Immagino che per qualcuno tra voi possa risultare difficile, forse anche innaturale, ma vorrei pregarvi, amici lettori, di considerarvi per qualche minuto quel genere di cittadino medio un po' astratto, un po' fittizio, così adatto alle ...
L'11 settembre usato come un sedativo per lasciare nel sonno la società americana, la guerra preventiva giocata come affermazione della logica paranoica del controllo totale su ogni possibile minaccia.
Dalla Guerra del Golfo, gli Stati uniti e i loro alleati sono riusciti a cancellare la morte propria e altrui dall'immaginario bellico e hanno trasformato la guerra in una semplice operazione di logoramento della capacità aggressiva del nemico.
Man mano che le generazioni si susseguono, anche la guerra si ripresenta fra i corsi e ricorsi storici, i caratteri geografici, le costanti antropologiche, il più risaputo déjà vu. Ora sembra di rivivere il 1939.
Amo il cinema di Almodóvar perché mi dà emozioni. Perché fa reagire i due emisferi nei quali è diviso il nostro cervello, quello destro e quello sinistro, la parte in cui funziona la Ratio e la parte in cui funzionano le emozioni.
La guerra degli Stati uniti all'Iraq finirà col far sentire i suoi effetti pesanti anche sull'India. Impauriti dall'imminenza del conflitto, milioni di immigrati indiani potrebbero infatti decidere di rientrare nel loro paese.
La seconda guerra a Saddam comincia già ai tempi del presidente Clinton. Si affrontavano allora tre posizioni. Quando ci si chiede, «perché George W. Bush ha deciso di bombardare adesso il raìs?», occorre partire da quei dibattiti.
«Rai per gli italiani, no agli ebrei, raus Mieli» firmato Nar, Nuclei armati rivoluzionari, di cui si parlò negli anni Settanta quando li guidavano Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Le due scritte sono apparse sui palazzi della Rai a Milano
La mattina abbiamo l'abitudine, qui nell'ospedale a Kabul, di dare un'occhiata ai titoli dei quotidiani su Internet. Dal Corriere del 2 febbraio vengo a sapere di essere un Signor Né-Né, di non essere «né con Saddam né con la guerra».
Al momento non c'è nessun nuovo veicolo spaziale che possa sostituire lo Space Shuttle. Gli ingegneri della Nasa e delle grandi aziende del settore aerospaziale, però, hanno già alcuni progetti sia di medio che di lungo periodo.
Troppe distorsioni inquinano il mestiere di ricercatore: la denuncia nelle lezioni postume del filosofo marxista scomparso un anno fa: ‟Le speculazioni legate al mercato rischiano di provocare una «temibile regressione»”.
E' stato conferito a Gino Strada il Premio Palatucci di Montella (AV) per il 2003. Si tratta del premio in memoria del questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei dai campi di concentramento e che a sua volta morì a Dachau.
Si avverte in Sudafrica, dalla sconfitta dell´apartheid sostenuto dall´occidente, un senso d´inconfessata fratellanza con i paesi dell´America Latina e dei Carabi.
Un programma per la scuola italiana: lo propone Domenico Starnone - ex insegnante e scrittore, premio "Strega" e premio "Napoli" 2001 con il romanzo Via Gemito - in "MicroMega", febbraio 2003, da cui traiamo un brano.
"Dicono che sono un dittatorello, ma io vado avanti per la mia strada", dichiara Berlusconi. È quanto si era previsto mesi fa quando per la prima volta si parlò di dittatura morbida. Ci si lamentò delle esagerazioni, esagerazioni che si stanno avverando.
Auguri ai pensatori di destra riuniti a Todi. Sono cimenti durissimi. Partecipai (abusivamente, lo dico a posteriori) ad analogo pensatoio di sinistra, in una ridente località toscana