Noi di sinistra... ha detto dopo la sconfitta elettorale Massimo D'Alema, "dobbiamo avere la stessa forza di risposta e di organizzazione che ebbe Berlusconi quando tutti lo davano per spacciato."
Ragazzi senza bandiere e senza leader, ragazzi senza parole d’ordine e senza ricordi che possano andare più in là del 20 luglio scorso. Ragazzi che dovrebbero starsene a casa a guardare la televisione, a consumare i soldi dei nonni.
Dieci anni fa, a Palermo, un´autobomba uccideva Paolo Borsellino. Neanche due mesi dopo la strage di Capaci, "Cosa nostra" faceva saltare in aria anche l´erede di Falcone e del suo metodo.
Edoardo Sanguineti, poeta, scrittore e intellettuale, rievoca le vacanze in una Bordighera che non esiste più, con spiagge deserte, primi brividi sentimentali e una musica proibita dal fascismo: il jazz.
Un'ora dopo che Schumacher aveva vinto il suo quinto titolo, RaiUno mandava in onda un accoratissimo ritratto di Ayrton Senna. Bello, malinconico, inquieto, carismatico, misterioso, amatissimo: tutto ciò che il campione tedesco non riesce a essere.
Secondo lo stile berlusconiano, il presidente della Rai Antonio Baldassarre ha smentito il suo progetto revisionista di riscrivere la storia italiana, purgandola delle favolette ideologiche e riportandola a una oggettività che nella storia non esiste.
È successo qualcosa di molto importante un anno fa a Genova tra il 18 e il 20 luglio, qualcosa che ha riguardato, modificandola, la politica, la società, la cultura, persino la vita di molte persone.
Non è la fine del capitalismo e nemmeno la fine di un certo capitalismo, quello delle stock option, degli amministratori delegati che guadagnano somme equivalenti a 600 anni di lavoro di uno dei loro operai, però è certamente la fine di una fase storica.
Riassunto in poche parole, i pazienti (così io considero entrambi, israeliani e palestinesi) sono riluttanti ma pronti per il tavolo operatorio, mentre i dottori (Sharon e Arafat) si dimostrano inguaribili codardi.
Anna Maria Franzoni ha fatto indirettamente sapere nella trasmissione di Maurizio Costanzo di aspettare un figlio. Le scelte personali non si giudicano mai. Giudichiamo invece se è il caso di dare in tivù una notizia che appartiene alla sfera intima.
La Rai, la vecchia, pletorica, ipocrita azienda di Stato che tra sprechi e censure, tra ottusità e omissioni ha pur sempre alfabetizzato questo paese. Che tra sottopotere e nepotismo ha pur sempre prodotto mezzo secolo di cultura e di informazione.
Nei giorni in cui nacque la Repubblica, più di 50 anni fa, ci fu detto che le due piaghe del Mezzogiorno erano il controllo mafioso del territorio e la mancanza di acqua che, in parte, ne derivava. Siamo nel 2002 e il Mezzogiorno è assetato.
Il partito dei carcerati ha un nuovo leader e si chiama Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina e membro della direzione strategica di Cosa Nostra. Con un gesto clamoroso ha rivendicato la leadership dei boss detenuti.
Ancora una volta gli Stati uniti sono riusciti ad imporre la loro volontà contro il diritto internazionale. Il loro personale militare, impegnato in operazioni di peace keeping, sarà immune dalla giurisdizione della nuova Corte penale internazionale.
Laggiù nel Near West, nel cinquantaduesimo stato degli Usa chiamato Italia, l'unica legge era quella del più forte. E laggiù nel Near West c'era la famigerata città di Mount Citory, dove spadroneggiava un piccolo boss megalomane, El Nano Silvio.
L'unica organizzazione di massa che faccia seriamente l'opposizione al berlusconismo è la Cgil di Cofferati. Ma secondo la regola capitalistica gli oppositori vanno prima diffamati e poi emarginati.
Si sa che Maxime Brunerie, il naziskin che ieri mattina all'Arco di Trionfo ha sparato un colpo di carabina verso il presidente francese Jacques Chirac, era molto legato agli ambienti dell'estrema destra.