, molto difficile da mappare con precisione.
Il ‟nemico numero uno” e il ‟grande satana” si parleranno, in modo pubblico, per la prima volta dal 1979: Tehran e Washington hanno annunciato che discuteranno la situazione in Iraq.
Ahmadinejad punta sull’orgoglio nazionale per cercare il consenso e zittire i rivali, compito sempre più arduo con la crescita delle pressioni esterne.
A me ricorda certe cartoline siciliane quando ancora la terra era una somma di latifondi e nei paesi del dopoguerra i disoccupati, per campare, s’industriavano a fare i ‟giornatari”, braccianti pagati un tanto a giornata di lavoro.
Il potere esplosivo del movimento legato a Milosevic ebbe il suo detonatore nella fusione di due ingredienti opposti: la nomenklatura comunista in lotta per conservare il potere, e il nazionalismo anticomunista coltivato da poeti e scrittori conservatori.
Kirchner e Tabaré Vazquez hanno annunciato di aver raggiunto una tregua nel scontro sulla costruzione di due stabilimenti di cellulosa per carta sulla sponda uruguayana del fiume Uruguay, nel tratto che segna il confine con l'Argentina.
La strategia di utilizzo dei media di Berlusconi si basa su due pilastri: in primo luogo esserci, esserci sempre, esserci dappertutto; in secondo luogo, usare la propria presenza in tv per dominare l'agenda dei quotidiani.
La morte di Milosevic appare sui giornali di Belgrado come destino vincente di un eroe. Perfino la radio storica dell’opposizione, B92, riceve messaggi di cordoglio. La famiglia si prepara a celebrare le esequie del ‟martire” e la causa nazionalista.
Se non vogliono finire in prigione accusati di stupro, i maschi britannici devono attendere un ‟via libera” esplicito ed inequivocabile dalle loro possibili partner, prima di andare avanti con il corteggiamento.
‟Abbiamo diritto al nucleare, ma a che prezzo? Il governo non ha il consenso, ma ne fa a meno” ci dice Moshen Kedivar, intellettuale riformista, ma gli oppositori iraniani sono stretti tra le minacce di intervento esterno e un potere militarizzato.
Gli islamici: inaccettabile il suo piano per i confini d’Israele. Il premier dello Stato ebraico vuole annettere le tre grandi colonie in Cisgiordania.
Porti negati a Dubai, testa dura all’Onu e toni da miles gloriosus sull’Iran sono segni di debolezza, non di forza per la superpotenza leader del mondo.