Fallujia, Jenin, Guantamano, Kosovska Mitrovica e da noi Bolzaneto e Lampedusa: sono solo alcuni dei luoghi simbolici dei tanti diritti umani violati nel mondo e in Italia.
La regola è semplice: il sostegno dell’opinione pubblica per la guerra in Iraq è legato al risultato finale. Se c’è una possibilità di vittoria sono con il presidente, altrimenti ‟tutti a casa”. Quindi è d’obbligo usare quella parola: ‟vittoria”.
Privatizzare è l’imperativo categorico del mondo professionale e finanziario di formazione anglosassone. Non lo è per la politica, che si è rassegnata a cedere beni dello Stato allo scopo di ridurre il debito pubblico o per finanziare il deficit annuale.
Alla fine l’allarme droga sembra avere un solo nome: cocaina. Un allarme nuovo, si intende, per una droga antica, un tempo d’élite e che da qualche anno, invece, si trova in giro nelle strade a pochi euro.
L'Iraq è completamente oscurato. Nemmeno gli ostaggi occidentali fanno più notizia. Sono ancora sei: l'archeologa tedesca Susanne Osthoff, i quattro attivisti del Christian peacemaker e l'ingegnere francese Bernard Planche. E' il black out.
Per placare la critiche crescenti, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha annunciato un cambio nella politica degli interrogatori. In base al nuovo ordine sarà vietato sottoporre i prigionieri a tortura o crudeltà anche all’estero.
Gli abitanti del villaggio di Lateu, provincia di Tegua, a Vanuatu, sono tra le prime collettività umane a diventare ‟rifugiati ambientali” a causa del riscaldamento globale del clima.
L’inchiesta sui voli Cia in Polonia ha portato alla luce un’oscura rete di potere alternativo a quello ufficiale: business, traffici e servizi segreti si intrecciano. Dietro le quinte un gruppo di affaristi uniti dai legami con gli Stati Uniti.
Il segretario di stato americano Rice ha risposto alle critiche sui ‟voli Cia” organizzati per spedire i presunti terroristi nelle nazioni appaltatrici della tortura, sostenendo che l’intelligence ‟ha fermato attacchi terroristici in Europa”.
Il relativismo, su cui insiste Benedetto XVI, avrà pure mille peccati, tra i quali l’attribuire pari rilevanza a punti di vista tra loro diversi e persino contrastanti, ma contribuisce a espandere il rispetto dell’altro, delle sue opinioni e credenze.
Condoleezza Rice arriva in Europa con l’obiettivo di convincere gli europei che la minaccia terroristica non risparmia nessuno. Tutti devono sentirsi sempre più impegnati nella guerra al global terrorism.
Secondo l'economista Tito Boeri il modello di welfare del `900 non è più riproducibile: cambiano sia il lavoro, sia la famiglia. Bisogna quindi ripensare anche i sostegni dello Stato, riducendo alcune tutele del lavoro dipendente per allargarle a tutti.
Di fronte al corpo spezzato del detenuto Adriano Sofri, anni 63, di cui gli ultimi nove trascorsi ininterrottamente da carcerato, i persecutori si mostrano d’un colpo magnanimi: ‟La situazione è cambiata, si può concedere la grazia”.
L’emergenza Aids e le polemiche sull’aborto hanno messo il profilattico al centro del dibattito politico. Un’occasione per ripercorrere la storia di questo oggetto imbarazzante e indispensabile.
E’ un po’ che non mi metto a sentire favole, ed è anche un po’ che mi chiedo se valga la pena di ascoltare da adulti . Ma come si fa a dir di no a chi ti chiede con timida dolcezza di stare un attimo ad ascoltarlo?
Non c’è giusta ragione che non sia nella fede, non c’è positiva scienza che non sia cristiana, non c’è efficace politica che non sia teologia. Se cinque secoli fa era dottrina acquisita, oggi è rivoluzione.
Dieci consigli ai metalmeccanici per avere un look mediatico e far sì che gli scioperi vadano in tv: dal reality show ‟l'isola dei ferrosi” alla metalmeccanica Marisa cui è sparito il figlio, fino alla tuta blu albanese che tasta un culo padano.
Nevica, si sa che in dicembre nevica. Specie al Nord, e specie in montagna. Ma le autostrade che dalla pianura padana scollinano in Liguria, valicando l’Appennino, a ogni nevicata rimangono paralizzate, come sorprese da un evento imprevisto.
L'antisemitismo e l'islamofobia possono essere accostati e analizzati contestualmente? Senza salti mortali, senza equilibrismi dialettici e, tuttavia, con intelligenza e razionalità?