Iraq. Il referendum sulla costituzione, il rapimento del giornalista del ‟Guardian” Rory Carroll, il processo a Saddam Hussein. Il resoconto della farsa in più puntate organizzata dagli Stati Uniti.
L'uso del napalm e del fosforo bianco nella guerra in Iraq era già noto. Purtroppo. Dei cadaveri carbonizzati ritrovati dopo la battaglia dell'aeroporto (aprile 2003) mi avevano raccontato gli abitanti di Falluja prima ancora di diventare profughi
Bush ha definito le elezioni in Iran ‟illegittime e vergognose”, e in effetti non si sono svolte democraticamente vista l'esclusione di molti riformisti. Ma la vera vergogna sono le elezioni irachene.
Una calma carica di tensione ha caratterizzato la vigilia elettorale a Kabul. Sono le prime elezioni in Afghanistan dopo 30 anni. Con i taleban che imperversano nel sud e minacciano rappresaglie.
Dovendo scegliere il nuovo ministro del Petrolio il presidente iraniano Ahmadinejad non ha voluto compiere errori e ha nominato un ex ufficiale dei pasdaran, Seyed Mahsouli, che sa ben poco di pozzi e pipeline perché è ‟cresciuto” in divisa.
Resta deluso chi si aspetta di vedere una città in ricostruzione, brulicante di iniziative. New Orleans, tante città in una, è ferma al 28 agosto quando l'uragano si accanì soprattutto contro chi non aveva i mezzi per scappare.
Un documento apparso su internet annuncia un attentato contro l’Italia nel periodo natalizio. Secondo il ministro dell’Interno Pisanu il messaggio ‟non alza, ma neppure attenua la minaccia terroristica che incombe sul nostro Paese”.
L’acquisto del 15% della Milano-Serravalle da parte della Provincia di Milano evoca il fantasma dello Stato imprenditore. Conviene chiedersi quale consistenza abbia questo fantasma.
La missione resta quella di provvedere riparo, cibo e cure mediche a oltre 3 milioni di sopravvissuti al terremoto che ha devastato un'ampia zona del Kashmir e del Pakistan. Il numero delle vittime non è ancora definitivo.
L'emendamento fiscale presentato dal governo prevede la reintroduzione dell'esenzione del pagamento dell'Ici per gli immobili della Chiesa, anche a uso commerciale, la privatizzazione dell'Anas e l’introduzione di nuovi pedaggi stradali.
L'esposizione allestita al museo Guggenheim di New York si propone al pubblico come ‟la più esauriente sull'arte russa dalla fine della guerra fredda in poi”. Ma trascura l'eccezionale stagione dell'avanguardia degli anni ’20.
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Prima o poi gli esclusi metteranno a ferro e fuoco lo spazio dell'esclusione e poi, forse, il mondo di luci fin lì irraggiungibile intorno a cui consumano la loro esistenza senza sbocchi. Questo il messaggio che viene dalle banlieues in fiamme.
L'epicentro del sisma è anche il teatro di un conflitto decennale che oppone India e Pakistan nella regione himalayana. Ora molti sperano che il disastro naturale spinga ad accelerare la distensione.
‟Marg bar Monafegh”. In farsi vuol dire: ‟Morte al traditore”. Un paio di parole che equivalgono a una condanna a morte. Parole pronunciate decine di volte tra il 1988 e la metà degli anni 90 dai capi della Vevak, la polizia segreta khomeinista.
Non c’è niente di misterioso nella rivolta che incendia Parigi (anche nei quartieri centrali) e altre città francesi. Basta abbandonare al degrado e all’isolamento, sia culturale che fisico, parti intere delle comunità cittadine.
Cinquecento metri sotto il passo della Raticosa, tra Firenze e Bologna, si allarga l'ultimo diaframma, il punto più stretto della direttissima che nel 2008 sparerà treni in due ore e tre quarti tra Roma e Milano. Un capolavoro d’ingegneria italiana.
Quale fotografia dell’Italia viene fuori dai dati pubblicati dall’Annuario Istat relativo al 2004? Che biografia - e autobiografia emerge? La rappresentazione dell’Italia che se ne ricava è quella di un Paese schizofrenico.
Gli scontri tra polizia e dimostranti delle periferie parigine. Uno speciale con interventi di Galimberti, Campo, Palandri, Flores e Genovese, estratti da Alì il magnifico di Smaïl, una bibliografia e articoli degli autori Feltrinelli.